STREPITOSA SABINA!

di Pancho Pardi - 12/09/2009
Strepitosa prova teatrale di Sabina Guzzanti. L’attrice riesce a sostituire Berlusconi nella conferenza stampa conclusiva dell’incontro tra il presidente del consiglio italiano e Zapatero

Alla domanda di Miguel Mora di El Pais ha dato una risposta che supera i vertici della sua arte. Il giornalista spagnolo aveva chiesto con la massima semplicità se Berlusconi avesse avvertito il crescente discredito internazionale da lui stesso causato con le veline elette parlamentari e con il giro di prostituzione ospitato nelle sue residenze.

Sabina Guzzanti, truccata alla perfezione, ha risposto che le elette non sono veline ma brave ragazze scelte per fondati meriti nella platea dei gruppi intitolati “ Meno male che Silvio c’è”. Ha poi sostenuto di non aver mai avuto a che fare con prostitute e che non ha mai pagato nessuna donna per fare sesso. Nell’unico caso acclarato per confessione della protagonista ha sostenuto che si è trattato di una precisa iniziativa per creare scandalo contro di lui e che la signora in questione potrebbe dover affrontare una condanna di diciotto anni di galera. Ha poi detto che i rapporti tra il governo italiano e il Vaticano sono sempre stati e continuano a essere eccellenti. Ha dato il meglio di sé alla fine quando ha mimato in dimensione grottesca l’abituale delirio egotistico del suo modello: altro che discredito internazionale, ho superato la durata al governo di De Gasperi e sono, sinceramente, di gran lunga il migliore di tutti i presidenti del consiglio della storia italiana.

Ma, al di là dei contenuti, è la forma che rende eccelsa la prova d’autore di Sabina. Nei momenti chiave ha sempre parlato in terza persona: il presidente del consiglio Berlusconi pensa, dice, fa…

Ha inventato piccoli e insidiosi momenti di dislessia. Ad esempio le ragazze elette hanno sempre preso “trenta su trenta”, espressione ignota nell’uso comune. Ha chiamato i maschi presenti a testimoniare come sia sempre più piacevole vedere belle gnocche piuttosto che racchie, ma ha trovato una circonvoluzione mirabile: invece di dire donne brutte ha detto persone lontane dall’estetica. Qui forse è la vetta sublime della giornata.

Ma anche sui rapporti col Vaticano ha seminato una perla autentica: il presidente del consiglio (sempre in terza persona) insieme al vicepresidente Letta incontra abitualmente chi? Non il Segretario di Stato o il Presidente della Cei ma “i personaggi che…” e qui si è impallata lasciando capire che non gli veniva l’espressione giusta e che si trattava comunque dei personaggi che si devono incontrare in questi casi.

A lungo durante la risposta Zapatero ha dato la sensazione di voler scomparire come il gatto del Cheshire, che lasciava di sé solo il sorriso sospeso per aria. Ma un momento rivelatore lo ha tranquillizzato. E’ stato quando un po’ spazientito per la lunghezza della risposta dello pseudoBerlusconi ha abbozzato, sempre con discrezione, un gesto di imbarazzo. E allora Sabina, afferrandolo al gomito, gli detto: scusa devo finire di rispondere al tuo giornalista. Sottinteso: i giornalisti spagnoli sono tuoi, quelli italiani sono miei. Sorpreso dal tocco femminile della mano di Sabina, ha finalmente capito e si è rilassato.

Controprova. In realtà bastava guardare la faccia di Frattini per capire. Un ingenuo avrebbe potuto vedervi il sorriso ebete del sottoposto che si gode la performance del capo. Ma bastava un minimo di finezza per leggervi invece il diletto dello spettatore colto di fronte a una straordinaria prova d’autore.

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