2 GIUGNO FESTA DELLA REPUBBLICA

di Lino D’Antonio - liberacittadinanza.it - 02/06/2024
Anche quest’anno, a Roma, si assisterà alla parata militare, in un momento in cui due guerre sono alle porte di casa nostra. Vorremmo vedere invece sfilare bandiere di pace contro ogni conflitto, contro gli egoismi di fazione e contro mire egemoniche, nello spirito dell’articolo 11 della Costituzione

La Repubblica italiana, nata dalla lotta di liberazione al nazifascismo, confortata da una Costituzione, considerata tra le più avanzate del mondo, corre seri rischi con il governo di estrema destra, che attualmente regge il paese. Non è peregrina la fosca visione di un paese, il nostro, che potrebbe diventare la copia conforme di stati illiberali già presenti in Europa, come l’Ungheria di Orban, grande sodale della premier italiana Meloni.

È proprio la Costituzione l’avversario più temibile della destra nostrana, perché la Carta rappresenta il mirabile equilibrio tra diritti e doveri, profetica in tanti suoi articoli, sancisce essa l’eguaglianza tra cittadini italiani e non in svariati campi, suggella l’unità del paese ed è antifascista. Quest’ultima cosa non di poco conto, considerando che oggi in Italia governano gli eredi del fascismo di Salò, che non riescono a pronunciare la parola “antifascismo”, disdegnando in tal modo le radici della nostra democrazia. Ecco, che la destra mette in campo le “cosiddette riforme”, tese soltanto a svilire e snaturare la Costituzione: “Autonomia Differenziata”, “Premierato”, “Separazione delle carriere”. In breve ciò significa: spezzare l’unità nazionale, ridimensionare e non di poco la figura del Presidente della Repubblica e rendere quasi nullo il ruolo del Parlamento, porre la Magistratura sotto il controllo della politica, mentre un potere enorme si concentrerebbe nella figura del presidente del Consiglio. I referendum per il premierato e la separazione delle carriere dovranno rimandare al mittente le pseudo riforme con un risultato netto di bocciatura. Per la conservazione del nostro stato democratico.

Anche quest’anno, a Roma, si assisterà alla parata militare, in un momento in cui due guerre sono alle porte di casa nostra. Vorremmo vedere invece sfilare bandiere di pace contro ogni conflitto, contro gli egoismi di fazione e contro mire egemoniche, nello spirito dell’articolo 11 della Costituzione. 

Lino D’Antonio    Napoli

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