FATECI SPAZIO

di Angelica Chidichimo - 16/10/2021
La mattina del 18 ottobre alle ore 11.00 il sindacato studentesco universitario Sinistra Per ha organizzato un sit-in in Largo Ciro Menotti, in occasione della visita del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella e della Ministra dell’Università e della Ricerca Maria Cristina Messa

I rappresentanti manifestano il dissenso ed il disagio della comunità studentesca, Angelica Chidichimo, coordinatrice di Sinistra Per…, dichiara che “Da anni l'università italiana subisce continui definanziamenti, e dalla riforma Gelmini in poi la situazione è andata sempre peggiorando. Abbiamo assistito ad un progressivo smantellamento del welfare studentesco: scarsità di posti alloggio; istituzione della figura degli idonei non beneficiari - coloro che non riceveranno mai una borsa di studio anche se ne avrebbero diritto - per scarsità di risorse; l'introduzione dei corsi a numero programmato; un continuo aumento dei canoni di locazione nelle nostre città. Come se non bastasse, abbiamo assistito all'aumento della contribuzione studentesca (aumentata del 60% dal 2005 al 2015), anche attraverso l'introduzione di meccanismi punitivi contro coloro che sono ritenuti non performativi, come gli studenti fuoricorso, diventati tali anche a causa di questi stessi meccanismi. La pandemia ha esasperato ulteriormente questi problemi: sentiamo la mancanza di un luogo dove studiare, sentiamo la necessità di accedere realmente nei luoghi della nostra università. Anche seguire le lezioni ci è reso difficile. Per questo motivo, abbiamo deciso di manifestare il nostro dissenso per una situazione che non può e non deve più essere tale.”

I rappresentanti ci tengono a sottolineare le criticità messe in mostra dalla crisi pandemica, Angelica Chidichimo aggiunge “L’Università di Pisa a settembre - a pochi giorni dall’inizio delle lezioni - si è ritrovata a creare in tutta fretta Agenda Didattica, un sito che avrebbe dovuto gestire il rientro in presenza, ma che in realtà ha portato numerosi disagi, che non si sarebbero nemmeno presentati se fosse stata realizzata per tempo e non all’ultimo momento. La conseguenza è stata che gli studenti hanno riscontrato diverse problematiche, dal sistema di prenotazione non trasparente, fino alla distribuzione a scacchiera delle lezioni nel corso di una stessa giornata, con alternanza tra modalità in presenza e a distanza. Quest’ultima criticità ha creato dei casi limite, come persone costrette a seguire lezioni dai bagni dei poli didattici, per giunta con la paura che qualcuno le cacci, poiché non erano stati messi a disposizione altri luoghi idonei per seguire le ore che il sito ha assegnato nella modalità a distanza”.

Angelica Chidichimo conclude affermando che “non abbiamo abbastanza spazi per seguire le lezioni e studiare; la pandemia ha soltanto esasperato un problema già noto: anche immaginando un inverosimile ritorno in presenza al 100%, gli spazi sarebbero insufficienti così come lo erano già prima, quindi non si può parlare di ripartenza se l’università non sarà davvero accessibile a tutti”.