Per festeggiare i primi 35 anni di MicroMega un numero solo non bastava. Per questo, dal 13 maggio, la rivista diretta da Paolo Flores d’Arcais, è in edicola e libreria con due volumi inseparabili, al prezzo speciale di 24 euro anziché 30.
Il primo volume raccoglie (oltre a quella del direttore) le testimonianze di più di 50 personalità del mondo della cultura, del giornalismo, della politica, che raccontano come e perché hanno incrociato MicroMega e cosa questo incontro ha rappresentato. Testimonianze che, intrecciando vicende pubbliche e ricordi personali, tratteggiano un pezzo di storia del Paese.
Si va da Romano Prodi, che spiega il ruolo giocato da MicroMega nella nascita dell’Ulivo, a Nicola Piovani, che illustra accordi e disaccordi con la rivista; da Daniele Luttazzi, che sottolinea il grande valore politico e culturale di MicroMega nella lunga stagione, tuttora in corso, dell’antiberlusconismo e dell’esplosione/implosione del Movimento grillino, a Beatrice Borromeo, che racconta come arrivò a scrivere il primo articolo della sua vita proprio su queste pagine; da Nicola Lagioia, che ripercorre il suo rapporto con la rivista fin dal primo incontro, alla Feltrinelli di Bari di via Dante, ai tempi dell’Università, a Guido Tonelli, che di MicroMega sottolinea in primo luogo (ma non solo) il grande impegno in favore della scienza, per arrivare a Maurizio de Giovanni, che racconta la propria “iniziazione” a MicroMega, avvenuta grazie a don Gennaro, l’edicolante del quartiere dove abitava da giovane a Napoli.
C’è poi chi, avendovi partecipato, ha scelto di raccontare la genesi della rivista: è il caso di Marco Benedetto, Lucio Caracciolo, Marco d’Eramo e Luigi Zanda. Zanda, in particolare, per la propria testimonianza prende avvio dalla presentazione del primissimo numero della rivista e racconta la preoccupazione di Eugenio Scalfari, il quale profetizzò che essendo MicroMega un bel mattone sarebbe andato a fondo presto. Fabrizio Tonello, invece, ci restituisce un breve affresco non del “parto” della rivista ma del suo concepimento, avvenuto una sera a cena a casa di Marco d’Eramo.
Altri, per ovvie ragioni biografiche, hanno scelto di concentrare il proprio racconto su alcuni nodi che hanno fatto la storia di MicroMega, come l’impegno in favore di legalità e giustizia (Gian Carlo Caselli, Gherardo Colombo, Piercamillo Davigo, Roberto Scarpinato) e la stagione dei girotondi (Maria Rosano).
Non mancano ovviamente gli amici di una vita e firme storiche della rivista: Simona Argentieri, Massimo Cacciari, Luciano Canfora, Lorenza Carlassare, Erri De Luca, Tomaso Montanari, Piergiorgio Odifreddi, Gloria Origgi, Moni Ovadia, Francesco ‘Pancho’ Pardi, Pierfranco Pellizzetti, Telmo Pievani, Gustavo Zagrebelsky.
Nonché un ricco parterre di giornalisti: Lucia Annunziata, Pino Corrias, Ferruccio de Bortoli, Peter Gomez, Gad Lerner, Ezio Mauro, Andrea Scanzi, Corrado Stajano, Federico Rampini. E Marco Travaglio, compagno di tante battaglie, che ripercorre il rapporto con MicroMega fin dal primo incontro, avvenuto grazie a Curzio Maltese.
E ancora, a riprova della trasversalità della rivista in tutti i campi del sapere, della cultura e dell’arte: Roberto Andò, Fabrizio Barca, Luciana Castellina, Carlo De Benedetti, Roberta De Monticelli, Ernesto Galli della Loggia, Raniero La Valle, Valerio Magrelli, Franco Moretti, Carlin Petrini, Adriano Prosperi, Walter Veltroni.
Il secondo volume – in vendita assieme al primo dal 13 maggio – offre invece ai lettori una selezione dei più di 7.000 fra saggi, dialoghi, inediti e inchieste apparsi sulla rivista nei suoi 35 anni di vita, riproposti ai lettori esattamente per come uscirono originariamente.
Si va dal dialogo sulle istituzioni tra Norberto Bobbio e Pietro Ingrao, apparso sul primissimo numero della rivista, nel 1986, a quello sull’idea di rivoluzione tra Cornelius Castoriadis e Marcel Gauchet, pubblicato per la prima volta nel 1990; dalla tavola rotonda sulla giustizia e i suoi nemici tra Francesco Saverio Borrelli, Gian Carlo Caselli, Giovanni Maria Flick e Roberto Scarpinato apparsa su MicroMega nel 1995, al dialogo tra Azar Nafisi e Jhumpa Lahiri sulla scrittura, l’America e la condizione di migrante pubblicato nel 2004; fino al confronto tra Paolo Flores d’Arcais e Anna Politkovskaja, avvenuto un anno prima della morte della giornalista.
Alla scrittura e all’impegno è dedicata una specifica sezione del numero che raccoglie testi di Leonardo Sciascia, Andrea Camilleri, Mario Luzi, Jorge Semprún e Antonio Tabucchi.
Il numero è infine arricchito da alcune perle d’archivio a firma di Federico Caffè, Umberto Eco, Alfonso Berardinelli, Giovanni Falcone e Adam Michnik.
Il mattone non è andato a fondo come qualcuno aveva profetizzato. Ha navigato per 35 anni e ha intenzione di continuare a farlo.
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VIDEO DELLA FESTA con con interventi di Annunziata, Flores d’Arcais, Holmes, Lerner, Montanari, Odifreddi, Origgi, Ovadia, Pellizzetti, Pardi, Rosano, Sciuto, Stella, Travaglio.