Salvini ha già avuto mesi di tempo per dimostrare che i suoi pregiudizi – espressi spesso con protervia – causano non solo gravi ingiustizie ma contrastano con principi della Costituzione e che per di più neppure riescono a raggiungere i risultati promessi. Basta ricordare la sbruffonata sul rimpatrio dei migranti entro 6 mesi che si è scoperto, di questo passo, verrebbero realizzati in 80 anni. Mentre è certo che i suoi attacchi hanno indebolito le energie impegnate nel salvataggio delle vite dei migranti. Il vergognoso attacco indiscriminato alle Ong ha compromesso la loro capacità di salvataggio dei migranti in pericolo di vita nel Mediterraneo. Le Ong avevano dimostrato, in anni di attività, di essere in grado di salvare decine e decine di migliaia di vite umane, integrandosi con le varie autorità nazionali e coprendone i vuoti di capacità operativa. Le navi delle Ong sono state esautorate, messe sotto accusa, il loro operato vilipeso e quello che tuttora cercano di fare nel salvare vite in mare avviene con grandi difficoltà e a loro rischio.
I lager libici, i respingimenti criminali e i racconti del quotidiano Avvenire
Per di più la Libia si sta confermando essere un ginepraio dove è praticamente impossibile fare accordi che corrispondano alla realtà dei comportamenti. In Libia i migranti, rinchiusi in veri e propri lager, sono alla mercé dei loro carcerieri, senza diritti e con grave rischio dell’integrità fisica e della loro vita. La frammentazione e le sanguinose faide interne alla Libia mettono la situazione fuori controllo e questo sta aumentando il numero di morti e feriti, come stanno descrivendo con puntualità articoli dell’Avvenire, quotidiano che sta svolgendo una meritoria opera di informazione e denuncia sulle sventure dei migranti nel Mediterraneo. I respingimenti alla cieca sono delle vere e proprie condanne a ritornare nei lager da cui i migranti sono fuggiti, dopo essere già scappati da dittature, orrori, guerre, fame. Le navi della Guardia Costiera e dei militari del nostro paese oggi non riescono a svolgere adeguatamente il loro ruolo di soccorso, come vorrebbero e potrebbero, e come in parte per fortuna continuano a fare, per precise responsabilità politiche. Il taglio delle risorse stanziate per l’accoglienza ai migranti è un grave impoverimento delle tutele, a partire da quelle sanitarie, educative, di insegnamento della nostra lingua, ecc. L’attacco all’esperienza di accoglienza a Riace punta a liquidare un punto di riferimento importante, che ha costruito un innovativo sistema di integrazione dei migranti e di valorizzazione del territorio.
Il problema di arrivare ad un’accoglienza europea è del tutto irrisolto
La stessa missione europea Sophia rischia di essere al suo epilogo per l’atteggiamento di governi come quello italiano che non lavorano per valorizzarne, svilupparne e qualificarne l’attività, come sarebbe necessario. Il problema tuttora non risolto è la ripartizione dei migranti che sbarcano entro i confini dell’Europa, approdando in Italia e in altri paesi. Dopo aver esaltato il “grande risultato” del presidente Conte per avere ottenuto a livello europeo impegni per creare nuovi centri di accoglienza dei migranti, basati sulla volontarietà, non è successo nulla. Tutto è come prima. Il problema di arrivare ad un’accoglienza europea è del tutto irrisolto.Il governo deve riaprire un canale di discussione per individuare una linea di cooperazione tra i paesi europei per ricollocare i migranti che arrivano in particolare sul territorio di Italia, Grecia, Spagna, puntando con chiarezza a superare l’accordo di Dublino. Accordo di Dublino che ha portato al ridicolo: il governo italiano mentre fa la faccia feroce e respinge i migranti in mare ne accoglie altri senza fiatare perché inviati in Italia da altri paesi europei che pretendono l’applicazione dell’accordo di Dublino.
È evidente che l’isolamento attuale dell’Italia in Europa, anche a causa di inutili sbruffonate, crea maggiori difficoltà a discutere di problemi come quello dei migranti e della loro accoglienza. Prima di discutere di esercito europeo o di polizia europea ai confini è indispensabile che l’Unione dimostri di essere in grado di affrontare il problema epocale dell’arrivo e della distribuzione dei migranti nei vari paesi, superando l’accordo di Dublino. Il governo sta discutendo con la Commissione e con gli altri governi europei come arrivare ad un accordo sui conti pubblici. Per questo dovrebbe inserire nell’agenda di questa discussione una soluzione accettabile del problema dei migranti e della loro collocazione in Europa e del finanziamento delle attività dei paesi che si fanno carico del problema.
Il fallimento su tutta la linea della politica ispirata da Salvini, purtroppo subita dal M5Stelle
La politica ispirata da Salvini, purtroppo subita dal M5Stelle, è un fallimento su tutta la linea, per di più non ottiene i risultati che ha dichiarato di perseguire, perché gli sbarchi dei migranti in Italia sono proseguiti senza interruzione, e proseguiranno al di là di tutti i proclami. Ora sono ripresi con crescente intensità. Le scelte politiche sui migranti fin qui fatte, su pressione in particolare di Salvini e della Lega, creano un vuoto politico di interventi che sta causando una perdita inaccettabile di vite umane, sulle quali c’è un evidente tentativo di stendere un velo di silenzio. La faccia feroce di Salvini non è riuscita a bloccare i migranti ma le morti in mare continuano.
Dopo l’approvazione definitiva del decreto Salvini la situazione peggiorerà ulteriormente. La cancellazione di gran parte dei permessi concessi per ragioni umanitarie creerà un ulteriore esercito di clandestini che resteranno in Italia per l’impossibilità di provvedere a rimpatriarli tutti. Affrontare il problema dei migranti come un problema di ordine pubblico creerà una situazione ancora più difficile per centinaia di migliaia di esseri umani, così gli sgomberi senza offrire sistemazioni alternative aumenteranno le sacche di disperazione. In questa massa di disperati pescherà la malavita organizzata. Uno scatto di orgoglio avrebbe dovuto portare alla bocciatura di questo provvedimento sbagliato, controproducente e per di più incapace di arrivare agli obiettivi dichiarati. Purtroppo non è stato così e i cittadini italiani si renderanno conto di quanto sia sbagliata e controproducente la scelta di tentare di risolvere una migrazione di dimensioni epocali, che mette a nudo le drammatiche condizioni di vita di milioni e milioni di esseri umani, con misure di polizia, giocando irresponsabilmente con paure, ritardi e difficoltà reali.
Le migrazioni non possono essere affrontate come un mero problema di ordine pubblico e questa legge Salvini invece è costruita proprio su questa identificazione. Ci sono diversi punti di questo decreto in contrasto con principi costituzionali, appena sarà approvato e applicato inizierà il lavoro per sottoporli alla Corte.