OGGI SI CELEBRA LA GIORNATA DEI MORTI SUL LAVORO

di Umbeto Franchi - 08/10/2023
Dal 2003 al luglio 2023 in Italia ci sono stati 27.199 morti sul lavoro, oltre 1.300 l’anno , circa 3,5 morti al giorno.
MA A COSA E’ DOVUTA QUESTA STRAGE DI MORTI SUL LAVORO ?
 
QUESTE SONO LE VERE CAUSE DEI MORTI SUL LAVORO:
 
1)la maggioranza delle imprese, cercano di risparmiare sul costo del lavoro , compreso quello della prevenzione e sicurezza , riducendo gli investimenti sugli impianti , sui siti, sui macchinari, sulle linee di lavoro e molto spesso anche sui Dispositivi Individuali di Sicurezza , sulla formazione, informazione, addestramento;
 
2) molte aziende adottano una organizzazione del lavoro basata sul massimo sfruttamento dei lavoratori con bassi salari, orari straordinari oltre le 8 ore giornaliere ,  carichi e ritmi di lavoro stressanti con una persona che spesso deve fare il lavoro di due...con forme di lavoro frantumato, appalto e subappalto, partite iva, con lavoratori precari, flessibili, a termine ;
 
3) Anche Il precariato è un incentivo alle morti sul lavoro questi lavoratori , vengono assunti in modo precario flessibile e frantumato  senza diritti e se protestano per le condizioni di lavoro vengono licenziati.
 
Ma anche quelli assunti full-time a causa del persistere della "Legge Biagi" che prevede ben 45 forme di lavoro precario ed a causa della legge JOBS ACT che ha cancellato l'art. 18 dello Statuto dei Diritti dei Lavoratori, e quindi sono obbligati ad accettare ogni forma di comando sul lavoro non in  sicurezza e vessatoria ... pena il licenziamento senza possibilità di reintegro nel lavoro;
 
4) Ai lavoratori non viene fatta una formazione, informazione, ed addestramento adeguata... spesso non conoscono nemmeno  i rischi esistenti e su come devono  comportarsi nei lavori a rischio.. ciò sempre per risparmiare sul costo del lavoro.
 
 
I 4 PUNTI SOPRA che ho menzionato sono i veri motivi dei morti sul lavoro ... va inoltre aggiunto che l’ultimo governo di Berlusconi nel 2011, ha depenalizzato il Testo Unico sulla Sicurezza e la maggioranza dei datori di lavoro  non rischiando penalmente, preferiscono pagare una eventuale multa fatta a seguito di una ispezione dell’Ispettorato nella propria impresa, che investire nella prevenzione e sicurezza.
 
 
Occorre anche affermare che nessun governo di centro destra o centro sinistra , ha mai cancellato le leggi infami riguardanti la legge “Biagi”, la Jobs Act  , ne ripristinare l'art 18 dello Statuto dei Lavoratori...
 
Anche il ruolo del sindacato oggi è molto debole .
 
 
 Purtroppo oggi il ruolo del sindacato compreso la  Cgil a guida Landini e diventato un sindacato che più che contrattazione  fa assistenza e gestisce le ricadute negative sui lavoratori fatte dai padroni e dal governo..
 
E’ in questo contesto che in data 25 settembre 2023, la corte di Cassazione dopo un incidente mortale in una azienda ha riconosciuto il Rappresentante dei lavoratori alla Sicurezza  colpevole di omicidio colposo assieme al datore di lavoro. Questo è un fatto molto grave perché in base al Testo unico sulla Sicurezza gli unici responsabili sono il datore di lavoro ed il Responsabile  preposto alla sicurezza nominato dall’azienda, e non chi rappresenta i lavoratori che non ha nessun potere di intervento sulla prevenzione e sicurezza, ma solo quello di valutazione dei rischi ed eventualmente di proposta anche contrattuale  nome dei lavoratori .
 
.. Spero che la CGIL ricorra contro quella sentenza in sede Europea, ma come  ho già scritto in altri articoli ...occorre ripartire in ogni fabbrica,  con il governo dell’organizzazione del lavoro e rifiutare ogni lavoro a rischio.
 
 
 Credo comunque che dopo la grande manifestazione di Roma del 7 ottobre,  se non riusciamo a far ripartire la lotta nei luoghi di lavoro su tutta l'organizzazione del lavoro... nelle piazze ed a livello generale con carattere di continuità...  non ci sia molto da sperare in una riduzione dei morti sul lavoro ma ci sarà un sempre maggiore aumento di omicidi bianchi
 
 
Umberto Franchi già Responsabile Dipartimento prevenzione e sicurezza della CGIL Toscana