REFERENDUM SULLA RIDUZIONE DEL NUMERO DEI PARLAMENTARI
PERCHÈ VOTIAMO NO
IL 20 E 21 SETTEMBRE SI VOTA PER IL REFERENDUM CONFERMATIVO DELLA RIFORMA COSTITUZIONALE CHE RIDUCE IL NUMERO DI PARLAMENTARI. COSI IL PARLAMENTO PASSERA DAGLI ATTUALI 630 DEPUTATI A 400 E DAGLI
ATTUALI 315 SENATORI A 200. E' UN TAGLIO DI PIO DEL 36%.
• La scelta di accorpare it referendum e it voto amministrativo in tante regioni e comuni in una unica data cosi ravvicinata renders impossibile fornire ai cittadini una adeguata informazione. Si voterà senza avere sufficienti elementi di conoscenza per giudicare se il taglio dei parlamentari proposto sia una scelta giusta o meno.
• In Italia c'é il più alto numero di parlamentari rispetto ai Paesi UE? NO!
Rispetto at numero di abitanti l'Italia ha meno deputati di tutti i Paesi UE tranne Francia, Olanda, Spagna e Germania. Con la riforma l’Italia avrà il minor numero di deputati per abitanti, e ciò renderà più difficile rappresentare i cittadini. Saranno colpite le minoranze linguistiche, i partiti più piccoli, le forze all’opposizione nei governi regionali.
TAGLIARE COSÌ IL NUMERO DEI PARLAMENTARI VUOL DIRE TAGLIARE IL DIRITTO DI SCEGLIERE I NOSTRI RAPPRESENTANTI.
• Si risparmiano 500 milioni di euro in 5 anni? NO!
Si risparmiano 285 milioni pari allo 0.007% della spesa pubblica. Un'inezia. Un conto risparmiare, come giusto, altro conto a tagliare a casaccio. I costi per far funzionare la democrazia non sono sprechi, ma investimenti perche siano garantiti diritti e liberta.
• Aumentera l'efficienza del parlamento? NO!
Nessuno dei suoi compiti verrà agevolato, anzi, si complicherà il lavoro delle commissioni e bisognerà riscrivere i regolamenti.
• Bisognerà cambiare la Legge elettorale in modo proporzionale e per tutelare le minoranze. Bisognerà cambiare la Costituzione per l'elezione del Presidente della Repubblica. Non c'e ancora nulla.
Una riforma senza alcuna seria motivazione tranne l'attacco qualunquista alle "poltrone" e alla "casta". Si umilia ancora il parlamento trasformandoto in uno strumento marginate, ma oggi all'italia serve proprio il contrario: una democrazia forte è una democrazia che rappresenta i cittadini attraverso organismi autorevoli e riconosciuti a cui i cittadini rivolgono la loro fiducia.
Non sprechiamo le conquiste di democrazia e libertà donateci dalla Resistenza.
VOTIAMO NO
A.N.P.I.
www.anpi.it - www.patriaindipendente.it
ASSOCIAZIONE NAZIONALE
PARTIGIANI D'ITALIA