SEGRETARIO BLINKEN: Prima di tutto vorrei dire ai colleghi qui presenti che siamo estremamente grati per quello che credo sia il partenariato più stretto che abbiamo mai avuto tra gli Stati Uniti e l’Italia, nell’ambito del quale stiamo lavorando insieme su tutte le questioni più importanti del nostro tempo, dal sostegno all’Ucraina a fronte dell’aggressione russa, ai conflitti in Medio Oriente, dall’approccio condiviso su alcune delle sfide poste dalla Cina, all’impegno congiunto per affrontare i bisogni e le aspirazioni dei Paesi della maggioranza globale. Tutto questo e molto altro ci unisce, e la leadership dell’Italia – che sia nel G7 o rispetto a tutte queste sfide – è ciò che fa davvero la differenza. Siamo molto grati. Il Presidente Biden ha grande considerazione dei rapporti con il Presidente del Consiglio Meloni, apprezziamo il nostro partenariato con l’Italia.
Il memorandum d’intesa che abbiamo appena firmato riguarda una questione cruciale che i nostri Paesi e altre democrazie stanno affrontando, ovvero l’uso sempre più diffuso di disinformazione e manipolazione delle informazioni per cercare di destabilizzare le nostre democrazie. Lavorando più strettamente insieme, Italia e Stati Uniti possono affrontare in maniera più efficace questa sfida. Ecco il significato del memorandum.
MINISTRO DEGLI ESTERI TAJANI: Siamo lieti di aver firmato con gli Stati Uniti questo memorandum per combattere la disinformazione. Ci sono Paesi non democratici che utilizzano fake news per creare confusione all’interno di Paesi democratici come gli Stati Uniti, l’Italia e Paesi all’interno dell’UE, e anche per influenzare le elezioni. Ora l’Italia, come l’intera Unione Europea, si prepara a votare per il rinnovo del Parlamento Europeo. Non vogliamo alcun condizionamento dei nostri cittadini attraverso fake news, utilizzando i social media o anche l’Intelligenza Artificiale, per influenzare il loro voto.
La democrazia è preziosa, vogliamo difenderla. Vogliamo che i nostri cittadini siano liberi, e questo memorandum difende la libertà di opinione. Non vogliamo che i nostri cittadini siano condizionati da fake news e che il loro voto venga distorto perché influenzato da notizie infondate.
È un dovere condiviso, perché grandi democrazie come gli Stati Uniti e l’Italia hanno il diritto e il dovere di difendere la libertà dei loro cittadini. Questa è soprattutto una battaglia per la libertà, perché quando non si è liberi di decidere, la nostra libertà crolla. È un attacco alla democrazia ed è ciò che vogliono i nostri avversari.
Stiamo vivendo un confronto tra democrazie e autocrazie. Le autocrazie non hanno bisogno di convocare elezioni e influenzare i loro cittadini, perché impongono la verità del loro regime. Noi siamo liberi, e vogliamo che ogni cittadino si faccia la propria opinione. I cittadini dovrebbero formare le loro opinioni attraverso fatti oggettivi, non perché arrivano a certe opinioni attraverso fake news sui social media che li spingono a fare scelte che altrimenti non farebbero mai. Perciò è importante lavorare insieme, scambiare informazioni tra stati democratici.
Ho ribadito questo oggi. Per noi la relazione transatlantica è la stella polare della nostra politica estera, così come la relazione con l’Unione Europea. Vogliamo continuare a lavorare con gli Stati Uniti anche in un settore così importante. Stiamo difendendo i principi fondatori del G7, della NATO e della relazione transatlantica.
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