Ibrahim Traoré

di FB - 04/06/2025
Nel totale silenzio occidentale, imponenti manifestazioni nel sud del mondo acclamano e inneggiano Traoré.
Forse non tutti lo sanno, ma Ibrahim Traoré, giovane presidente del Burkina Faso, sta cercando di stravolgere il futuro, e il destino, del suo Paese e di tanti altri Stati africani.
Per questo è divenuto molto carismatico ed estremamente popolare in gran parte del sud del mondo e, per lo stesso motivo, fa tanta paura all'Occidente e alle potenze coloniali.
Ibrahim Traoré ha deciso di rompere gli equilibri storici, tagliando i ponti dello sfruttamento attuato da secoli dalla Francia e degli Stati Uniti sulle risorse africane, con l'obiettivo di dare speranza a una popolazione rimasta per troppo tempo senza voce.
Sin dal suo primo giorno di governo, Traoré ha dichiarato di ispirarsi in modo assoluto a Thomas Sankara, ucciso barbaramente nel 1987 tramite un colpo di Stato orchestrato dalla CIA e dall'ex madrepatria.
Il presidente si sta impegnando a redistribuire ogni risorsa verso la popolazione più povera, con l’obiettivo di combattere le disuguaglianze economiche e sociali.
Elencare ciò che ha fatto in poco tempo è estremamente lungo: al motto di "dobbiamo fare affidamento esclusivamente su noi stessi", sta incentivando la coltivazione di ogni prodotto alimentare, in netta controtendenza al periodo coloniale in cui veniva fatto produrre al Burkina Faso esclusivamente il cotone destinato all'esportazione; le scuole di ogni ordine e grado sono state rese gratuite; le medicine hanno prezzi calmierati; sta recuperando tantissimi territori che per anni erano inaccessibili perché controllati dai terroristi; ha promosso politiche che cercano di ridurre l’influenza delle multinazionali straniere sul settore minerario, in particolare nell’estrazione dell’oro, che rappresenta una risorsa cruciale per il Burkina Faso, venendo seguito anche da altri Paesi, Niger e Mali in primis.
Ma questo punto, inutile dirlo, ha subito irritato l'Occidente.
Pochi giorni fa il generale americano Michael Langley, durante un'audizione al Senato degli USA, ha accusato Ibrahim Traoré di appropriazione indebita delle riserve di oro del Paese.
Grazie a questa motivazione puramente strumentale non è da escludere che Stati Uniti e Francia stiano preparando il terreno per progettare l'eliminazione di Traoré, come peraltro già fatto in passato con Sankara, oppure l'invasione militare in Burkina Faso, alla stregua di quanto già messo in atto in Libia o Iraq.
Nel totale silenzio occidentale, imponenti manifestazioni nel sud del mondo acclamano e inneggiano Traoré.
Miliardi di persone in tutto il globo sono perfettamente a conoscenza dell'ipocrisia totale di chi pretende di essere moralmente superiore agli altri: come sempre, vengono accampate scusanti, come la celebre esportazione della democrazia, per essere legittimati ad attaccare un paese povero, depredarlo dalle sue riserve naturali e importare a prezzi ridicoli tutte le risorse naturali, dal coltan all'oro, dai diamanti al gas...
invece con chi da decenni ruba la terra ai palestinesi, uccidendoli e sfamandoli senza pietà, fanno finta di niente, di non vedere e di non sentire le gride disperate dei bambini innocenti bruciati vivi...
Nell'orrido contesto contemporaneo, questa pagina si schiera senza indugio dalla parte di tutti i resistenti del mondo, veri eroi e paladini di giustizia, tacciati e denigrati da chi ha interessi enormi nel mantenere sempre tutto intatto e ingiusto.
Abbiamo narrato la vita di Thomas Sankara, insieme a quelle di tanti altri uomini e donne del Novecento e del presente, nel libro "Occhi di un mondo altro" che si può richiedere nelle librerie d'Italia.
https://www.ibs.it/occhi-di-mondo-altro-libro-roberto-valgimigli/e/9788833235301

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