Ora a due anni di distanza il governo di destra/destra della Meloni, sostiene che non sono in grado di spendere le risorse stabilite dalle Unione Europea, sia per quanto riguarda i Piani di "sviluppo", che nei tempi previsti dalla UE, con il rischio di dover rinunciare alle ingenti risorse.
MA VEDIAMO DI COSA SI TRATTA QUANDO PARIAMO DI PNRR . DI QUESTO:
- Risorse per la Transizione ecologica, sono pari a 59,33 miliardi;
- Le Risorse per la Digitalizzazione, innovazione, competitività e cultura, sono pari a 40,7 miliardi;
- Le risorse per le Infrastrutture, sono pari a 25,13 miliardi;
- Le risorse per la Ricerca ed istruzione, sono pari a 30,88 miliardi;
- Le risorse per l'Inclusione sociale, sono pari 19,81 miliardi;
- Le risorse per la sanità e salute, sono il fanalino di coda con 15,63 miliardi.
MA NEL MERITO ED IN MODO PIU' DETTAGLIATO ,CREDO CHE SIA POSSIBILE FARE LE SEGUENTI CONSIDERAZIONI:
Lo Stato è stato depdato nell'arco degli ultimi 30 anni non solo d tutte le sue strutture pubbliche industriali e di ricerca , ma anche dei "cervelli" in grado di produrre Piani adeguati di sviluppo. Essendo lo Stato "collassato" , la politica economica e nelle mani di politici che sono grandi incompetenti, che si rimettono ai voleri delle imprese private
Ad esempio: la modernizzazione del digitale e delle infrastrutture (comunicazione, pubblica amministrazione, sistema produttivo) :
- Viene definita con una presunta modernizzazione del digitale , con l'innalzamento dell'esposizione a campi magnetici 5G, innalzando i limiti di soglia da 6V/M a 61/V/M pari al 1000% con futuribili malattie e disastri sanitari per gli esseri umani..., ;
- Sulle infrastrutture riguardanti le reti idriche (che oggi perdono 100.000 litri al secondo ), l'acqua persa è pari al 48% e potrebbe dare da bere a 40 milioni di persone , c'è solo un investimento di soli 900 milioni di euro con l'impossibilità di intervenire sui 25.000 Km di distribuzione della rete idrica esistente ;
- Sulla rete fognare e depurazione delle acque reflue, ci sono solo 60 milioni di euro, ma l'Italia ha una condanna da parte della Corte di Giustizia Europea perché alcune regioni del SUD : Puglia, Calabria, Sicilia, (ma anche il 40% del sistema fognario di Firenze scarica le acque reflue nell'Arno) non depurano le acque reflue e ben difficilmente con una cifra così bassa si potrà fare un "cambio di passo"
- la transizione verde che comprende interventi per economia circolare, interventi in agricoltura, energia rinnovabile, sviluppo filiera idrogeno, mobilità sostenibile.
- Rispetto al precedente Piano Conte, c'è una riduzione degli investimenti di energie rinnovabili per l'efficienza energetica , che passa dai 7 miliardi del Piano Conte ai 2 miliardi del Piano Draghi/Meloni;
- Gli investimenti sull'idrogeno , ma non verde... consentiranno ad Eni e Snam di continuare ad avere un ruolo determinante . nel Piano, e non è chiaro se le reti idrogeno saranno allacciate alle attuali centrali a Gas;
- Nella "filiera di transizione ecologica" è previsto un sito di stoccaggio CO" a Ravenna, con un progetto ENI , che servirà ad estrarre idrocarburi anche dopo il 2050;
- In merito all'economia circolare , il Piano Draghi, non modificato dalla Meloni si concentra sulla gestione dei rifiuti , manca un progetto capace di coinvolgere anche le industrie a partire da quelle piccole e medie;
- Le risorse destinate alla qualità dell'aria e la biodiversità , attraverso la tutela delle aree verdi e marine, sono 780 milioni di cui 360 per "rinaturalizzare" il fiume PO , sino ad ora sono rimasti del tutto disattese;
- La questione dei territori altamente inquinanti a partire dalla "terra dei Fuochi" , da Taranto, Priolo, Gela, ed altre molte falde inquinate sparse per l'Italia ... è stato del tutto dimenticato ... come se non esistessero;
- Non esiste nessun Piano di investimenti per la riconnessione ecologica del Paese ad iniziare dal ripristino della biodiversità in molte aree pianure, colline, montagne;
- Manca anche ogni riferimento esplicito sul consumo del suolo, e sulle immatricolazioni delle auto diesel e benzina;
- Occorrerebbe rafforzare la messa in sicurezza dei viadotti e ponti stradali , dei territori, un sistema portuale competitivo sostenibile... Per fare ciò servirebbe un forte ruolo dello Stato ed invece è stata fatta dalla Melon/Salvini (unica modifica al PNRR) una riforma delle regole sugli appalti e subappalti, che deregolamenta e privatizza il tutto, "azzeramento del codice degli appalti " con una prospettiva di incremento della cementificazione, dei morti sul lavoro, della "mafia dai colletti bianchi":
- il PNRR, prevede anche una nuova rete per il trasporto pubblico con 11 Km di metropolitane, 120 Km di filobus, 85 Km rete ferroviaria, 15 Km di funivie... è veramente “poca roba” una goccia d’acqua nel mare dei bisogni;
- nel Piano si prevede l’acquisto di 53 treni regionali, nel piano Conte erano 80, il resto delle risorse va ai treni ad alta velocità... mentre a livello regionale oggi abbiamo ancora 256 treni Diesel circolanti;
- Su gli autobus , in Italia ne abbiamo 42.800 circolanti,,, molti di loro sono vecchi ed insicuri, il PNRR ne prevede la sostituzione di 5.500 , circa il 13%... molto poco;
- I percorsi ciclabili urbani passano dai 1000 Km della precedente proposta agli attali 570 Km, i percorsi ciclabili turistici da 1626 Km agli attuali 1200 Km;
per l’istruzione e ricerca per rilanciare la crescita , la produttività e l’inclusione sociale:
- i fondi da destinare alla ricerca diminuiti da 38 del precedente Piano a 30 miliardi... e per le sfide tecnologiche ambientali sono inconsistenti,
- nel piano Draghi (non modificato) sono previsti solo 4,5 miliardi di euro;
- c’è un impegno sostanziale ma generico per gli asili nido e scuole materne, con 4,6 miliardi;
le politiche attive del lavoro con il potenziamento dei centri per l’impiego, del servizio civile universale, e con il sostegno all’imprenditoria femminile :
- Nel PRR, si sostiene, che gli investimenti porteranno in 5 anni un incremento di 750.000 occupati... una cifra modesta visto che in un solo anno di pandemia abbiamo perso quasi un milione di occupati;
- Nel Piano si parla di potenziamento dei Centri per l’Impiego, ma non sono essi che creano lavoro... e non basta nemmeno fare investimenti innovativi di processo e di prodotto... per creare nuova occupazione, è anche necessario che le imprese abbiano più commesse... più ordinativi... ma per questo sarebbe necessario un rilancio dei consumi, che invece non può avvenire a causa degli stipendi e pensioni, che vengono tenuti molto bassi... mentre è stato riformato il reddito d cittadinanza con una dimezzamento delle risorse e dei tempi di attuazione che andranno a colpire i soggetti più deboli ;
- Nel PNRR si parla di uno sviluppo del servizio civile e volontariato a favore dei giovani, ma è soltanto una forma di sfruttamento, con persone che vengono occupate in attività vere , con un rimborso spese che difficilmente superano le 300 euro mensili;
- Ci sono 400 milioni per l’imprenditoria femminile.
sulla sanità gli obiettivi sono: il rafforzamento della rete territoriale , l’ammodernamento delle dotazione tecnologiche del Servizio Sanitario Nazionale, lo sviluppo della telemedicina :
- Ma dopo i 37,5 miliardi tagliati alla sanità pubblica negli ultimi a partire dal 2012 , si parla in positivo di investimenti per rafforzare la rete sanitaria territoriale anche attraverso squadre di medici ed infermieri che assistono, curano e prevengono le malattie a domicilio... ma le risorse stanziate dalla Meloni nel PNRR restano quelli del 15 miliardi di Conte, ma per l’anno 2023 ci sono solo 1,9 miliardi con i pronto soccorsi ed ospedali verso il collasso.
- A nessuno può sfuggire il fatto che la distruzione del SSN, non è avvenuta perché non potevamo permettercelo, ma perché da circa 30 anni, è stata perseguita una precisa scelta politica a sostegno di precisi interessi economici privati, a favore delle classi ricche dominanti, delle cliniche private... sarebbe necessaria una reale inversione di tendenza su investimenti e prevenzione senza limiti di spesa , che invece non c’è
- La telemedicina, il fascicolo sanitario elettronico, sono solo palliativi, in una situazione dove andrebbero anche fatte notevoli assunzioni di medici e personale sanitario, investimenti tecnologici e nuovi plessi ospedalieri.
Insomma non solo la realtà è pessima, ma essa viene aggravata dalla decisione del governo di spendere il 2% del PIL per armamenti continuando anche ad armare l’Ucraina, con una grave ricaduta sulle condizioni economiche e sociali dei cittadini e del Paese .
Umberto Franchi