La Democrazia Diretta Costituzionale come strumento funzionale a cambiare il futuro del paese

di Paolo Barbieri - liberacittadinanza.it - 29/07/2025
"Fare, non dire. Fare più che dire. Ha senso solo la parola che diventa gesto, azione, movimento. Dimostrare nei fatti la nostra impazienza." (Goffredo Fofi)
Decenni di denunce allarmi commenti e lamenti, non hanno arrestato il degrado e il declino del Paese e della sua Democrazia.
E questa legislatura mette a rischio l'essenza antifascista della Costituzione e la scelta Parlamentare della nostra Repubblica.
La miglior elite culturale del Paese, deve assumere in proprio l'onere di guida della Cittadinanza e di orientamento dei Partiti Politici, visto che essi non riescono ad  invertire la tendenza, che ci conduce in una regressione sociale economica politica e culturale senza fine.
Che il popolo attenda una guida autorevole, l'ha dimostrato con la presidenza del Consiglio del professor Draghi, offrendogli ampi consensi, e che, al momento della fine traumatica della sua esperienza di governo, gli attribuiva ancora oltre il 60% di gradimento.
In che modo può accadere?
Il prof Villone suggerisce, in riferimento alle elezioni regionali per la Campania, l'intervento della democrazia diretta, anche per supplire alla povertà delle candidature. 
Lo stesso bisogno di Democrazia Diretta, ma molto più ampio e importante, esiste a livello nazionale. 
Nel tempo sono stati esperiti molti tentativi di esercitare l'articolo 71 che, appunto, prevede la proposta di legge di iniziativa Popolare. Tentativi che non hanno prodotto alcun risultato perché esercitati in modo troppo debole per impensierire un Parlamento che poggia la propria arroganza su un corpo elettorale che vale oltre 50 milioni di voti.
Questo gap di debolezza può essere superato con l'uso congiunto e sinergico degli articoli 71 e 50, in modo da fare di due debolezze uno strumento ad alto potenziale di efficacia, se i promotori saranno capaci di coinvolgere diversi gruppi sociali a diversa sensibilità, in modo da comporre un blocco progressista capace di rappresentare davvero la Sovranità Popolare, e non solo un trascurabile simulacro di essa.
In mancanza di più autorevoli, spinto dalla preoccupazione e, di più, dall'angoscia, ho provato a elaborare un'ipotesi operativa che Liberacittadinanza ha già pubblicato al seguente link
Quella era la prima stesura, in seguito affinata nella forma e nei contenuti, mantenendo lo stesso modus operandi, al link 
È ovviamente una bozza assolutamente aperta a contributi migliorativi, in attesa di autorevolezza e di autori.
Paolo Barbieri, La Spezia

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