LA SOCIETA’ STUPRATA

di Umbeto Franchi - 29/08/2023
Quello che manca oggi è una forte lotta di classe e contro il patriarcato... La lotta contro il patriarcato non può che essere anche lotta di classe, perché il patriarcato è anche, il prodotto della società capitalistica che basa il proprio potere sullo sfruttamento delle risorse e delle persone e sulla manipolazione delle menti.
E’ storia di questi giorni . a Caivano quindici ragazzi di età inferiori ai 18 anni per molti mesi stuprano due bambine  di 10 e 12 anni... A Palermo una ragazza di 19 anni viene stuprata da un branco di coetanei (7), i quali si vantano dello stupro divulgandolo sui social ... probabilmente ci sono molti altri casi di stupro che non vengono denunciati per paura e per vergogna. 
 
PERCHE’ AVVIENE TUTTO QUESTO ?  Quali sono le case dell’imbarbarimento della società  ? Perché siamo in presenza d un così grave degrado sociale, civile, culturale ?
 
 I mass/media parlano di ragazzi di quartieri degradati , di mancanza di educazione sentimentale di responsabilità delle famiglie, ecc...ma l’imbarbarimento è molto più vasto e profondo, ed investe tutta la società, le relazioni tra le persone a tutti i livelli, con un incattivamento generalizzato, con persone potenzialmente assassine anche se hanno la fedina penale pulita, ma pronti anche  ad ammazzare per un sorpasso, per un’occhiata data male, per un qualsiasi sgarbo ... una cattiveria che è anche all’interno dei luoghi di lavoro, dove gli imprenditori tolgono le protezioni sui macchinari al fine di produrre di più e fare più profitti con un aumento notevole dei morti sul lavoro, come è avvenuto anche con Luana , una ragazza di 22 anni, in un fabbrica Pratese .
 
Occorre allora  affrontare il problema alle radici, andando a vedere cosa è avvenuto storicamente  in Italia dalla metà degli anni 80, evidenziando anche  la realtà precedente.. .
 
Nella storia della nostra Italia, c’è stato un periodo chiamato “il ’68”, che è durato circa 15 anni, in cui il movimento studentesco , il movimento operaio la sinistra sociale, sindacale e politica, hanno svolto grandi battaglie in materia di sicurezza sociale, lavoro, diritti, con una grande crescita sociale, politica e culturale .
 
Il ’68 fu un grande movimento di rivolta soprattutto giovanile, di crescita partecipativa e culturale... di persone soprattutto giovani che svolgevano la propria attività nei sindacati, nelle associazioni, nei movimenti, nei partiti di sinistra parlamentare ed extraparlametare , che portarono  all’affermazione  di profonde riforme sociali: con lo statuto dei diritti dei lavoratori, con la riforma della sanità , la riforma delle pensioni, la riforma della scuola, della maternità, la riduzione degli orari di lavoro, con ingenti incrementi salariali, con il meccanismo automatico di rivalutazione dei salari e pensioni e con altre riforme riguardanti i diritti civili , divorzio, aborto, etc...
 
Insieme al movimento operaio, del mondo del lavoro, c’erano un grande movimento studentesco, moltissimi gruppi politici di “sinistra extraparlamentare” e un grande partito comunista, che con centinaia di migliaia di militanti, a partire dalle cellule di fabbrica, dalle sezioni territoriali fino al comitato centrale riusciva a esercitare la sua influenza sul Paese, sull’economia, sul lavoro, sulla scienza, sulla scuola, sulla sanità, negli enti locali, e persino tra i soldati e i reclusi.
 
Con le lotte sociali oltre a fare conquiste epocali, si sviluppava anche un cambiamento culturale profondo  della società che passava attraverso la partecipazione alle scelte da fare...  con la nascita di nuove relazioni interpersonali e collettive, con l’esplosione dl movimento femminista  .
 
 Quasi tutti i giovani degli anni 70,  avevano un desiderio profondo ed una passione viscerale finalizzata a sviluppare la lotta  con il conflitto permanente finalizzato  cambiare la società... ed ogni conquista del movimento operaio/studentesco/femminista , era solo un nuovo punto di partenza per fare ulteriori conquiste fino a voler governare anche politicamente l’Italia.
 
All’epoca non esisteva lo “spazio/tempo”, tutto era subordinato alla centralità del progetto di cambiamento... non esisteva più la priorità della famiglia e tantomeno dell’individuo...  e la centralità delle battaglie svolte nei luoghi di lavoro, nelle scuole, nei territori e generale , venivano sviluppate collettivamente...  la presenza davanti i cancelli delle fabbriche si verificava  in tutte le ore del giorno ed anche della notte  
 
Con i movimenti di lotta studenteschi, con i gruppi politici “di sinistra radicale”, con una CGIL capace e  politicamente motivata ed  un partito comunista che si distingueva per la sua diversità, moralità, rettitudine, disinteressi personali dei gruppi dirigenti e coerenza nel perseguire il progetto di trasformazione della società, riuscimmo a esercitare l’egemonia culturale nel Paese, ad avere un patrimonio morale, culturale, tecnico, scientifico, intellettuale e amministrativo.
 
Per molti giovani della mia generazione, gli strumenti di partecipazione ed i diritti dei cittadini,  conquistati soprattutto negli anni 70, accrescevano anche la cultura collettiva  di tutti  i soggetti subordinati,  i quali si sentivano impegnati a compiere una  missione, quella   di dover cambiare la società,  superando il capitalismo  ed  eliminando lo sfruttamento  dell’uomo sull’uomo.
 
Una realtà di crescita costante che, agli inizi anni Ottanta, vedeva i lavoratori italiani forti dentro le fabbriche, con la CGIL  capace di contrattare le scelte dell’organizzazione del lavoro e quelle industriali, che assieme ai lavoratori, cercava di stabilire il come e per cosa si lavora.. ed eravamo    i primi in Europa in termini di migliori condizioni economiche, normative, diritti, sicurezza sociale, sicurezza nel lavoro, potere di contrattazione aziendale.
 
 
LA RIVINCITA DELLA REAZIONE :
 
La battaglia del cambiamento della società, è fallita per questi motivi:
 
  • perché si è scontrata con i poteri forti economici e speculativi, con le forze della reazione che hanno utilizzato tutti i mezzi per sconfiggere il movimento di lotta, con la strategia di Stato detta “della tensione” fatta di bombe, attentati, connubio con mafia, CIA, P2 etc...  ;
 
  • perché già a partire dalla sconfitta della battaglia fatta dai lavoratori FIAT nell’ottobre del 1980, dopo la marcia dei 20.000 “colletti bianchi”, (non 40 mila) i gruppi dirigenti nazionali del sindacato, anziché rilanciare la battaglia contro i 24.000 cassa integrati (di cui 21.000 verranno successivamente licenziati) attraverso una grande manifestazione con 300.000 lavoratori a Torino , firmarono l’accordo come voleva l’AD Cesare Romiti, senza metterlo in votazione tra i lavoratori e dopo iniziò un’altra storia...;
 
  • è fallita anche perché sia molti Dirigenti sindacali anche  della CGIL di Lama, già con la “Strategia dell’Eur nel 1978” e   anche dell’ex PCI di Berlinguer , morto nel 1984,  iniziarono a pensare che non esistevano alternative al capitalismo e che la competitività delle imprese andava ricercata anche rimettendo in discussione “con la politica dello scambio a perdere” molte conquiste degli anni Settanta;
 
  • perché dopo l’abbattimento del muro di Berlino, e l’implosone del PCI-PDS-DS-PD,  le politiche economiche e sociali, di quel partito, iniziarono  a seguire le indicazioni di Tony Blair e del padronato, con un partito sempre più leggero in termini elaborativi, di valori, e di partecipazione, dove gli input provenienti dal basso venivano “convogliati e regolati” da una dirigenza sempre più burocratizzata e interessata più alla propria prospettiva di carriera personale che alle istanze provenienti dal proletariato, o dai propri iscritti;
 
  • perché anche le organizzazioni sindacali, prima la Cisl e Uil, e dopo anche la CGIL, si sono attestate sulla stessa linea: quella della centralità dell’impresa competitiva che deve fare profitti, rimettendo in discussione alcune conquiste fondamentali degli anni Settanta , tra cui lo Statuto dei Diritti dei Lavoratori,  finendo per diventare,  non più i sindacati che contrattano le scelte da fare, nella fabbrica, sul sociale, su diritti, poteri, salari, pensioni ecc., (cercando di continuare a fare avanzare i soggetti da loro rappresentati), ma associazioni sempre più burocratizzate, che hanno finito per gestire in termini assistenziali le scelte fatte dal padronato e dai governi, senza più un progetto sociale e di società alternativo… e senza più cercare di contrattare il come, il per cosa, si lavora
 
  • Perché con la nascita del partito azienda Forza Italia, è iniziato un grande martellamento ideologico che attraverso varie strategie manipolatrici,   per oltre 30 anni hanno utilizzato a “man bassa”,  la  stampa TV, economisti ben pagati, politici di destra (anche quelli che si consideravano di sinistra) hanno iniziato a dire:
- i sindacati hanno troppo potere, i lavoratori con contratto a tempo indeterminato sono dei privilegiati, i pensionati rubano il futuro ai giovani andando in pensione troppo presto, la sanità pubblica è insostenibile costa troppo allo stato;
 
- gli ammortizzatori sociali alimentano il parassitismo dei disoccupati (oggi il reddito di cittadinanza crea furbetti che preferiscono non lavorare) , lo stato non deve gestire le imprese e le aziende pubbliche e i beni pubblici vanno privatizzati, ecc…;
 
- Questo continuo lungo martellamento ideologico, effettuato da un vasto ceto di propagandisti ad iniziare dalla Confindustria, economisti ben pagati, mass-media,  assieme alle forze politiche di centro-destra e di centro-sinistra,  è servito per svendere aziende pubbliche e pezzi di Stato,  fare delle “riforme” che in realtà sono state controriforme , come quelle sulle pensioni, sanità, scuola, mercato del lavoro, ecc... mettendo al centro la validità del “libero mercato” nella globalizzazione mondiale , fino a costruire un regime fondato sul liberismo , spostando immense ricchezze dai ceto medio bassi ai ceti più ricchi, con un cambiamento culturale fondato Talk Show, sulla TV spazzatura, sui social,  e di potere fondato sulla speculazione, sulla corruzione, sulla sopraffazione, sull’individualismo e sull’egoismo, sulla violenza, rilegando ancor più il ruolo delle donne ai margini della società.
 
 
LA CADUTA DELLA DEMOCRAZIA :
 
Questo “martellamento ideologico delle destre”  ha  investito anche  l’ex PCI , ha coinvolto anche i Sindacati Confederali tra cui la CGIL, ed ha sicuramente contribuito a quanto è accaduto dalla metà degli anni 80, (in modo strisciante)  nel nostro Paese che  oltre al crollo dello Stato Sociale, abbiamo assistito (negli ultimi 30 anni)  anche al crollo di quasi tutti i pilastri del ruolo dello Stato e  della democrazia con :
 
-  il mercato globale che è sfuggito ad ogni controllo politico ed ha imposto lo smantellamento dello stato sociale;
 
- lo Stato Nazione che ha perso la sua sovranità delegandola ad organismi transazionali privi di legittimazione democratica, quali la banca mondiale, la BCE, il FMI, la NATO ;
 
- la crisi del modello produttivo Fordista, con la finanziarizzazione globale dell'economia , ha comportato anche il crollo della centralità del lavoro e delle lotte operaie e studentesche;
 
-  i processi mediatici sviluppati soprattutto nel ventennio Berlusconiano, l'uso del web, di spettacolarizzazione , personalizzazione , della politica , hanno svuotato il senso tradizionale dei meccanismi di rappresentanza collettiva tramite i Sindacati ed anche i partiti;
 
- la svendita del patrimonio pubblico dello Stato , del settore Sanità, ad imprese che hanno pensato al solo massimo profitto a danno della collettività.
 
 
Quindi è venuto meno il patto sociale,  con il compromesso tra capitale e lavoro ,  sviluppato attraverso il conflitto di classe tra governi, capitale e lavoro ...
 

In questo contesto muta anche la cultura partecipativa e di progresso facendo nascere la “mucillaggine”..., i ghetti, la  società capovolta dei furbi ... quella che odia il diverso per giustificare la propria miseria politica e culturale.
 
 La differenza tra i giovani della mia generazione e la stragrande maggioranza dei giovani di oggi, e' la mancanza del desiderio... mentre la mia generazione desiderava e sognava di poter cambiare con la lotta la scuola, la fabbrica, il territorio, la società il Mondo...

ai giovani di oggi manca il DESIDERIO... cioè una passione che li porti ad impegnarsi per combattere le ingiustizie sociali e per cambiare il Mondo;
 la maggioranza dei giovani di oggi (non tutti)  pensano soprattutto al godimento immediato, alla sopraffazione dei più deboli, ad essere riconosciuti dagli altri come “duri”,  al godimento immediato ma non facendo l'amore e nemmeno facendo sesso (come avveniva negli anni 70) che invece oggi  e' in decadenza... bensì come capriccio dell'avere ... dell'ottenere qualche cosa individualmente ;
essi si sentono "felici" se "appaino" non quello che in realtà sono ... ma si riempiono di tatuaggi per apparire quelli che non sono... sono inondati dalla TV spazzatura e guardano programmi del nulla che come "il grande fratello " seguito da oltre 6 milioni di persone... soprattutto giovani , che invece negli anni 70 sarebbero stati bersaglio di uova marce.   ;
Essi si sentono "felici" con il cellulare di ultima generazione , disposti a " tutto pur di possederlo... e le loro relazioni sono soprattutto sui social... Non hanno poche relazioni dal vivo ed anche quando escono per andare al pub o in discoteca ... sono soli... e se fanno "casino" , fanno risse, a volte strano,  proprio per cercare di uscire dalla loro solitudine.

I loro messaggi sopra i muri sono GRAFITI senza senso o meglio esprimono il vuoto delle loro menti e
restano adolescenti per  molto tempo anche dopo i 20 anni....
 
Quindi in questo contesto anche la violenza esercitata da gruppi di giovani su minorenni.. nasce dai cattivi maestri... come non ricordare la “malanima” di Berlusconi quando si comprava per fare sesso  la minorenne Ruby ? dicendo che era la nipote di Mubarak ??  
 
In questo Quadro  rientrano gli stupri odierni....
 
Anche nel  COMUNE DI CAIVANO Dopo il terremoto in Irpinia (Campania e Basilicata del novembre 1980) sull’onda della partecipazione popolare cresciuta nelle lotte degli anni 70, vi fu una grande riscossa  con il popolo di sinistra che da tutta Italia si recava in Irpinia per aiutare le popolazioni ed incalzare il governo nella ricostruzione. Caivano fu uno dei comuni Campani più colpito e ricostruito.
 
Con la legge n. 219 de 1981, fecero molte cose, tra cui : Lo stadio Faraone, l’isola ecologica, il centro sportivo Delphinia, il parco con il verde , la costruzione di 750 appartamenti,  un teatro con 200 posti...Lo stadio fu abbandonato a se stesso nel 20028, il centro sportivo Delphinia inaugurato nel 1999 è stato abbandonato in rovina 10 anni dopo nel 2018, il l teatro viene chiuso un anno dopo quado al suo interno vene trovato il cadavere di un tossico dipendente ... successivamente , con l’avanzamento della corruzione politica , economica e con il riflusso culturali, tutto viene vandalizzato ed abbandonato... ma ancor più grave le cosche camorristiche e mafiose vengono viste come quelle che danno la possibilità di sopravvivere a chi non ha un lavoro.
 
 
Oggi possiamo quindi verificare come ciò che è avvenuto a Palermo e Caivano con la violenza sulle donne , lo stupro, sono il prodotto di questa società, di ciò che è avvenuto negli ultimi 30 anni,  e non rappresentano casi isolati ma sono strutturali che intersecano classi sociali, territori e tutti gli ambiti della nostra società.
 
Quello che manca oggi è una forte  lotta di classe e contro il patriarcato... La lotta contro il patriarcato  non può che essere anche lotta di classe, perché il patriarcato è anche, il prodotto della società capitalistica che basa il proprio potere sullo sfruttamento delle risorse e delle persone e sulla manipolazione delle menti.
 
 Umberto Franchi 

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