Prima di tutto: il prossimo anno sarà bisestile. Lo so, lo so, è roba da creduloni ignoranti, però in un anno bisestile ho perso mio marito, l’anno bisestile dopo ho perso mio padre, in un anno bisestile è mancata la mia zia del cuore, quanto al 2016, lo scorso anno bisestile, ho perso ben 4 amici carissimi, proprio dei fratelli, che conoscevo dalla mia più remota giovinezza. Ammetterete che ho qualche motivo per guardare l’anno che viene con qualche apprensione. Certo, la cosa non è priva di qualche venatura superstiziosa, ma chi può affermare con assoluta certezza di esserne scevro? Però il mio è un punto di vista troppo personale, per ricavarne un algoritmo universalmente valido.
E infatti nel 2008, altro anno bisestile, è stato eletto 44esimo presidente USA Barak Obama, tanto per dirne una. Mah, sarà quel che sarà, intanto gli abitanti della Terra ce la stanno mettendo tutta per rovinare il clima, le città, le campagne e il futuro del pianeta, in generale, senza aspettare anni bisestili e sfortunati. In questo 2019 ci sono stati 74.155 incendi nella sola Amazzonia; dopo una serie infinita di tornado negli stati del sud degli USA, sono scoppiati incendi inarrestabili in California, bruciando decine di case anche dei VIP, intorno a Los Angeles, per cui sono state evacuate oltre 100mila persone. Quanto all’Europa, oltre agli incendi in Russia e soprattutto in Siberia, è andata a fuoco perfino la cattedrale di Notre Dame a Parigi.
Anno di fuoco questo 2019: secondo i dati del WWF sono finiti in fumo circa 12 milioni di ettari di Amazzonia, 27mila ettari del Bacino del Congo, oltre 8 milioni nell’Artico e 328mila ettari tra foreste e altri habitat in Indonesia, e l’anno si chiude con una serie infinita di incendi in Australia, tanto da rendere irrespirabile l’aria perfino intorno alle grandi città come Sidney. Terribili le immagini dei poveri koala bruciacchiati e assetati, salvati dall’amore e dal coraggio di pompieri e membri della protezione civile australiana.
Tra il primo gennaio e il 30 novembre 2019, circa 6.735 miliardi di tonnellate di CO2 sono stati rilasciati nell'atmosfera dagli incendi avvenuti in tutto il globo. E' quanto stima il Copernicus Atmosphere Monitoring Service (Cams) evidenziando che il 2019 è stato "un anno di fuoco" che ha portato "alcune attività eccezionali in termini di intensità ed emissioni".
“Un Natale bollente con temperature anomale chiude un 2019 che si classifica fino a ora in Italia come il quarto più caldo dal 1800 facendo registrare una temperatura media nei primi undici mesi superiore di 0,88 gradi la media storica”. È quanto emerge dalle elaborazioni Coldiretti sulla base degli ultimi dati di Isac Cnr dei primi dieci undici mesi dell’anno, che rileva le temperature da oltre 200 anni. Già. Fa caldo e però piove in maniera torrenziale, come fossimo ai tropici.
Ormai sembra che sarà questo tipo di tempo che dobbiamo aspettarci. E ringraziamo chi come Greta Thunberg lotta con tutte le sue forze contro chi è troppo stupido per capire che non abbiamo altro tempo da perdere.
Anno difficile anche da un punto di vista politico, questo 2019: abbiamo visto in Italia governi giallo verdi, diventare giallo rossi e un aspirante dittatore cadere dalla padella alla brace per merito di un gruppo di sardine: un barbecue al rovescio davvero divertente! Ma ci vuol altro per fermare la determinazione di un simile ambizioso. Uno disposto a far morire annegati dei poveracci, solo per pompare la propria campagna elettorale. Come finirà lo sapremo nel corso dell’anno venturo e non ci resta che sperare nell’intelligenza dei nostri conterranei.
E ora ricordiamo, come facciamo sempre tutti gli anni, coloro che se ne sono andati. Il maggior numero si conta nel campo artistico: Albert Finney, attore inglese, insuperabile Poirot nel film “Assassinio sull’Orient Express”; Marisa Solinas, attrice negli anni 60, che per il suo fisico minuto veniva definita “venere tascabile”; Bibi Andersson, attrice svedese, protagonista dei più famosi film di Bergman, come “Il settimo sigillo” e “Il posto delle fragole”; Lo sceneggiatore e regista Giorgio Arlorio, che lavorò coi maggiori registi italiani; l’imitatore Franco Rosi, che dava la voce a Oscar il Supertelegattone; Chelo Alonso bellissima e tenebrosa attrice degli anni ’60; quasi centenaria se ne è andata anche Doris Day, la “fidanzatina” d’America degli anni ’60.
Abbiamo perso Mario Marenco, architetto e geniale creatore di personaggi stralunati e assurdi come il colonnello Buttiglione, la Sgarrambona, Riccardino e tanti altri che popolavano le trasmissioni ideate da Renzo Arbore e Gianni Boncompagni, come Quelli della notte e Indietro tutta, ma anche di trasmissioni radio come Alto gradimento o Bandiera Gialla, seguitissimi da tutti noi giovani di allora. Ma Marenco era anche un architetto straordinario: suo il lampadario Cynthia, distribuito dalla ditta Artemide, nel 1960. il divano Marenco e la poltrona Movie della ditta “Poltrona Frau”.
E’ morto anche Luciano De Crescenzo, ingegnere IBM, ma anche attore, regista, scrittore, filosofo e fine umorista, a proposito di talenti mutipli. Ci ha lasciato anche Ugo Gregoretti, sceneggiatore, regista, attore, giornalista, arguto e ironico osservatore di costume.
I caratteristi Carlo Croccolo e Vittorio Congia, la bellissima attrice francese Marie Laforêt “la ragazza dagli occhi d’oro”; le attrici Valentina Fortunato, moglie di Sergio Fantoni, Valentina Cortese e l’adorabile Valeria Valeri, compagna di Enrico Maria Salerno e instancabile protagonista di infiniti spettacoli, a teatro, al cinema, in TV, perfettamente in forma, nonostante fosse quasi centenaria (1921).
Voglio ricordare anche Ilaria Occhini, moglie di Raffaele La Capria, nipote dello scrittore Giovanni Papini, attrice di teatro e di Televisione. Ho un ricordo vividissimo della versione di Jane Eire, con lei e Raf Vallone, uno dei primi sceneggiati della Rai, che andava in onda nel 1957 addirittura in diretta ( non si registrava niente e per questo non ne esiste copia nelle ricche teche Rai). Con le mie amichette di dieci anni ci vedevamo a casa mia di pomeriggio e non ne perdevamo una puntata. Gli ultimi ruoli della Occhini sono legati a quello della mamma di Veronica Pivetti nella serie tv di Rai 1 “Provaci ancora, Prof”. Aveva 85 anni.
E non c’è più nemmeno Raffaele Pisu, attore comico, presentatore, personaggio televisivo amatissimo. Chi ha una certa età ricorderà certamente il programma TV “L’amico del giaguaro”presentato da Corrado Mantoni, con Gino Bramieri, Pisu e Marisa Del Frate. Raffaele Pisu ha partecipato a numerosi film, musicarelli, trasmissioni TV e radio. Recentemente ha presentato anche “Striscia la notizia” su Mediaset. Aveva 94 anni. E’ morto anche Pino Caruso, attore, cantante e personaggio notissimo del piccolo schermo. Ci ha lasciato pure Carlo Delle Piane, caratterista dal profilo particolare, poi attore duttile e preferito dal regista Pupi Avati.
Fra gli attori che sono stati un punto di riferimento per la generazione che aveva vent’anni alla fine degli anni ’60, c’è Peter Fonda, figlio di Henry, fratello di Jane, padre di Bridget e protagonista, sceneggiatore e produttore dell’indimenticabile film “Easy rider” del 1969. Un road movie che in qualche misura si riallaccia alla letteratura “on the road”, così profondamente americana. I Beatles citano una sua frase "I know what it's like to be dead" ("so cosa significa essere morto” ) inserita nella canzone She Said She Said contenuta nell'album Revolver del 1966.
Se ne è andato anche Danny Aiello, simpaticissimo caratterista americano (Il Padrino, La rosa purpurea del Cairo, Stregata dalla luna, Radio Days, etc.); aveva 86 anni.
Alessandra Panaro, l’amica e cognatina di Lorella De Luca nella trilogia “Poveri ma belli, Belle ma povere e Poveri milionari” di Dino Risi, ha raggiunto gli altri protagonisti di questi film - che alla fine degli anni ’50 ebbero un successo incredibile - scomparsi ormai da tempo: Maurizio Arena, Renato Salvatori e Lorella De Luca.
Anche diversi “big” ci hanno lasciato, come il regista Franco Zeffirelli: chi non ricorda i suoi film: Romeo e Giulietta, Fratello Sole sorella Luna,Gesù di Nazaret, La bisbetica domata,Un tè con Mussolini, etc. etc. Ha diretto anche la messa in scena di numerose opere liriche: Pagliacci, La cavalleria rusticana, Traviata, Aida, etc. Polemico, “fumino” come tutti i toscani, anticomunista viscerale, si è anche impegnato in politica, schierandosi con Berlusconi. Dichiaratamente omosessuale, ebbe modo di dichiarare di non apprezzare il “movimento gay”, in quanto per lui “l’omosessuale non è uno che sculetta e si trucca. E’ la Grecia, è Roma. E’ una virilità creativa.” E’ stato per molti anni compagno di Luchino Visconti.
Un altro grande personaggio che ci ha lasciato è Andrea Camilleri, autore di numerosi romanzi, sceneggiatore e autore di programmi televisivi, ma conosciuto soprattutto per la serie del Commissario Montalbano.
E fra i grandi c’è anche il musicista André Previn, pianista, direttore d’orchestra e compositore tedesco, autore di famose colonne sonore di film, premiate da ben 4 Oscar: Gigì, Porgy and Bess, Irma la dolce e My Fair Lady. Sua è anche la colonna sonora di Tre piccole parole, un musical sulla famosa coppia di autori di canzoni Bert Kalmar e Harry Rubyll.
Fra i personaggi della TV ricordiamo Maria Perego, la mamma di Topo Gigio e di vari pupazzi famosissimi; la raffinatissima Elda Lanza, maestra di “bon ton” e la giovanissima Nadia Toffa, protagonista del programma mediaset Le Iene, che ha lottato fino all’ultimo con grande coraggio contro un cancro invincibile. E’ scomparso anche Cesare Cadeo, giornalista e conduttore televisivo nonchè volto storico di tante trasmissioni di Mediaset e Beppe Bigazzi giornalista e gastronomo, ospite fisso di Antonella Clerici alla “Prova del cuoco”.
E’ morto anche Luke Parry, attore USA e famoso per la serie Beverly Hills 90210.
Il mondo dello sport piange due famosi campioni: il ciclista Felice Gimondi e il grande Niki Lauda, pilota di formula uno. Si è spenta a 94 anni la scrittrice inglese Rosamund Pilcher, autrice di romanzi “rosa” e di una nutrita serie di film romantici per la TV. E’ morta anche Janet Asimov, moglie del famosissimo scienziato e autore di fantascienza Isaac Asimov, anch’essa scrittrice di fantascienza ( sotto pseudonimo), psichiatra e psicoanalista.
Fra i personaggi importanti nella storia politica e civile del nostro Paese non è più fra noi il giudice Francesco Saverio Borrelli, che ricordiamo tutti per il suo galvanizzante incitamento “resistere, resistere, resistere”, nel momento più nero del potere berlusconiano. Ci ha lasciato anche il giudice Mario Sossi, che fu sequestrato dalle BR e tenuto prigioniero per un mese, mentre indagava sul terrorismo rosso, nel 1974.
Nel mondo della politica, versante socialista, ricordiamo anche la scomparsa di Gianni De Michelis e di Roberto Villetti. E, a un livello di credibilità politica certamente diverso, il leader francese Jacques Chirac.
Chiudo questa parziale carrellata citando João Gilberto, cantante brasiliano che ha portato nel mondo il trascinante ritmo della bossa nova e il famoso couturier italo-francese Emanuel Ungaro, scomparso pochi giorni fa, la cui azienda è stata comprata dal gruppo italiano Ferragamo.
Per gli amanti dei fumetti, ma non solo per loro, voglio qui ricordare Massimo Mattioli, che debutta sulle pagine de “Il Vittorioso” e poi crea “Pasquino” per il quotidiano “Paese sera”. Nel 1977 fonda il periodico underground “Il cannibale” a cui collaborò anche Andrea Pazienza.
Un altro fumettista che se ne è andato è Alberico Motta, che fu anche il disegnatore per l’Italia di Braccio di Ferro, Tom e Jerry, nei gornaletti Cucciolo e Tiramolla. E’ morto anche Giulio Chierchini, fumettista Disney per l’Italia e specializzato nel genere delle parodie come l’Inferno di Topolino o Paperino don Chisciotte. Su circa 500 storie ha scritto la sceneggiatura di più di 100 racconti. È stato anche il disegnatore di Geppo e nonna Abelarda. Aveva 91 anni.
Vorrei chiudere questa triste rassegna, ricordando tre super centenari morti nel 2019: i giapponesi Masazo Nonaka, nato nel 1905 (!) e l’atleta nipponico Hidekichi Miyazaki nato nel 1910, a cui si aggiunge l’indiano Shivakumara Swami, nato nel 1907.
Questo per dirvi, cari amici e compagni, che si può anche sopravvivere molto a lungo, oltre l’età media, che – a parte tragici e sfortunati casi – è molto alta e si attesta fra gli 85 e i 95 anni L’importante è restare lucidi e vivere in maniera utile non solo a sé.
Tanti cari auguri a tutte e tutti voi da noi di LC: abbiate un sereno anno 2020
Barbara Fois
P.S.
(e magari non è nemmeno vero il detto “anno bisesto, anno funesto”, almeno non per tutti… chissà….)