L’uomo del ponte ha detto no

di Barbara Fois - liberacittadinanza.it - 30/11/2023
Bollette: Salvini contrario allo stop al mercato tutelato su luce e gas, propone una proroga e raduna i suoi a Firenze

La Meloni, donna, madre e cristiana, ha lasciato in mutande il popolo italiano, davanti alle prossime bollette , col suo pacchetto “Energia”, abbandonandoci al mercato libero, senza alcuna tutela o copertura. Tanto, chi se ne frega? Lei, i suoi parenti e sodali i soldi in tasca ce li hanno. Grazie a noi contribuenti, per altro. La signora Giorgia dovrebbe capire che noi non viviamo nel mondo del Fantasy e che c’è invece una realtà durissima, che si chiama povertà assoluta e che ci sono centinaia di migliaia di famiglie che vivono questa quotidianità disperta, senza vedere un po’ di luce, senza avere un po’ di respiro e di speranza. E che questa gente comincia a capire che il suo governo è un bluff che ci costerà carissimo. Il popolo bue è tale fino a un certo punto, perché poi se per pagare le bollette è costretto ad andare a mangiare alla Caritas, comincia ad incazzarsi davvero e molto anche. Lo ha capito perfino quel distratto di Salvini e lo smarcamento suo e della Lega dalla linea della Meloni sul tema Energia, comincia a far scricchiolare il governo. Questo vuol dire anche che la campagna elettorale per le europee sarà una “mattanza” vera e propria. Altro che governo unito! E lo si vede anche dal fatto che Salvini ha organizzato una reunion di esponenti della estrema destra europea a Firenze per il 3 dicembre prossimo. Tutti amici suoi, non della Meloni, sdraiata a zerbino ai piedi di Biden.

Intanto si vede già che il suo governo non conta niente, non solo dalle sue stesse ammissioni ai due comici russi che l’hanno turlupinata, ma dal fatto che per la sede dell’EXPO l’Italia ha preso solo 17 voti, perfino meno della Corea. Non solo: non ci hanno votato nemmeno l’Albania e la Tunisia. Ma come, non erano suoi soci e amici? Certamente anche molti paesi europei non ci hanno votato: sarei davvero sorpresa, per esempio, se ci avesse votato la Spagna, al cui premier Sanchez la Meloni non ha fatto le congratulazioni di rito per la sua elezione. La Meloni avrà anche vinto le proprie elezioni, sarà anche diventata presidente del consiglio, ma questo non fa di lei una statista. E’ sempre rimasta la pittoresca “masaniella” della Garbatella, quella che interpellava le persone con “ahò”, quella che voleva uscire dall’euro e che oggi nega di averlo mai detto, anche davanti ai filmati che la inchiodano e la sbugiardano. Con tutta la sua supponenza, la sua spocchia e la sua arroganza, a livello internazionale non conta un bel niente, questa è la triste verità, che pesa su di noi e ci schiaccia, spingendoci giù, a livelli di incompetenza e di pochezza che mortificano la nostra storia, la cultura e l’arte del nostro passato, abbandonandoci a livelli di intollerabile analfabetismo di ritorno.

Ma questo lo ha capito anche l’uomo del ponte, che infatti si prepara a scalzarla, costruendo alleanze con tutta la peggio destra europea. Scrive Daniela Preziosi su Domani, a proposito dell’adunata nera a Firenze, domenica prossima, voluta da Salvini: “Alla “cosa nera”, annunciata da Salvini martedì nella sede della stampa estera di Roma, la grande amica Marine Le Pen, leader del Rassemblement national francese, sarà presente solo in collegamento. Stavolta lo special guest sarà l’olandese trionfante, e futuro premier, Geert Wilders, del Partito per la libertà. Accanto a lui, sul palco, sfilerà la peggio gioventù antieuropeista: il portoghese André Ventura, il bulgaro Kostadin Kostadino (Revival), il monarchico polacco Roman Fritz (Kkp), il rumeno George Simion (Aur), il numero due del danese Partito del popolo, Majbritt Birkholm, il leader dell’estone Ekre, Martin Helme, il ceco Tomio Okamur (Spd), il belga Gerolf Annemans (Vb), l’austriaco Harald Vilimsky (Fpö) e il co-leader della tedesca AfD, Tino Chrupalla. Pazienza se Wilders è tra quelli che «all’Italia neanche un euro», come gli altri del resto. «Altri hanno fatto dichiarazioni anche peggiori», replica il vicepremier ai cronisti, «io difendo l’interesse italiano. Lui ha difeso l’interesse nazionale olandese, come fa Orbán». La citazione è velenosa: il leader ungherese è amico della premier. E pazienza anche se la compagnia è il gotha dell’antieuropeismo (qualcuno è apertamente per l’uscita dall’Ue): per la Lega, giura Salvini, Italexit «non è un’opzione». Non più, sarebbe meglio dire.”

Ma l’obiettivo di Salvini è la Meloni ed è al suo ridimensionamento che il leghista punta. E infatti scrive ancora la Preziosi:

Tutta questa destra radicale che scorrazza sarà una sfida aperta a Meloni. Ed è questo il vero piattino avvelenato del raduno. «Alle elezioni europee il gruppo Id sarà più forte», prevede Salvini. «L’obiettivo è essere determinanti» negli equilibri europei dopo il voto del 9 giugno, «superando veti incomprensibili» che arrivano da Meloni e Antonio Tajani nei confronti di Le Pen. Una volta che si saranno pesate le famiglie di Bruxelles, l’obiettivo è «riunire tutto il centrodestra europeo, oggi diviso in tre», «dispiacerebbe se qualcuno preferisse la sinistra» dice ancora il vicepremier: ed è un’altra allusione velenosa a Meloni che invece si accredita come alleata dei popolari europei.”

Intanto Firenze si prepara a rispondere a questa invasione ripugnante. Non con uno scontro diretto, niente braccio di ferro, ma la presenza in altri punti della città di presidi democratici, che chiariscano a tutti che se Firenze accoglie tutti perché è una città democratica – e in questo il sindaco Nardella è stato chiarissimo da Floris a “Di martedì” – non vuol dire che sia d’accordo con le idee di chi approfitta della sua ospitalità. E sia chiaro che «…Firenze è una città europeista, non dell’onda nera che questo gruppo di leader politici vogliono portare».

Vedremo che succederà. Almeno qualcosa comincia a muoversi, mentre l’opposizione traccheggia e si divide, rissosa e inutile come sempre.

 

 

Barbara Fois

 

Approfondimenti:

https://www.editorialedomani.it/politica/italia/londa-nera-di-firenze-contro-la-marea-fucsia-ma-salvini-punta-meloni-jn0bx4dy

https://ilmanifesto.it/gas-e-luce-la-rapina-sociale-del-mercato-libero

https://www.repubblica.it/politica/2023/10/10/news/europee_2024_salvini_meloni_parita-417455719/

https://ilmanifesto.it/gas-e-luce-la-rapina-sociale-del-mercato-libero

https://www.corriere.it/economia/consumi/23_novembre_28/bollette-senza-mercato-tutelato-salvini-favorevole-proroga-errore-stop-940fd47c-8dec-11ee-80d7-6428e39ac8b7.shtml

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