Premier o capocomico?

di Barbara Fois - liberacittadinanza.it - 25/03/2024
Gli happening della Meloni riempiono i giornali e il web

Ha avuto ragione Conte a chiederle se è un premier o un capocomico.Non era una domanda retorica, visto che in aula si parlava di Gaza. Come tutti, credo, anche io sono rimasta basita a vedere l’ultimo happening della Meloni alla Camera, con la giacca sulla testa. E la prima cosa che mi è venuta in mente è la frase che diceva sempre una mia vecchia zia, che parlava per proverbi “ Chi al mondo non sa star, né aprir né chiuder bocca, resti a casa a filar col fuso e con la rocca”. Già. Allora, ai suoi tempi, c’era qualcosa che si chiamava decoro, dignità del proprio ruolo, rispetto di sé e degli altri. L’Italia è diventata una repubblica fondata sul varietà. Abbiamo un governo di macchiette, di impreparati, di ridicoli, di ignoranti … ma che ce lo diciamo a fare?? La cosa è sotto i nostri occhi purtroppo, da quando la destra si è insediata al potere…al potere, non al governo, non è una svista la mia o un lapsus freudiano, ma una realtà fattuale: infatti non sanno governare, cercano solo di imporre le loro idee e i loro interessi di parte. Il Parlamento è stato esautorato, fanno solo ddl, in modo che non si debba discutere niente in Aula. In un anno emmezzo sono già oltre i 50. In realtà, secondo l’ articolo 77 della Costituzione, i decreti-legge sono provvedimenti che dovrebbero essere utilizzati solo «in casi straordinari di necessità e urgenza». Proprio per via di queste caratteristiche entrano in vigore subito, e solo dopo vengono esaminati e votati dal parlamento, che però deve farlo in tempi brevi. È uno dei pochi casi in cui la funzione legislativa dello Stato viene affidata direttamente al governo, mentre in condizioni normali dovrebbe essere esercitata dal Parlamento.

È una pratica contraria ai limiti costituzionali, “ritenuta rischiosa da molti esperti di diritto e già più volte criticata dal presidente della Repubblica, Sergio Mattarella. Ma sta causando problemi anche pratici, per esempio intasando i lavori del parlamento, che dopo l’approvazione di un decreto-legge da parte del governo ha 60 giorni per convertirlo in legge: in questi mesi di governo Meloni è già successo quattro volte che le Camere non facessero in tempo”. Così, secondo questa pratica da furbacchioni, cercano di fare le leggi che vogliono, senza discuterle con nessuno e approfittano del DL per inzepparlo di cose che non c’entrano niente, come per esempio gli emolumenti ai progettisti del ponte sullo Stretto. La cosa è talmente scandalosa che perfino il deputato di FdI Alfredo Balboni, presidente della commissione Affari costituzionali alla Camera, ha definito l'abuso di decreti-legge «una prassi sulla quale credo che quest'aula e il parlamento intero debbano riflettere attentamente». Della serie “questo è troppo pure ppe’ mme”.

Ma certe notizie vanno edulcorate, se no la gente apre gli occhi, così hanno occupato la Rai (tanto Mediaset con FI era già dalla loro parte), sostituendo tutte le persone pensanti con amichetti loro, senza autonomia di pensiero. Il risultato è che ci sono ormai dei telegiornali inguardabili. I programmi seri rimasti come Report e Indovina chi viene a cena, sono mal tollerati e probabilmente destinati a emigrare altrove. Così alla Rai resterà solo la loro fuffa, e loro potranno impunemente raccontare tutte le balle che vogliono, sui brillanti risultati ottenuti da questa “compagnia malvagia e scempia” tanto per citare Dante. Intanto, secondo la loro totale mancanza di etica, mentre lasciano che le banche tesaurizzino i loro profitti extra, prendono a calci la vita e il futuro dei ceti più poveri, condannandoli alla miseria assoluta. Li hanno ingannati, li hanno illusi, li hanno turlupinati: o non erano capaci di fare quello che avevano promesso, oppure hanno mentito sapendo di mentire. Non so cosa sia peggio.

Ma non basta: hanno stanziato milioni di euro per costruire dei lager all’estero, in cui stipare i poveri immigrati, senza alcun rispetto della loro volontà, della loro dignità umana, della loro vita, delle loro aspirazioni. Stie per uomini - abbiamo dei filmati su quelli costruiti in Italia e possiamo farci un’idea di come saranno in Albania e altrove - maltrattati, ridotti alla fame, privati di ogni libertà personale e di un minimo di umana dignità, ai limiti della tortura… a proposito, ma non era proprio la Meloni, donna, madre e cristiana, che voleva abolire il reato di tortura? La norma è contenuta nell’articolo 613bis del Codice Penale, approvato nel 2017 dopo un estenuante dibattito in Parlamento, per uniformare il codice italiano a quelli di tutti gli altri paesi civili. La motivazione della Meloni era che questo reato impediva agli agenti di fare il proprio lavoro!!! Lo chieda a Ilaria Cucchi! E tuttavia una volta al governo la Meloni ha dovuto ingoiare il fatto che Strasburgo non le avrebbe mai permesso di cancellare questa legge.

Ma si vede che la norma le sta stretta: basta pensare al suo atteggiamento davanti alle manganellate agli studenti di Pisa. Tipico comportamento che hanno sempre tenuto i fascisti: i pulotti hanno sempre ragione, anche quando sbagliano.

Ognuna di queste tappe del governo Meloni racconta la storia più triste fra le tante patetiche, miserrime e dolorose che abbiamo vissuto in questo paese disperato. Una storia che puzza di discriminazione e di fascismo, di pochezza, di ignoranza, di razzismo e di bassezze. Una puzza intollerabile di rancido, di vecchiume, bigotto e disumano.

E la sinistra che fa? Come sempre si straccia e va a fondo, proprio quando dovrebbe dimostrare di esistere e di essere solidale, invece sta appesa a guardare quello che fanno due nullità politiche, pronte opportunisticamente a passare alla destra armi e bagagli… anzi: e bagaglino. Perché si tratta di pagliacciate: siamo un popolo di Pulcinella, di buffoni, di burattini. Gente che non riesce a essere seria mai, nemmeno nella tragedia. Ma guardatevi intorno: mentre la gente muore in Ucraina e a Gaza, i bambini non hanno da mangiare, non c’è acqua potabile, né medicinali, in uno scenario da fine del mondo, sull’orlo di una voragine nucleare, noi abbiamo una premier che si mette la giacca in testa, fa le vocine, fa le mossette, ridacchia come una adolescente in classe e fa sceneggiate da varietà… evidentemente, come dice un altro vecchio proverbio “non si può cavar sangue da una rapa”.

 

Barbara Fois

 

https://www.ilpost.it/2023/10/08/governo-meloni-abuso-decreti-legge/

https://www.repubblica.it/politica/2023/03/24/news/fdi_varchi_abolireareato_tortura-393545557/

https://www.corriere.it/politica/18_luglio_12/meloni-il-reato-tortura-impedisce-agenti-fare-proprio-lavoro-poi-cancella-tweet-d0b07d94-85f2-11e8-b570-8bf371a11210.shtml

https://www.open.online/2023/03/29/ministro-nordio-reato-tortura-video/

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