Veramente è difficile vedere una situazione così precaria, pericolosa, incasinata, insomma senza uscita… no, no non parlavo del trampoliere e della rana, parlavo delle opposizioni, di quel campo largo che si è ristretto subito, come stoffa di scarsa qualità sotto la pioggia. Non so nemmeno perché ci eravamo illusi che qualcosa potesse cambiare, che - per una volta nella loro inutile vita - i cosiddetti leaders del campo largo, avrebbero dato ascolto agli elettori della Sinistra, avrebbero assecondato il loro bisogno di unità, di qualità, di rispetto, di novità, ma soprattutto di risposte chiare e precise su esigenze fondamentali come la sicurezza sul lavoro, la sanità pubblica con tempi decenti, la scuola di qualità, gli asili nido per le mamme che lavorano, il ripristino dei terreni agricoli e del potenziale produttivo danneggiati da calamità naturali, avversità atmosferiche ed eventi catastrofici, il rispetto del verde, lo smaltimento dei rifiuti, il ritorno alla legalità e alla democrazia, la punizione certa per chi sbaglia, ma anche il rispetto per ogni diversità e di chi arriva qui da noi da territori difficili o devastati da guerre e da catastrofi naturali… insomma tutti speravamo che avrebbero rimesso a posto i disastri del paese e della politica scellerata della destra e invece cosa hanno fatto? Come il trampoliere e la rana della vignetta: hanno cercato di uccidersi a vicenda.
Niente di nuovo, certo, ma qualche volta potrebbero mettere da parte le ambizioni personali in favore degli altri, o no? E poi non debbono stupirsi se nessuno più li va a votare: perché dovremmo farlo? Per rassicurare i loro ipertrofici ego, il loro delirante narcisismo, del tutto immotivato? E adesso ci saranno le elezioni europee… chi morirà per primo: il trampoliere o la rana? Non tifo per nessuno dei due: li prenderei entrambi a frustate, perché intanto la destra continua a far danni…
Barbara Fois
