Durissimo il discorso di Mattarella martedì sera. Deluso da quell’acchiappata di deficienti che popolano il nostro Parlamento. Deficienti proprio nel senso della parola latina deficěre “mancare”; e, in merito, nel vocabolario Treccani infatti si legge“agg. Che viene meno; mancante o anche insufficiente al bisogno… Nella terminologia scolastica, di candidato o alunno che non raggiunga la sufficienza necessaria alla promozione…. s. m. e f. Persona totalmente o parzialmente minorata nella sua attività intellettuale, che cioè non abbia raggiunto il livello intellettuale (età mentale) proprio della sua età cronologica.”. Ci siamo! Deficienti è la parola giusta, perfetta, è il nostro caso, in toto.
Parliamo infatti di gente che non riesce a mettersi d’accordo su niente, gente interessata solo a sé stessa, gente incapace di vedere oltre il proprio naso. Gente immatura, egoista, meschina e incosciente, perché impegnata in giochini di potere, in un paese disperato, malato, economicamente in ginocchio. E lo abbiamo visto emblematicamente con Renzi, quello che diceva di non volere le poltrone e che poi, durante la missione esplorativa di Fico, ha cercato di estorcere ben 4 ministeri e fra i più importanti, questo perché lui non voleva le poltrone, nooo… e infatti lui non voleva solo una fetta di torta, lui la voleva tutta intera! Dopo i suoi numeri da circo equestre, gli strepiti, i tira e molla, le gigionerie, le cafonerie, le parate e le intemperanze, le bugie e le sparate, all’improvviso tutto è sparito, scoppiato come una bolla di sapone. Conte era stato fermato, l’obiettivo era stato raggiunto, anche fracassando tutto, fermando tutto, rallentando vaccinazioni, minacciando e provocando e rischiando. C’è da chiedersi: perché uno si comporta in modo così scomposto, sapendo di accumulare su di sé altro astio e antipatia? Era tutta farina del suo sacco? Faceva tutti quei numeri esagerati da picconatore, chiedendo sempre di più, fino all’assurdo ( una cosa del tipo: e adesso voglio anche una omelette con un uovo di struzzo e lo speck dop di stambecco albino) perché seguiva una sceneggiatura concordata con altri? e chi sono questi altri? E qual era il disegno, l’obiettivo vero, a parte spostare Conte e lasciare il suo posto libero? E quelli del suo partito ne erano a conoscenza, o sono solo delle inutili e inerti pedine su una scacchiera? Sono domande da farsi, cose su cui riflettere a lungo.
Davanti allo sguardo di ghiaccio del Presidente della Repubblica e al suo tono tagliente, nel paese è sceso un silenzio completo. Siamo stati tutti ad ascoltare la voce della ragione, che spiegava come la strada delle elezioni sia difficoltosa in questa congiuntura, sia per i tempi lunghi e per le urgenze che invece ci pressano, sia per la pandemia galoppante e i pericoli di contagio che ci sarebbero fra campagna elettorale e votazioni. E dal momento che i partiti non si riescono ad accordare in nessun modo, come è apparso anche dal fallimento totale dell’incarico esplorativo dato a Fico, lui è arrivato ad una risoluzione:
Avverto, pertanto, il dovere di rivolgere un appello a tutte le forze politiche presenti in Parlamento perché conferiscano la fiducia a un Governo di alto profilo, che non debba identificarsi con alcuna formula politica.
Conto, quindi, di conferire al più presto un incarico per formare un Governo che faccia fronte con tempestività alle gravi emergenze non rinviabili che ho ricordato.
Dopo di che non lui, ma il suo portavoce Giovanni Grasso, ha detto che il Presidente aveva invitato per il giorno dopo il prof. Mario Draghi. Quel nome, come un macigno, è caduto nello stagno dei ranocchi, suscitando uno tsunami di proporzioni epiche. Mario Draghi ha accettato con riserva, seguendo la prassi consueta, e poi vedremo cosa accadrà. Perché bisognerà innanzi tutto vedere se il modello a cui Draghi si ispirerà sarà il Governo Monti, o quello Ciampi. Cioè un governo di soli tecnici, o un governo misto di tecnici e di politici, ma in questo caso non potrà scegliere certo le mezze calze che abbiamo visto ballare fino ad ora, sul tragico palcoscenico della politica italiana.
Perché, cari amici e compagni, se i teatri sono chiusi, i cinema sono chiusi, i circhi sono chiusi, le arene per i concerti sono chiuse, i nostri politici (o politicanti?) non ci fanno certo mancare gli spettacoli! E che spettacoli!!
Ovviamente non basta che Draghi abbia accettato, seppur con riserva: poi il nuovo governo deve essere approvato dal Parlamento e qui c’è da chiedersi: verrà votato da tutti, come si è raccomandato Mattarella, o ci sarà qualcuno che si metterà per traverso? Perché in questo caso si va alle urne, senza se e senza ma, dal momento che l’unica altra alternativa sarebbe solo quella di riprecipitare nel caos dei veti incrociati da cui si sta cercando di uscire. E perderemo la più grande occasione della nostra vita politica.
E chi può volere le elezioni, anche considerando il taglio del numero di parlamentari? Chi ha meno da perdere e più da guadagnare? La Meloni di Fratelli d’Italia, per esempio. Lei ovviamente vuole andare ad elezioni anticipate: se non prende questo momento in cui il suo partito è in crescita, poi non si sa cosa possa avvenire e quindi voterà contro Draghi. La Lega ha detto prudentemente“dipende”; Forza Italia probabilmente voterà a favore, almeno nelle sue fasce più moderate, di cui Mara Carfagna e Brunetta sono i massimi esponenti, e che lo hanno anche apertamente dichiarato e può darsi che lo faccia anche Berlusconi. E gli altri? Il PD sembra compatto su Draghi, ma con loro non si può mai dire: non ci siamo dimenticati dei 101 che votarono contro Prodi!
Anche Leu è d’accordo, ma Italia viva? Renzi dice adesso con aria compunta, come se non avesse fatto solo macerie fino ad ora “questo è il tempo dei costruttori” e scrive “è il tempo della sobrietà”! Ah! Esilarante. Ma lo sa cosa vuol dire? Adesso è sereno, sembra quasi normale: è riuscito a far fuori il suo nemico e quello era il suo obiettivo principale, anche a costo di farsi odiare ancora di più. Mi fa venire in mente quella storiella dell’arabo, a cui il genio della lampada aveva detto “Posso darti tutto quello che vuoi, ma sappi che il tuo nemico avrà il doppio di quanto chiedi”. L’arabo ci pensò a lungo e poi rispose “cavami un occhio.”
immagine tratta da Il fatto quotidiano
E infine ci sono i 5Stelle. Qui è il nodo più grosso, il dilemma maggiore, perché i 5Stelle sono il partito di maggioranza relativa e senza di loro non c’è alcuna possibilità di approvare il nuovo governo: ci sono quelli che ancora non hanno digerito la detronizzazione di Conte e si dicono leali al presidente del Consiglio e vorrebbero capire come e perchè sia stato d’un colpo messo da parte e di lui non si parli più, dopo che ha fatto bene e si è conquistato la fiducia e anche la simpatia del Paese e degli altri europei. E questi certamente voteranno contro un governo tecnico. E poi ci sono quelli che si sono arresi alla nuova realtà e hanno capito che la cosa va superata, anche penalizzando l’incolpevole Conte, o non se ne cava piede da questo impasse. Ma questo vorrebbe dire spaccare il Movimento e finire dimezzati alle elezioni.
Anche perché i cittadini sono stanchi di litigi e scontri e vogliono sicurezza e speranza e Draghi certamente saprebbe come utilizzare al meglio i soldi europei e gli stati europei non farebbero certo le pulci al nostro recovery plan, conoscendo e apprezzando le sue capacità. Inoltre in questo 2021 l’Italia dovrebbe ospitare il G20. Poi è necessario anche riorganizzare le vaccinazioni e fare un piano pandemico che nessuno ha mai fatto fino ad ora. Tante cose potrebbe fare per noi questo esperto, che certamente prenderebbe con sé persone dello stesso livello e capacità: finalmente potremmo avere un governo di cui essere fieri! Non siamo abituati, ci verranno le bolle…
Avere Draghi al governo mi ha personalmente riempito di sollievo e di gratitudine e francamente mi ha stupito e anche indignato la freddezza o addirittura il fastidio che hanno manifestato queste mediocri mezze calzette di politicanti da nulla, seccati di essere scavalcati da una figura così più importante di loro e privati dei loro giochini e dispettucci da deficienti. Il contrasto con una personalità capace e stimata mette in rilievo la loro pochezza, la loro conclamata incapacità, spesso la loro collusione e corruzione, che i cinici guadagni su mascherine e sistemi di protezione hanno purtroppo evidenziato. Gente che si è approfittata della malattia, del dolore e della disperazione di altri esseri umani: conoscete qualcosa più ignobile e schifosa di questa?
Del resto, come diceva Arthur Conan Doyle, l’autore dell’immortale Scherlock Holmes: “La mediocrità non conosce nulla di superiore a sé stessa, solo il talento riconosce immediatamente il genio”. Quindi costoro non hanno la minima possibilità di.capire quanto siano meno intelligenti, informati, capaci di un personaggio come Draghi.
D’ altra parte non è una novità che abbiamo collezionato una quantità indecente di politici d’accatto. Vi voglio lasciare con un brano di commento alla vita politica italiana. Ha qualche anno, ma è di grandissima attualità e purtroppo fa riflettere sul nostro futuro.
“La sfortuna d'Italia fu di essere amministrata da caterve di notevoli farabutti nel periodo di
sessanta e più anni, specialmente con una Camera eternamente popolata di inetti, di spostati, di vecchiardi, di gabbamondi avari, di spiantati, di avariati, di idioti, di falsari, di disonesti, di rapaci, di dissipatori, di malviventi. Le moltitudini non potevano rimanere vittime che delle coercizioni, delle farabuttate, delle insidie poliziesche. Con ministri volgari, abbietti, vili, ladri, capaci di nutrire se stessi con i fondi segreti, di vendere i voti parlamentari, di svaligiare le banche governative, di trafugare i libri statali[…], di scarcerare condannati a pagamento,[…], di compiere le più basse azioni delle più svergognate figure del mondo criminale. I sudditi non potevano che rimanere sudditi, gente per i loro piedi, per le loro collere, per le loro vendette. Voltiamoci indietro.È un'intera galleria di voltafaccia, di degenerati, di scrocconi, di panamisti, di uomini dozzinali, di carogne antisociali. ….” Paolo Valera, Giovanni Giolitti, Milano 1920.
Già…1920! Viene male solo a pensarci: è sempre stato così, anche prima che il nostro paese diventasse una repubblica: dunque “la lordìa è dentro di noi” come direbbe il Montalbano di Camilleri. E questo non è certo confortante..
Fra poco vedremo i nomi che Draghi farà nel nuovo governo e solo allora capiremo che ne sarà di noi e del nostro povero paese.
Buona fortuna a tutti noi.
Barbara Fois