È inutile augurarsi pace e serenità e le migliori cose "a te e famiglia" se non siamo consapevoli del mondo egoisticamente mostruoso e diseguale che abbiamo creato.
Sì, anche noi, che ci trinceriamo nella nostra agiatezza e nella "comfort zone" della supposta civilizzazione occidentale , delegando il potere a una classe politica ottusa e auroreferenziale, rifiutandoci pigramente di alzare la voce contro le guerre, i genocidi e le disuguaglianze del mondo, siamo correi di quest'orrore.
Anche partecipando, da gregge non pensante, a questa giostra consumistica delle "Feste", foriera di ulteriori sprechi e di stordimento generale.
Solo se, tenendo in una mano una fetta di pandoro (griffato o meno non importa) e nell'altra una flute di prosecco millesimato, sapremo prendere coscienza delle nostre responsabilità, riuscendo a vergognarci almeno un po', potremo augurarci l'un l'altro di rinascere davvero.
Buon Natale.