2023

di Corrado Fois - liberacittadinanza.it - 02/01/2023
Essere intelligenti ti permette di fare l’imbecille quando vuoi, il contrario non è possibile- Woody Allen

Il bilancio dei trascorsi 12 mesi - ma anche 24/ma anche 36 assunto che il tratto costante della storia è perpetrare all’infinito le stesse prassi - è tutto sommato semplice: l’imbecillità dei governanti mondiali è riuscita a produrre un mezzo disastro. Sono certo che se si applica con la consueta costanza saprà completare l’opera.

Da un paio di giorni siamo nel 2023.

Ho passato un anno a commentare, come i vecchietti del palco Muppet, le cose che vedevo accadere. Qui ed altrove. Mi considero fortunato. Ho avuto il tempo ed il modo per lamentarmi – senza peraltro fare nulla di concreto – e svuotare così la sentina del malumore.

Per questo sono grato alla democrazia, perché consente al Cittadino la possibilità di sparare le proprie cazzate in pubblico. Peraltro mi sembra anche l’unico vantaggio che offre questa forma di governo, tanto citata quanto poco praticata. Tanto comunque tra un pò la saluteremo..

E’ morto un Papa, ma contraddicendo il famoso detto non si deve farne un altro. C’è già. Vedo sui giornali ed in tibbù un grande dibattito su chi fosse o non fosse il Papa Emerito. Non partecipo in alcun modo. Non parlo delle cose che di certo non so e neppure orecchio.

C’è stata la prolusione di Mattarella. L’ottava. Ancora due e mi supera il Beethoven. Ha detto che abbiamo un premier donna. Affascinante. Conferma la sua fama di attento osservatore della Repubblica. Poi ha detto che i giovani sono il futuro. E qui mi sono un filino preoccupato, temevo aggiungesse anche .. non ci sono più le mezze stagioni.. ma l’ha evitato.

Abbiamo la manovra la cui natura e misura conferma i nostri sospetti. Quali? Che il governo sia una fotocopiatrice? No, no. Questo era una certezza. Conferma che l’opposizione – se esiste - è una raccolta di gianduiotti.

Per il 2023 non vedo – comunque e dovunque - motivi per deprimersi. Più che altro perché dovremmo essere mitridatizzati. Facciamo ognuno sempre le stesse cose, sentiamo e vediamo intorno sempre le stesse cose. Naturalmente non colgo, per l’insistenza della medesima ragione, alcun motivo pubblico che giustifichi il buon umore. Abbiamo la fondata motivazione per immaginare questo 2023 speculare ai precedenti? Direi di si.

I ricchi si arricchiscono, i poveri si incarogniscono, le proteste si infittiscono e in Occidente non diventano mai null’altro che agitazioni di piazza effimere come i colibrì. Le guerre proseguono, i governanti si indignano, le armi si vendono. I social sono sempre più riunioni di condominio piene di frustrati e manipolate quando serve. I migranti naufragano, come succede da 30 anni, tra chiacchiere sterili. Gli operai muoiono sui luoghi di lavoro, qualcuno fa finta di interessarsi per qualche ora, poi si torna nel silenzio. I corrotti corrompono, le leggi si contraddicono.

L’inizio d’anno riporta alla ribalta il covid. L’unico virus che circola nel mondo e nell’attenzione pubblica in funzione della politica. La salute dei Cittadini conta una cippa, perché ogni cifra più o meno attendibile serve solo a dire, io ho fatto bene tu fai male. I virologi, messi da parte con l’emergere dei guerrologi, tornano in scena. E subito, con gli occhi sgranati per la gioia di ritrovarsi in quella tibbù divenuta certificato di esistenza in vita , afferrano i microfoni sparando decine di differenti interpretazioni. Siccome non si può più snocciolare cifre correnti, dipingono possibilità future. Abbiamo dunque una nuova variante: il virologo chiromante. Vabbè.

Ho visto tempo addietro su BBC mi pare, ma forse era CNN..uguale.. un medico che ha fatto la seguente considerazione: un rischio significativo in una qualsiasi epidemia è determinato dalla relazione tra contagiati e deceduti. Poi ha citato un dato scegliendo un paese tra i più densi di popolazione, l’India. Una tabella del novembre 2022 mostra che da inizio pandemia ad oggi si sono contati 44 milioni e 600mila contagiati contro 528mila morti. Anche in India – che ha un servizio sanitario più scamazzato del nostro – la proporzione oscilla intorno all’ 1,5 ed il 2 su cento. Non è considerato un indicatore di rischio da virus grave. Alla domanda sul perché – dovendo arginare un virus non killer - si siano adottate misure così dure da stressare la struttura sociale, il dottore ha risposto: Inadeguatezza dei servizi sanitari. La gestione del servizio pubblico ha subito tagli continui, non si era in grado di gestire un alto numero di malati. E più complessivamente la politica ha utilizzato un tema sanitario per fini di parte manipolando la pubblica opinione .. basti vedere come si è usato il covid nella politica anti immigrazione. Non mi pare necessario commentare.

Annoto un dato. Nel punto massimo della crisi covid ( punto critico durato solo poche settimane, nel 2021 ) nel mondo si sono contati giornalmente circa 9000 decessi, mentre ogni giorno, da sempre, si contano circa 30.00 morti per fame. Se si guarda la dinamica della curva di intensità si può notare che quella del virus è salita in fretta per poi decrescere, quella della fame - che si aggirava sempre intorno alla cifra detta - tende ora ad ampliare in funzione delle guerre, della diseguaglianza, dello sfruttamento, e delle restrizioni da covid stesso.

Lo sappiamo, la fame non è business politico e non ha vaccini. La big pharma non ci si può speculare sopra. Nessuna setta degli Allucinati di Santo Folgarotto vuol farci una crociata anti . Nessuna parte politica si spende in proposito. L’unico vaccino per la fame sarebbe prendere a calci nel culo i ricchi capitalisti come Gates o Bezos e portargli via gran parte dei soldi. Ma chi lo fa? Appena arrivi in loro prossimità gli allegri farabuttelli aprono il portafoglio. Comprano leggi e lobby pagano politici e presidenti del loro, od altrui, paese così come recentemente anche qualche ong.

Oltre il vecchio covid un altro elemento traghetta nell’anno nuovo. Naturalmente la guerra. Stavolta non intendo parlare dell’Ucraina. Parlo dello Yemen, uno dei tanti posti al Mondo di cui a nessuno frega niente.

L’effetto della guerra è stato devastante per i civili, tanto da essere definita «la più grande crisi umanitaria del XXI secolo». L’ultimo rapporto dell’Onu, pubblicato lo scorso novembre, parla di 377mila vittime, al 60 per cento per gli effetti indiretti del conflitto, come la scarsità di acqua e cibo, mentre sono circa 150mila gli yemeniti che hanno perso la vita negli scontri armati i bombardamenti aerei. Secondo l’Undp, l’Agenzia per lo sviluppo dell’Onu, ogni 9 minuti è morto un bambino di meno di 5 anni.

Cito l’articolo approfondito più fresco che ho trovato su Internet in italiano. Porta la data Marzo 2022, ed era stampato da Avvenire. Per il resto – a parte la sopravvissuta informazione anti imperialista - sullo Yemen si leggono quattro frasette in croce, più che altro per obbligo e poi si posa il tema per tornare a contare ogni singola bomba in Ucraina. In tutti i telegiornali, a tutte le ore del giorno.

Chissà se il Cittadino si offre una domanda semplice: ..dato che ci sono altre decine di guerre anche ben più sanguinose ( le guerre congolesi per il coltan hanno fatto milioni di morti ) perché diamine si parla solo di Ucraina? A me vengono in mente solo tre ragioni: 1- gli ucraini sono bianchi. 2- gli ucraini sono cristiani europei. 3- gli aggressori sono i russi e così facciamo contenti gli americani, che hanno lo zampino nelle altre guerre. Vedo solo queste risposte perché alla buona fede dell’informazione credo come al fatto che il 2023 sia un anno davvero nuovo.

No dai, sono troppo pessimista. Una grande novità l’avremo nel 2023 .. il congresso PD. Evvai!

Questa composita combriccola di intellettuali, guidata dalla sapienti mani del sagace e combattivo Letta ha organizzato uno schema piramidale di studio ed elaborazione che salverà la sinistra, cioè quella parte di cui loro sostengono di far parte. In parte.

Alla base della piramide del pensiero pidino sono poste decine di comitati e tutti uniti sostengono un comitatone di sintesi. Così in questi mesi– mentre il governo ricompattava la sua larga, ma sbilenca maggioranza e magari si poteva incalzarlo- i piddini hanno dibattuto i temi a loro più cari: chi siamo, da donde veniamo, dove andiamo. Sembrano la brutta Regina di Biancaneve che si guarda allo specchio..sono io la più bella del reame? Ingiustificata autoreferenzialità

I gruppi di volontari riuniti nelle stanze del sapere in posa, come il pensatore di Rodin, pre abbiano riflettuto e poi consegnato elaborati al comitatone formato da non so più quanti saggi. Dunque costoro produrranno ( hanno prodotto, non so ) entro Marzo, tempo del Congresso, ciò che annunciano come vera rivoluzione. Gran lavoro. Bravi.

E’ lo stile di Letta. Riflettere come Winnie the Pooh ..mumble mumble.. mentre gli avversari indisturbati fanno i guai loro. Auguratevi di non trovarvi accanto nel momento del bisogno, chessò mentre i rapinatori vi stanno svuotando le tasche, Enrico il Sereno.

Comunque sia, pare che nel 2023 avremo un nuovo PD. Dritto sulle gambe, sicurò di sé come John Wayne, consapevole come Osho e con una nuova dirigenza. Oooh alla buon’ora!!

Tuttavia .. tuttavia ..c’è un piccolo dettaglio.

Proprio grazie alla leadership del Letta, il PD si avvia a contare - nel panorama politico italiota e tra i suoi stessi iscritti calati del 70% – più o meno come una scorreggia in una Jacuzzi. Se ne hanno minima contezza, i saggi del piddi pensano ancora che a qualcuno dell’elettorato di riferimento freghi qualcosa di come organizzeranno un partito che burocrati, arrampicatori sociali ed ex democristiani hanno portato allo sfascio ed all’inutilità? Se lo pensano davvero sorge un’altra domanda .. ma cosa si fumano in quelle riunioni, il pakistano nero? Hm! Troppo inclusivo. Sarà erba di Capalbio.

Per quanto mi concerne. Nel 2023 non so quanta voglia avrò ancora di commentare e ragionare su quel che accade. Così come mi accorgo che le cose intorno sono sempre le stesse vedo bene quanto io dica in fondo sempre la stessa cosa. E sempre un po' peggio.

Chissà, forse è venuto il tempo di un pò di silenzio od almeno di minor rumore. L’inutilità si affronta e si disarma cercando di scoprire nuove realtà. Tocca di nuovo studiare. E dato che ho fatto razzia di biochetase, forse riesco a superare il disgusto anche tacendo.

Bonne année citoyens. Nous n'avons plus rien sur quoi compter.

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