2025, vecchie note su un nuovo taccuino

di Corrado Fois - liberacittadinanza.it - 13/01/2025
I fatti sono ostinati; e qualunque cosa siano i nostri desideri, le nostre inclinazioni, o i dettami della nostra passione, esse non possono alterare lo stato dei fatti e l’evidenza- John Adams

Un altro mito dei sinceri democratici, liblab, intellettuali di centrosinistra si è sgretolato.

Mark Zuckemberg con la sua faccetta da ariano e passato armi e bagagli sul fronte trumpiano. Abiura la cosiddetta cultura woke - ennesima incomprensibile cazzata prodotta dai liberal americani- ed abbandona il fact checking, cioè il controllo delle notizie postate sui suoi social. Cioè pressoché tutti.  In altre parole chiunque può spacciare per vera una qualsivoglia stronzata. Del resto lo faceva da sempre  twitter o X o come si chiama quella cloaca, ed allo stesso modo si fa abitualmente nelle tibbu di potere. Cioè pressoché tutte.

 A disgustarmi non è che si spaccino bugie per verità  - questo lo fanno tutti i mezzi dj informazione -  il punto è che questo amorale losco editore lo dichiari sfacciatamente per guadagnare punti nella nuova era reazionaria che abitiamo. E poi si parlava di futuri distopici.

Zuckemberg non è solo quello sfacciato spacciatore di minchiate galattiche che conoscevo. E’ anche un patetico leccaculo come o più di Musk, altro ex eroe dei sinceri democratici osannato a suo tempo per il sostegno a Obama e Biden e per il figlio/a trasgender ed i figli in provetta. Ridicolo. Assolutamente ridicolo.

 Di certo quello che contraddistingue tutti i finti "di sinistra" interclassisti prodiani e liberal, è la totale incapacità di giudizio sociale. Del resto chi è senza prospettiva di classe e senza visione anticapitalista leggerà i vari nuovi eroi solo attraverso il filtro del più mesto progressismo scegliendo quei referenti - meglio se ricchi e famosi - che mollano facili dichiarazioni politicamente corrette. Salvo poi vederli cambiare bandiera per salvare le terga alle loro aziende farlocche come già fece Berlusconi. Giorni fa un amico mi diceva – in un discussion site- che critico solo a sinistra. Osservavo ed osservo che ormai questa definizione è un ibrido che copre un’area evanescente. L’inquinamento politico del terzo millennio, con la disintegrazione della reale sinistra di classe crea confusione. E’ tempo di veri distinguo, tempo di combattere mischiamenti , perché il vero pericolo non sono solo gli sfacciati reazionari, ma anche i sedicenti progressisti democratici.  Coloro che confondono finte marginali libertà piccolo borghesi con la democrazia reale ed equa e che preferiscono dibattiti legali allo scontro sulla vera giustizia. Ricordo che quest'anno abbiamo il record delle morti sul lavoro. Una strage orribile che stilla lacrimuccia negli occhi dei bravi&belli per essere poi facilmente rimossa dallo scontro partitico. Perché nessuno di lor signori ha le mani pulite.

 Almeno per pudore, se ne resta, si evitino affermazioni come ..colpa di questo governo. E’ colpa del capitalismo, delle logiche dell’efficienza scriteriata e del profitto assoluto . È dunque colpa di Prodi Berlusconi Renzi Letta Draghi e Meloni. E cito solo il 3 millennio. In questo come in altri campi i reazionari al governo non sono peggio dei liberali precedenti. Certo rispetto ai frequentatori di salotti "giusti" del PD questi in carica sono più cozzaloni, scrausi e sgarrupati. Ridicoli come il fu Sangiuliano, indecenti e rumorosi come Salvini, buffi come Lollobrigida. Su alcuni diritti personali costoro sono più reazionari dei predecessori, che a chiacchiere parevano meglio, salvo poi non fare un cazzo o annacquare ogni tema divisivo. Ma non chiamiamo questi cozzaloni fascisti, perché non lo meritano. 

C'era più parvenza di socialismo in Mussolini di quanto questo governo di mezzeseghe e quelli precedenti abbiamo mai nemmeno intravisto.

Non basta darsi da soli gli attestati. Sono i fatti che contano e questi - leggendo solo gli ultimi 30anni- sono visibili nello sfascio ambientale, morale e sociale in cui progressisti e reazionari insieme od uno dopo l’altro, hanno precipitato il Paese. Nel mio piccolo e soggettivo io non critico la sinistra, ma affronto quella roba che, come una sorta di stucchevole melassa, e stata spalmata su un’area storicamente identitaria, fino ad ingoiarla. Il blob veltroniano, come lo definivamo anni fa.

 Sono felice per la Sala, uscire da un carcere iraniano deve essere di sicuro la fine di un incubo. E va dato atto alla sora Giorgia e Tajani di averla tirata fuori con abilità. Così come si diede atto a Craxi per l’atto di forza di Sigonella, contro la tracotanza yankee. Od alle politiche di sostegno alla Palestina espresse con chiarezza fino alla fine della prima Repubblica, forse per queste seppellita. Ma un fatto in sé – per quanto significativo -non cambia il giudizio politico e sociale su l’agire di un governo. La prospettiva dei prossimi anni traccia questo presente e lo prolunga per tutta la legislatura e forse a seguire. Il ritorno di Trump alla guida della prima potenza capitalista del mondo è uno dei segni più significativi di questo tempo in cui il capitalismo industriale torna protagonista dopo anni di sbornie e disastri generati dal capitalismo finanziario.

Personalmente non considero costui peggio di Clinton od Obama o Biden, lo vedo coerente al quadro iperliberista ed iniquo di ogni amministrazione americana. Probabilmente Trump, col suo amico Putin, porterà la fine del conflitto in Ucraina, dove due governi reazionari ed ipernazionalisti si sono precipitati. Di questa orrenda carneficina, celebrata da mille retoriche, resteranno centinaia di migliaia di morti nel Popolo, mille belle chiacchiere europee sull’integrità territoriale, e tonnellate di armi in mano alle milizie nazionaliste di una e dell’altra parte. Il solito orribile inutile schifo.

Questa pace la pagheranno i palestinesi. In cambio al Dombass Trump vorrà mano libera per il suo amico Netanhyau, ed al solito l’Europa farà la parte del voyeur.

Il 2025 si apre così, col vecchio vestito a nuovo, con la solita inutilità delle chiacchiere piccolo borghesi di un’opposizione europea ormai alla frutta. Con una Germania che si prepara ad un governo monocolore CDU che godrà del sostegno di AFD la cui segretaria ha definito Hitler un comunista. A dimostrare quanto questi reazionari del terzo millennio siano più filocapitalisti persino dai nazi. Cose da pazzi.

Praticamente avremo nel 2025 in quella Germania un tempo culla di innovazioni, la riedizione del governo Tambroni che imbrattò l’Italia del 1960.

 Sfortunatamente non c’è più una sinistra di classe pronta a duri moti di piazza tanto feroci da impaurire la confindustria che lesta lesta mollò il sostegno a quel governo facendolo cadere. Oggi non c’è più niente salvo qualche dozzina di vecchi militanti che si sgolano inutilmente, ricordando, se gli riesce ancora, un tempo sepolto.

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