La trattativa Stato-Mafia non è una colpa. L’ha detto e sancito la magistratura.
Abbiamo infine dalla Cassazione di Palermo un giudizio compiuto , un fatto chiaro, un evento acclarato. Dunque la trattativa non era una bubbola, una fantasia di qualcuno, ce lo dice proprio la Corte con la sua sentenza , ed aggiunge ..semplicemente non era un reato.
Che trattare con il male sia giusto o no è questione che attiene alla visione etica dello Stato stesso … del rischio intrinseco in ogni questione morale ragioniamo tra un attimo; che invece la trattativa sia un dato gestionale praticato da sempre, e beh..questo si è un dato certo. Proprio di questo vorrei ragionare subito.
Per capire il punto fattuale che sta dentro la scelta di architettare una trattativa con il male consideriamo un paio di eventi precisi . Servono come base esemplificativa.
Francia, Parigi, 2015, il Bataclan. Un gruppo di terroristi armati spara all’impazzata su dei ragazzi, loro coetanei . Una mattanza simile a quella attuata da un gruppo neonazista in Svezia nel 2011. La Francia è sgomenta. La gente per strada rumoreggia, la pubblica opinione è in rivolta, la destra francese attacca fisicamente i quartieri arabi. Donne uomini bambini vengono percossi duramente. Si teme una Vandea anti musulmana . Bisogna assicurare subito alla giustizia i killers. Ma dove trovare dei ragazzotti qualunque .? La Francia ha quasi 6 milioni di nordafricani in casa.
E’ qui che entrano in campo i contatti. Come osservava , a suo tempo, la stampa alternativa francese, alcuni settori della sicurezza nazionale, specie la narcotici, hanno frequenti contatti con la mafia algerina.
Si dice sia inevitabile, per chi guarda i confini, fumare una sigaretta ogni tanto con le sentinelle del nemico. Succede anche a Guantanamo. Di certo bisogna avere contatti per trovare le strade del male.
Qualcuno di molto credibile fa arrivare ai capi clan il messaggio giusto, diretto e semplice .. tirate fuori i colpevoli, subito o non avrete un attimo di pace nei quartieri .. Addio ai traffici, al flusso di denaro, al potere della mafia nordafricana fino a ieri padrona assoluta del crimine ed ora assediata dalle ndrine calabresi e dai clan nigeriani.
Nessuno ha le prove della trattativa, ma la stampa ne accenna più volte nelle settimane seguenti il terribile attentato. Il dato di fatto, il risultato è che trovano Abedslam ..vivo!.. in un tempo breve, in un tempo rassicurante. Ed ora , in questi giorni e dopo 5 anni di carcere ( non siamo i soli ad avere tempi lunghi … nespà?? ) il killer è sotto processo.
Senza quella via sotterranea chi mai avrebbe trovato questo anonimo ragazzotto in un mare di facce simili. E gli esiti interni quali sarebbero stati? La Francia era ad un passo da una guerra razziale , ed ancora ne paga le conseguenze politiche e sociali con un peso notevole della destra autoritaria. A fare la scelta di trattare, come facilmente avvenne, fu un governo socialista. Fu Hollande.
Sigonella, Italia, 1985. La politica di attenta relazione con il mondo arabo sviluppata da Giulio Andreotti, da sempre uomo forte dei servizi di sicurezza della Nato, ha creato uno spazio negoziale per l’Italia. Una relazione ormai abbastanza lunga fatta di attente bilanciate concessioni reciproche, gestita dalla nostra diplomazia, forse la migliore del mondo, tant’è che sopravvive benissimo ai peggiori ministri degli Esteri.
Nell’Ottobre di quell’anno Andreotti interviene, in prima persona, nel drammatico sequestro della motonave Achille Lauro , nave italiana e dunque per la legge del mare territorio nazionale, sequestrata da un gruppo legato ad una fazione palestinese collegata alla Siria ( FPLP ) . Grazie alle vie aperte negli anni precedenti, specie dopo la nostra efficace missione in Libano, la trattativa funziona, la strage si evita. Muore un cittadino americano sulla nave. Nella convulsa fase negoziale Andreotti promette di salvare i dirottatori. In un qualche modo ce li troviamo a casa. Atterrano con un aereo militare a Sigonella.
Gli Americani, saputo dai loro agenti di questo atterraggio , invadono il territorio italiano, atterrano in segreto a Sigonella, circondano l’aereo. Craxi decide in un attimo cosa fare, rispetto alla violazione territoriale e nel quadro degli accordi con i Palestinesi presi da Andreotti … manda i nuclei speciali dei carabinieri ad accerchiare la delta force USA . Nell’aeroporto si svolge un drammatico confronto a mitra spianati. Poi gli Americani mollano. Ma non dimenticano come ci insegnano i destini dei due protagonisti italiani.. Nel dicembre dello stesso anno un nucleo di terroristi estremi delle fazioni marginali dell’OLP attacca Fiumicino .. 20 morti. Fu una ritorsione come a dimostrare che trattare coi terroristi non protegge? Fu il gruppo di Abu Nidal ..tagliato fuori dalle relazioni con Roma.. che voleva dimostrare che non si può trattare solo con OLP? Non lo sapremo mai. Una strana coincidenza, comunque.
Non citerò gli infiniti casi in cui l’Unione Sovietica e gli Stati Uniti , reciprocamente il male assoluto, hanno negoziato sotto traccia. Casi misteriosi mai chiariti .. la strage di Bologna, l’omicidio di Olaf Palme premier svedese, l’attentato al Papa che si snodano nei primi anni ’80 sono probabilmente natura stessa di quel confronto.
Da sempre si cerca di capire come gestire l’immateriale confine con il male. Da sempre si è tentato di misurare comprendere e infiltrare.
E’ la guerra a bassa intensità che porta a questo strano spazio di assenza morale. Ma del resto anche la guerra vera produce le sue trattative più o meno occultabili. Hitler spedì il suo braccio destro Hess a trattare con gli inglesi nel 1941 ..ma Churchill non abboccò . Od aveva un’etica dello Stato ed una visione del futuro molto chiara o le offerte erano modeste. In ogni caso prese Hess e lo cacciò in carcere ..Rinchiuso Hess non parlò mai, lo presero per pazzo e morì in carcere a 90anni suonati. Non sapemmo allora, e dunque non sapremo più, che cosa offrisse Hitler, quale fosse il nocciolo della trattativa fra nazisti tedeschi e imperialisti britannici .. non esattamente due innocenti. Ma sappiamo che ci fu.
Possiamo storcere il naso, possiamo avere disgusti morali. Possiamo farlo senz’altro e con ragione, ma se l’Italia , in questi decenni, non avesse trattato e se non trattasse ancora con tutti i più strambi movimenti terroristici avremmo, in questo nostro Paese di confine, una lista di vittime che manco il terremoto di Messina.Sia fatta lode a chi ci tutela, perché adilà di ogni preclusione ideologica ( e ne ho tante ) hanno fatto un grande lavoro.
Un altro esempio d trattativa .. Durante i 13 giorni drammatici che videro il mondo ad un passo dalla guerra mondiale ( la crisi di Cuba, 1962 .. Kennedy /Krushev ) negoziarono tutti . Diplomatici, agenti segreti, persino giornalisti e industriali. Fu un tessere continuo tele a doppio ricamo, per trovare il punto di caduta od il punto di equilibrio. Ma fu l’identificazione del preciso punto negoziale che risolse la trattativa ed evitò un possibile olocausto. Quale fu la contropartita? La sterilizzazione del processo di armamento della Turchia, dal dopoguerra parte della Nato e spina del fianco dell’URSS . Krushev dunque sfilò i missili a Castro ed in cambio Kennedy mollò il colpo con Ankara
Se a quel punto .. come se in tutti frangenti citati.. avesse prevalso l’afflato morale contro il relativismo, se avesse vinto l’etica pura contro la pratica .. se non si fosse trovato il punto di baratto , avremmo di sicuro contato i morti.
Negoziare si deve perché trattare è una necessità . Non c’è una terza via ..o mettiamo in piedi uno Stato Etico, un Leviatano armato ed intransigente come in Iran, e limitiamo la libertà di ognuno per la sicurezza di Tutti .. o si tratta nelle zone d’ombra con ogni immaginabile male per evitare il peggio.
Il punto dunque non è se l’essenza negoziale è sbagliata o sia essa un reato. Questa è accademia delle belle arti a mio avviso. Il punto vero , il faro da accendere, è sulla posta in gioco e sul prezzo da pagare. Perché un prezzo c’è sempre … Infatti nel negoziato, essenza pratica della volontà di trattare, tutti devono guadagnare qualcosa. Se non è così .. se non c’è un reciproco vantaggio .. non si negozia. Si confligge
A mio avviso e da semplice Cittadino il punto è in questo . E come sempre mi domando, un po’ sospettoso.. perché mai si è spostato il punto focale ?
Che caspita vogliono significare anni di dibattiti che hanno ingaggiato giuristi, politici, filosofi, su un tema se lo Stato possa o non trattare con la mafia. Sappiamo tutti che lo ha fatto con le BR , che lo ha fatto con i terroristi internazionali .. così come abitualmente fa ogni Stato in ogni parte del Mondo.
Il punto che si doveva esplorare, che doveva essere l’esatta e centrale natura dell’indagine di un Paese laico e relativista stava nella semplice domanda.. che vantaggio ne ha avuto la collettività dei Cittadini e che cosa ha avuto la mafia in cambio.?
Sono propenso a credere che sempre, quando si agita la morale e si fanno cortine fumogene con dibattiti di parte tanto alti ed elevati quanto astratti , inevitabilmente si sposta la natura dell’analisi dai fatti concreti ( e le conseguenze che ne derivano ) ai massimi sistemi .. Ed è proprio in quei frangenti apparentemente etici che bisogna tenere gli occhi aperti. Basta guardare in faccia chi parla di morale e di garantismo per avere i brividi.
Nel merito della sentenza, per quel che ne sappiamo, condivido un paio di osservazioni . La cassazione dice : il fatto , compiuto da parti dello Stato, non costituisce reato ..
Quale fatto ? Che i servizi di sicurezza abbiano trattato con il male. Ma è una risposta ovvia .. che poteva fare la Corte , poteva forse realizzare un precedente giuridico che dice non si tratta coi criminali ?.. ed in un sequestro di persona … in ostaggi presi in mano da una banda dell’Isis che facciamo .. diciamo ..sparategli pure lo Stato non tratta!!. Ma siamo matti? Oppure ci aspettavamo che la Cassazione dicesse : per legge puoi trattare con l’Isis ma non con la mafia? Suvvia, due secondi dopo l’inizio di un qualsiasi processo per cosche don Ciccio LaQuaglia direbbe.. minchia vostcho onore musurmanu sugnu .
Ma in che diamine di pasticcio etico/politico si è finiti?
Dice la Cassazione a proposito del Dell’Utri .. non ha commesso il fatto ..
E quale, di essere un tramite della trattativa? Se la trattativa non costituisce reato che fattaccio può aver commesso don Marcelluzzo? Ed ecco riverginato il fondatore di Forza Italia, divenuto all’improvviso vittima innocente di comprovata mala giustizia. Voilà.
Proviamo invece ad immaginare di aver posto la domanda in modo diverso e vediamo cosa poteva accadere.
L’indagine pone un diverso punto focale .. assunto che lo Stato tratta con il male per ovvie ragioni …. quale prezzo è stato pagato? E su tale concreto e circoscritto quesito si affonda il bisturi, analizzando ogni singolo fatto, ogni varia e potenziale conseguenza .
Perché il reato potrebbe essere ad esempio aver cancellato le colpe di qualcuno nel passato – questo si illegale- o favorire qualcuno pro futuro sorvolando sui voti di scambio.
Cosa si è dato? Cosa si è ricevuto? Erano temi ventilati nell’indagine iniziale .. ma alla fine, non si sa come e perché il tema è diventato ..può lo Stato trattare con il male? La risposta, come vista dappertutto fin qui, è ovvia.
La Cassazione non si può esporre sull’esito ed il costo del negoziato, non era punto in questione legale dominante. La Corte dunque risponde al punto specifico in oggetto.
Dunque è il punto in oggetto .. ed il come si è arrivati a questa circoscritta questione..a dover essere valutato, non certo la risposta della Corte.
Guardando fuori dalla finestra, la distesa di case che circonda ogni palazzo mi domando come sempre, ma abbiamo tutti chiaro quante rape ci hanno fatto ingoiare spacciandole per aragoste? Domanda infinitamente inutile.
Dietro lo specchio oscuro, quello in cui pensiamo di vederci , vivono altre facce, si muovono altre mani. Niente di esoterico, niente da film horror.. è solo la verità che sfugge mescolata da esperti professionisti. Così tra le righe di face book, nelle intersezioni dei social, negli angoli di ogni mercato ci imbrogliamo da soli, intronandoci di retorica.
Piccola precisazione finale.
All’inizio del pezzullo ho detto a proposito di Craxi e Andreotti ..gli americani non dimenticano, come ci insegnano i destini dei due protagonisti italiani .. suona vagamente ambiguo? Preciso : per me i due erano carichi di colpe. Ne cito alcune , cinismo politico, sospensione del funzionamento democratico, collusione con forze economiche, disprezzo dei diritti di classe .. responsabili entrambe, perché ai vertici delle Istituzioni, della corruzione infiltrata nelle istituzioni stesse. Ma non sono cresciuto nel club di Topolino e non credo che uomini di questa influenza possano essere silenziati ed emarginati senza il concorso esterno di poteri più significativi dei loro.
E’ uno dei miei limiti, sono del ‘900.e sono rimasto manicheo e settario. Non mi commuovo mai per il destino dei potenti , ma non credo altresì alle favole sulla giustizia giusta .. forse perché quando guardo all’espressione politica e gestionale del capitalismo mi suona una vecchia frase popolare .. il più pulito c’ha la rogna. Mi ci sono grattato anche io.
Mentre scorrono i titoli di coda…
La Germania, come dicevamo altrove, esce confusa dal voto .. dove si andrà? Rinnovo la mia piccola scommessa, verso un governo più tecnico che politico ( accezioni entrambe astratte ) se avverrà così questo spiega ed integra molte cose italiane in un quadro europeo. Mi sbaglierò di certo , ma insomma due euro come posta li metto sul tavolo.
Intanto nelle piccole cose della Povera Patria … Matteo l’altro, quello che non conta un cazzo, c’ha di nuovo la magistratura alle costole e si lamenta. Matteo il paffuto c’ha l’amico del cuore che gli curava tutti i social ( pensa che livello culturale! Vabbè ) , beccato a farsi di brutto come un chitarrista heavy metal , e si lamenta. Enrico il sereno che da buon democristiano ogni due secondi da un colpo al cerchio ed uno alla botte , si lamenta .. di varie cose non tutte degne di nota. Landini dice che il salario minimo toglie potere alla contrattazione ed in accordo con la ConfIndustria si lamenta. Chi non si lamenta è la gente, troppo occupata a cercare di sopravvivere a tutti loro.
Ultima nota di colore sociale è di stamattina.. bevendo un caffè inciampo in una pattuglia di no vax che in un bar discutono animatamente.. Riporto fedelmente una frase : ma lo sai cosa ha detto Fra Cappio da Velletri ( ndA: in realtà spara il nome di di un qualche scienziato da tastiere che non ricordo) .. Ci infilano coi vaccini qualcosa per controllarci chessò un micro chip una droga qualcosa così !.. Uellà penso tra me ..le cose vanno meno peggio di come immaginavo. C’è ancora qualche ricchissimo magnate che crede nella democrazia ed investe qualcosa per controllarci.. e io che pensavo bastassero televisioni, social, un parlamento eletto a capocchia ed un po’ di spie per gestirci … che ingenuo.