Metti insieme, intorno ad un tavolo, cinque paesi che insieme rappresentano il 40% della popolazione mondiale ed un buon terzo della ricchezza circolante. Metti pure che essi siano fortemente identitari e con storie, percorsi e sentimenti diversi, ma metti pure, per capire perché si parlano da tempo – almeno una dozzina d’anni - costruendo una nuova alleanza a geometria variabile, che essi hanno un avversario comune. Ed aggiungi che quest’ultimo è diventato cretino dunque, per dirla con Cilindro Montanelli, un alleato tanto involontario quanto prezioso.
Metti tutte queste cose insieme ed otterrai il brics e la sua straordinaria importanza. Su questo accordo internazionale, oggi alla cronaca per via dell’incontro annuale in corso in Sud Africa, si innesta il pezzullo. Il mio punto di vista da libero cittadino, ovviamente, ma metto qui e là fonti di riferimento sicuramente più qualificate.
Cos’è e perché
Al principio fu un quartetto. Brasile Russia India e Cina di fronte al processo di globalizzazione economica, che intesero – credo lucidamente – come un’opportunità ma anche una minaccia, decisero di parlarsi. La ragione è nei fatti di quel decennio che ha aperto il terzo millennio.
L’espansionismo finanziario americano aveva appena dispiegato la sua minaccia attaccando l’area euro con manovre speculative continue, spregiudicate e crudeli. Un gioco intimidatorio teso a soggiogare l’Europa in cerca di indipendenza. I grandi fondi americani, ma credo anche il governo neanche troppo nascostamente, colpirono i punti deboli dell’euro attaccando la parte fragile del sistema, quei paesi afflitti da debiti pubblici pesanti ed a bassa crescita dunque l’Italia la Spagna e la Grecia. Quest’ultima fu massacrata, a mò di esempio per tutti, grazie al Fondo Monetario Internazionale allora in mano alla personcina più petulante e sgradevole che si sia mai vista in un luogo di potere dai tempi di Ceausecu, la Christine Lagarde. Un’incompetente.
I Bric si intesero su tre punti chiave: 1) determinare un nuovo centro di attrazione per i paesi non allineati ed in via di sviluppo od in crisi; 2) favorire l’interscambio commerciale e la cooperazione nella ricerca tecnologica; 3) costruire un fondo finanziario comune per combattere l’espansionismo americano. Tutti e tre gli obiettivi sono oggi centrati. E lo si deve non tanto al metodo scelto per costruire la nuova alleanza quanto alla mediocrità delle varie amministrazioni USA , misto di arroganza ed ignoranza, ed alla debolezza europea. Una valutazione non mia, ma che sposo, essendo elaborazione di considerazioni svolte in primis da Jim O’Neil ( Goldman Sacks ) che coniò il facile acronimo bric ed alle letture che ne fecero a seguire i più grandi commentatori ed economisti mondiali. Ben più duri di come ho scritto io.
Ed a proposito dell’acronimo.. è facile, sì, ma va letto all’inglese. Bric assona come Brick – mattone – perché O’Neill sosteneva che i quattro paesi volevano essere il mattone di base per una crescente costruzione. Aveva ragione.
Ai quattro si unì anche il Sud Africa che ha una ciofega di economia, ma un potenziale strepitoso. Ed ora fuori dalla porta pronti ad entrare ci sono Argentina, Egitto, la fascia del Sahel di cui abbiamo parlato pezzulli fa, Indonesia, Nigeria, Tahilandia ed oggi anche Arabia Saudita – sarebbe per gli Usa uno smacco cosmico – e Turchia, membro fondatore della NATO. Il mattone è diventato in una dozzina d’anni la calamita irresistibile per qualsiasi paese abbia subito la tracotanza euro americana, la loro stupida gestione.
Un pò di link per diversi punti vista sulla natura del Brics https://www.ispionline.it/it/pubblicazione/ispitel-brics-alleanza-inevitabile-35535
https://www.ispionline.it/it/pubblicazione/brics-una-seconda-giovinezza-113238
https://www.notiziegeopolitiche.net/brics-22-paesi-chiedono-di-aderire/
https://www.geopop.it/quali-sono-i-paesi-brics-e-perche-sono-importanti/
Condizioni attuali e prospettive.
La guerra in Ucraina non ha modificato di una virgola l’intento strategico dell’alleanza. Al contrario dimostra, con l’invito a Putin e col suo faccione che spicca in tutte le strade di Johannesburg, quanto tenga bene il rapporto costruito, anche in questa drammatica e grave situazione. Con molti distinguo e critiche India Cina e tutti gli altri continuano ad avere con Mosca un rapporto stretto e prospettico. La ragione è semplice se usciamo dalla narrazione atlantica. Tutti conosciamo bene il potenziale bellico della Russia. Se ancora l’Ucraina non è stata spianata certo non è debolezza, come sostengono le informazioni occidentali, ma solo strategia. La scelta di Putin – non molto amata dai suoi falchi militari - è stata impostare una guerra lunga di logoramento, così sta svuotando gli arsenali della Nato che oggi è davvero indebolita. Pian piano lo hanno capito anche i generali russi, forse ora pure gli americani. La sceneggiata Wagner non va letta nel quadro della strategia di guerra in Ucraina, ma è una rivendicazione salariale e di contratto che la nuova missione nel Sahel – in Niger – dimostra e svela. Hesterna die dicebamus..
Le condizioni relazionali interne all’alleanza sono dunque forti e ben impostate. Il Brasile, presente anche durante l’era Bolsonaro, oggi con Lula si è fatto ambasciatore in Sud America. Guatemala Uruguay e Nicaragua sono ben disponibili, ed oggi pure il Messico, storico alleato americano da loro costantemente umiliato scioccamente, appare tentato. Una vera debacle occidentale, una fragilità relazionale inaspettata. Le amministrazioni Usa di ogni colore, incluso Obama che spiava mezzomondo, non hanno capito che una cosa è ollivud un’altra è la realtà.
O conquisti alleati con patti commerciali onesti, senza fomentare golpe, senza comprare governi ed opposizioni, senza sfruttare in modo dissennato le ricchezze altrui .. o sei fuori da ogni ascolto. Ti subiscono ma ti odiano. La Russia ha fatto come gli americani, sempre. Con una perfetta simmetria imperialista. Ma ha un vantaggio sugli USA e sull’Europa, non ha un passato colonialista.
Quello che gli occidentali hanno fatto all’Africa come all’India è atroce, umiliante e vergognoso. Dall’apartheid imposto in Sud Africa, ai massacri inglesi ai tempi dell’indipendenza indiana ( un caso per tutti: Amistar, gli inglesi fucilarono la folla in piazza mentre si svolgeva una innocua manifestazione religiosa. 380 morti, 1200 feriti. Manco le SS.). Le potenze coloniali hanno un passato, ed anche un presente come in Congo, di violenza diretta o di milizie prezzolate.
Il passato è la radice del futuro se non cambi il presente. Le potenze occidentali ( un settimo della popolazione mondiale, oltre il 60% della ricchezza circolante accumulata depredando ) non stanno facendo nulla per riconciliarsi con le loro vittime. Anzi ostentano il solito atteggiamento superiore, venato oggi di una ipocrisia imbarazzante, verso .. come si dice solo dalle nostre parti .. i paesi deboli. Cioè, almeno 160 dei 195 stati mondiali.
Le prospettive dell’alleanza sono molto chiare: togliere l’egemonia del dollaro dall’interscambio planetario. La Cina è pronta a sostenere, con il suo enorme potere finanziario, una nuova valuta. A pegno della sua stabilità potrebbe mettere la robusta fetta di debito pubblico americano che ha accumulato ( circa un sesto ) fottendo per sempre l’America. E’ per quello che Washington la mena così tanto su Taiwan. Spera di spaventare i potenziali nuovi soci del brics svelando piani egemonici dei cinesi, così ovvi per tutti. E’ il solito loro un po' maldestro cinismo, o qualcuno pensa che il presidente americano di turno abbia davvero sentimento per le indipendenze ed i diritti umani?
Una nuova valuta estesa a 6 miliardi di persone manderebbe per aria dollaro euro e sterlina. Con tutti i giochi sanguinari e gli sforzi fatti per mantenerle.
I cinesi, esperti di arti marziali, hanno ipotizzato una mossa del serpente. Il Wu-shu, madre di tutte le difese personali orientali, insegna che se il tuo avversario ti afferra e ti tira tu devi correre avanti, cadrà. E cosi propongono di cambiare equilibrio, non combatto più una guerra commerciale a suon di ribassi, semplicemente cambio valuta. Azzero o depotenzio i debiti, creo nuova ricchezza a costo dimezzato e titoli finanziari indipendenti in una nuova borsa. A Shangai naturalmente, perché in quanto ad imperialismo i cinesi non sono secondi a nessuno.
The cleanest has the mange.. o meglio, diciamolo romanamente in omaggio al nuovo andazzo italico .. er più pulito c’ha ‘a rogna.
E da noi che si fa?
Una beata cippa. Se c’è una cosa trasversale ai 68 governi italioti è il nullismo in politica estera. In 70 anni l’Italia è riuscita a non contare nulla in nessun posto. Ha avuto ministri degli esteri come Alfano ( cose da pazzi! ) e Di Maio che col suo inglese non era in grado di fermare un autobus a Londra. L’unica cosa che funziona bene all’estero sono i nostri ambasciatori. Gente tanto seria quanto indipendente da queste mezze calzette di ministri. Uomini come Attanasio, che cercava di capire come aiutare il Congo ed è stato ammazzato. Ma come si sa la nostra diplomazia è un po' come il nostro servizio segreto internazionale, l’AISE: ottimo è silenzioso. E molto legato all’America. Pur con un profilo suggestivo di intraprendenza che gli è costato qualche punizione come la morte di Calipari ( da leggere : Patria di Enrico Deaglio, Il Saggiatore ed. ; Segreti ed intelligence di Andrea Foffano, Mursia ed. ).
Col Brics l’Italia intrattiene rapporti sotterranei, mai ufficiali ed a livello comunque imprenditoriale. Siamo pronti a rimangiarci il tiepido accordo sulla via della seta sottoscritto da Conte. Siamo attenti a non turbare gli equilibri atlantici corroborati con i pellegrinaggi prima di Draghi e poi della sora Giorgia.
La nostra opposizione salottiera ed innocua la stramena su un generale che ha scritto le solite puttanate fasciobigotte, difeso a spada tratta da Salvini, la mezzasega. Cosa ci si poteva aspettare di diverso? Mistero. Va bene, una sottolineatura ci stava, giusto pour parler, ma tutta sto cancan per un nulla che dice il solito niente mi pare troppo.
Non si vede, invece, nessun duro attacco frontale sulla nostra politica internazionale, sulla posizione italiana verso i paesi emergenti – brics e non – perché la sedicente sinistra non ce l’ha.
Come potrebbe? Si è buttata a capo fitto nel sanguinoso pantano ucraino disattendendo l’articolo 11 della nostra Costituzione. Si è battezzata atlantista a tutto tondo. Cosa potrebbe mai dire di antagonista? E’ come per il caso del Lollobrigida, di professione cognato. Cosa può dire il PD del familismo amorale assunto che Franceschini ha piazzato la moglie in Parlamento? Nulla.
C’era un tempo il primato morale del PCI. Ora nel PD sono rimasti i primati. Intesi come specie. Con tutto il rispetto per le scimmie, ovviamente.