Il tutto, non una parte

di Corrado Fois - Liberacittadinanza.it - 05/04/2022
La  storia è la  memoria di un popolo, e senza una  memoria l’uomo è ridotto al rango di animale inferiore. Malcom X

Questo mese, nascosti dietro cumuli di notizie sull’Ucraina, due barconi carichi di migranti sono naufragati nel Mediterraneo. Non sappiamo quante siano davvero le vittime , pare più di 50 nel primo naufragio e oltre 90 nel secondo. Non abbiamo nemmeno le cifre esatte, non sappiamo neppure i nomi. Non abbiamo e non sappiamo nulla di più di questi numeri atroci. Nessun viso, nessuna storia su cui commuoverci.. Eppure quelle erano Persone. Progetti di vita, esseri umani. Avevano storie, avevano sogni e illusioni, avevano paure ed amori. Ma gli affogati sono come i morti sul lavoro ..sono desaparecidos .. nessuno ci piange sopra più di tanto, qualche parola di circostanza .. qualche istante nei tiggì di tibbù e poi il buio.

Non sono un tema di tendenza e non lo sono stati mai. I Migranti sono una scocciatura da mettere da parte ..prima dietro il covid ora dietro l’Ucraina. Significa di più – per i nostri media market - una parola goffa di Lavarov, personaggio opaco ed untuoso, o le sceneggiate di Zaleskj . Su queste robe da propaganda novecentesca si aprono infiniti dibattiti . Sui Migranti affogati e sulle morti di lavoro si tiri pure il sudario. E vedano di non disturbare oltre..siamo occupati a fare altro.

La guerra in Ucraina , vista in Europa, è un orrore. Come ogni guerra. I massacri gli stupri le morti di figli del Popolo ne sono la sanguinosa conseguenza, tanto inevitabile quanto prevedibile.

Quando scateni la parte di belva che ogni umano nasconde in sé , questo accade. Fingere di accorgersene solo se emergono foto e filmati è parte della solita imbarazzante ipocrisia collettiva. Ognuna delle parti dirà che è colpa dell’altra, che è un crimine.. che è una montatura. Che i morti sono mille, no dieci..no cento. Questa indecente canea l’ho sentita tante volte nella mia vita da considerarla scontata ed ormai, francamente, non ascolto nessuno dei protagonisti diretti ed indiretti di tale lordura. Anche una sola vittima è più del tollerabile, in questo quadro di egoismi desolanti.

Trovo imbarazzante l’amministrazione USA che chiede tribunali internazionali sui crimini di guerra e vuol far dimenticare che loro , per primi, non hanno mai riconosciuto a nessuno la possibilità di farlo. Dalle bombe nucleari buttate su un Giappone vinto fino ai massacri in medio oriente dovrebbero rispondere di troppe cose. In quanto alla Russia del despota Putin pare evidente, fin dai tempi della Cecenia, che utilizzi il terrore come arma di pressione ed abbia un triste curriculum di violenze. Che commetta ora, come ha commesso in passato, atrocità è un fatto certo. O fingiamo tutti che la guerra si faccia comportandosi da bravi ragazzi? Che sciocca e vuota ipocrisia.

La guerra in Ucraina, vista dal sud del mondo, è un dettaglio di sfondo in un quadro di dolore costante e quotidiano. Gente che vive da sempre, e nasce e muore in una macelleria … come è destino per gli iracheni, i siriani, i libici. In quei paesi infelici i ragazzi, oggi ventenni, non hanno visto altro .. questa per loro è l’essenza della vita non una tremenda eccezione. Proseguiranno all’infinito la guerra o abbracceranno quell’arma disperata che noi, comodi europei, chiamiamo terrorismo e che qualcuno, per interessi altri, finanzia.

Quando , come sempre, dimentichiamo ciò che è accaduto facciamo un torto alla nostra coscienza e diventiamo .. inevitabilmente .. complici . L’Ucraina soffre mentre l’Afghanistan muore di fame, così come lo Yemen dove i miliziani al soldo saudita od iraniano massacrano e stuprano e uccidono impuniti nella generale disattenzione. L’Africa arsa sopravvive appena , sempre depredata dalle multinazionali, sempre dimenticata dai telegiornali. Nell’indifferenza dei governi esporta quei disperati che provano ad attraversare il mare. Quanti ne abbiamo sulla coscienza?

Non è che ricordare il Medio Oriente o l’Africa implichi dimenticare l’Ucraina.

Francamente mi sono rotto le palle di tutti coloro che , appena si pone un tema diverso, ti berciano contro .. non si può sempre parlare d’altro! … Ho capito, ma non si può nemmeno parlare sempre e solo di una cosa per volta senza vedere le connessioni, senza ragionare sull’insieme, da cittadini del mondo. E che diamine!

E’ proprio quando guardi all’insieme che , forse, cogli la natura esatta del problema.

Vedi così gli ipocriti che hanno appena rapinato qualcuno e gridano ..al ladro al ladro.. indicando lo scippatore in fuga. Vedi la malafede di chi, dietro parole ambigue come solidarietà , nasconde interessi nel traffico d’armi. Come sappiamo di questi figuri ne ha qualcuno di spicco anche la, diciamo, sinistra. Che tristezza…

Quando guardiamo il contesto in cui si svolgono fatti, anche molto coinvolgenti e drammatici, ci apriamo ad altre prospettive di interpretazione. Arricchiamo il nostro modo di pensare. Se i fatti o le idee con le quali ci misuriamo siano giusti o sbagliate chi lo può sapere.. sappiamo solo che le giudicheremo in base alla nostra visione del mondo, al nostro modo di interpretare la realtà. La verità fattuale è sempre anche soggettiva, nella sua interpretazione. Ed è questa che va tutelata.

Quando si allarga la visuale non si tratta di parlare d’altro .. si tratta di provare a capire il tutto.

Gli eventi attuali ci toccano maggiormente perché sono nel nostro giardinetto. Lo hanno detto spudoratamente i vari governi europei .. si sente la puzza fin dentro casa. Per come vengono narrati questi crimini sembrano eccezioni, sembrano incubi. Ma è già successo di più e peggio e ben più vicino all’Italia. Pare lo si voglia rimuovere.. sembra che ricordarlo sia politicamente scorretto.

Negli anni novanta in tutti i balcani abbiamo avuto guerre sanguinolente. Pulizie etniche, stupri e saccheggi .. morti terribili.. la Legione Verde dei musulmani bosniaci impalava e sgozzava, le milizie serbe, le Tigri, uccidevano col coltello e la mannaia. Una macelleria infinita. Dieci anni!! Gli aerei Nato che spianavano Belgrado partivano dall’Italia con il consenso di D’Alema. Perché , come noto, l’Italia ripudia la guerra. Vabbè.. La Russia alimentava la Serbia con armi letali, gli USA un po’ tutti gli altri inclusi i nazisti ustasha della Brigata Nera croata.

L’uranio impoverito sganciato dagli aerei Nato nei campi di battaglia ha ucciso nel tempo altrettante persone della guerra. Il Centro Studi Osservatorio Militare dice che sono 7600 i soldati italiani ammalati in conseguenza all’uso dell’uranio .. 400 sono i morti. Per ora. Quante vittime tra i civili? Chi lo saprà mai. E questo orrore è stato rimosso e cancellato .. come non fosse mai esistito.

Allora non c’erano i social. Non esisteva quel frullatore di minchiate ma anche quel megafono. Sapevamo per filmati tv , per qualche coraggioso giornalista che rischiava la pelle, quello che era necessario. Senza overdose di parole, senza rimbalzare di immagini su telefonini. Il silenzio prima ed il rumore dopo hanno coperto le atrocità di quella lunga guerra alle porte di casa.

Ma in fondo è colpa di tutti ..posto che ognuno di noi è pronto a rimuovere il passato per inseguire solo l’ultima esplosione.

Oggi esistono tre livelli di guerra .. quella che sa di sangue e di dolore che vive il Popolo sulla sua pelle, quella che raccontano le parti in causa maneggiando e manipolando la verità e quella che qualsiasi pirla dotato di tastiera spara nell’universo acritico e superficiale dei social. In questa babele ognuno rischia di smarrire le proprie convinzioni, i principi guida e di farsi orientare da improvvisi odi personali, da paure inconsce che diventano aggressività.

E’ per questo che per capire l’Ucraina ed il suo portato di orrore non si deve dimenticare ciò che è stato perpetrato, altrove e da altri , e non si deve mai perdere di vista l’insieme della realtà che ci è dato vivere. Interpretare, collegare, chiarirsi per semplificare la materia sanguinosa, aggrovigliata nella retorica.

I Migranti che affogano, le morti sul lavoro, la guerra ed il suo portato di tremenda sofferenza, la fame nel terzo mondo, la diseguaglianza che ha spaccato la società sono le forme manifeste e visibili di quello che da secoli ormai sappiamo e che non dobbiamo mai stancarci di ricordare .. è l’imperialismo . Contrastare i suoi fenomeni estremi senza ricordarne le radici economico politiche vuol dire tagliare le gramigna con la falciatrice. Poco tempo e rispunterà, più sfacciata di prima.

Far finire questa guerra non è impresa impossibile. Bisognerebbe solo ricordare che esiste l’ONU e provare a darle un ruolo serio. Bisogna convincere la comunità internazionale a fare del problema un tema giudiziario internazionale, super partes .

Se l’Italia ripudiasse davvero la guerra dovrebbe far sentire forte ed alta la sua voce chiedendo un tavolo internazionale per la risoluzione del conflitto. Non so quanto sarebbe ascoltata subito, ma se continuasse con tenacia in ogni dove .. da Bruxelles a Mosca a Kiev .. a ripeterlo forse qualcosa si muoverebbe.

Draghi è stato ore al telefono con Putin .. ma di che diamine hanno parlato se non di come mettere fine a questo macello? Dei pagamenti in rubli? E che caspita! Sarebbe gravissimo..

E inoltre penso sarebbe ora di piantarla di dare pubblico ad ogni sproloquio di Zaleskj in ogni accidente di posto dal parlamento ai grammy ( il prossimo passo cos’è ? Lo sentiremo pure a Pasqua in qualche processione? ) dimenticando totalmente che egli è parte in causa in questa vicenda. Che ovviamente darà la sua versione dei fatti e che il suo essere a quel posto è uno dei tanti misteri di questa orrenda ed opaca vicenda storica.

E per la precisione .. il fatto di diffidare di costui non significa giustificare Putin. E’ solo ricordare che il fatto di essere aggrediti non diventa un lavacro di tutte le colpe. L’assoluzione.

Far finire questa guerra è un dovere della comunità internazionale perché i dettagli di questi fatti orribili non possono farci dimenticare lo stato generale in cui versa il Pianeta. Bisogna ricordare incessantemente ai due, aggressore ed aggredito, che se continua sto macello si accelera il processo di deterioramento globale … parlare di guerra atomica rischia solo di cancellare un rischio altrettanto grande , il collasso dell’eco sistema.

Ancora il popolo del Kuwait paga il prezzo dei fumi tossici entrati nei codici genetici, come i Vietnamiti con la diossina sparsa dagli americani quasi fosse borotalco. Quanto pagheranno nel tempo il popolo ucraino e quello russo? E tutti noi con loro ..Stiamo buttando ricchezza in armi, riempiendo le tasche dell’industria pesante e svuotando il portafoglio per la riconversione energetica.

Devo dire che non so se Putin abbia figli, nemmeno lo so di Zaleskj .. di entrambe ignoro le vite private li ho sempre considerati solo oligarchi ed avversari, entrambe.. ma se li hanno e non pensano al futuro del Pianeta ed ai disastri che la violenza di uno e l’ostinazione dell’altro stanno provocando, sono degli scellerati.

Ho seguito con attenzione come si sta dibattendo il tema. L’ho fatto più nelle discussioni tra le persone che guardando il teatrino televisivo .. e comunque , anche in questo caso, seguendo più il dibattito internazionale che quello locale ammorbato sempre da allusioni partitiche.

Mi è parso che in pochi casi si cercasse di ricomporre questa terribile vicenda in un quadro più ampio .. quei casi sono stati per me di sprone .. uno stimolo a non immergermi solo nel qui ed ora, ma al contrario e per capirlo compiutamente .. a cercare il quadro di insieme.

Il tutto , non una parte.

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