Sembra che sia stato un tal Robert Harlon, scrittore e giornalista noto negli anni 80, a fornire con il suo rasoio – non attribuire a malafede ciò che è stupidità - un’ampia risposta alle due domande chiave di ogni evento: perché / come. Temi fondanti della interpretazione fattuale. Un altro modo di dire la stessa cosa, nell’area settorializzata potere&politica, viene attribuito a Bernard Ingham uomo chiave dei governi Tatcher. Disse, con il portato dell’ironia britannica: Molti giornalisti hanno sposato teorie di complotti governativi laddove sarebbe stato più veritiero attenersi alla realtà del casino. Ad unificare le due visioni- l’ampia e la settoriale- redigendo una preziosa definizione dell’imbecille, ha provveduto Carlo Maria Cipolla. Il famoso storico sosteneva: una persona è stupida se causa un danno senza realizzare alcun vantaggio per sé o addirittura subendone anch’egli danno ( Allegro, non troppo- Ed. Il Mulino )
Nella fenomenologia della stupidità l’aspetto più evidente e clamoroso è la reiterazione. Cioè: fatta una cazzata non solo non la correggo o traggo esperienza per evitarla, ma al contrario la riproduco identica nel tempo. Faccio un esempio: durante la seconda guerra mondiale Hitler invade la Russia con un piano dettagliato ed una strategia, studiata da Guderian, alla tedesca, quindi perfetta ed efficace. Uno dei punti cruciali è sostenere la rapida avanzata, la chiave di volta saranno dunque le linee di approvvigionamento necessarie alle varie armate. Si decide di usare le ferrovie per sostenere una robusta catena dei rifornimenti. Giusto. Si parte. Ed ecco la piccola scoperta: le ferrovie russe hanno uno scartamento ( distanza tra i due binari) diverso da quelle tedesche. I treni non passano. Per culo nostro ( e russo ) a custodire la strategia c’erano degli imbecilli. Dice: vabbè, si impara. No no. Le ferrovie francesi qualche anno fa produssero non so quanti Jumbo Train panciuti e comodi e veloci e modernissimi che, con investimenti da mal di testa, avrebbero rivoluzionato il trasporto generando nel tempo economie di scala: un vettore per molti più passeggeri. Genial, direbbero a Parigi. Peccato che i rotondi treni passassero nelle gallerie solo uno per volta. Per scoprirlo bastava un doppio decimetro su una piantina modello EuroDisney.
Alla luce di questi fatterelli va detto che i tre citati ( Cipolla, Ingham, Harlon ) appartengono alla categoria degli indomiti ottimisti. In realtà l’intera vita dell’umanità, il futuro generale come ogni singolo equilibrio personale viene programmato, gestito ed ahinoi usato da una quantità incommensurabile di imbecilli, ai quali – ovviamente per la mia parte- mi ascrivo senza alibi.
Detto ciò, riportiamo qualche fatterello curioso su cui riflettere per comprendere meglio l’incrocio tra malafede e stupidità, che si realizza – come vedremo - a netto vantaggio di quest’ultima.
La finanza.
In questi giorni, grazie ai titoli dei giornali, si ricordano le varie crisi finanziare del passato paragonandole ad oggi, con SVB Bank e Credit Suisse. Queste crisi furono/sono determinate dalla reiterazione della medesima ragione, si controlla minuziosamente e dettagliatamente l’inutile e non si governano i fondamentali. Qualcuno ha fatto cenno al momento più eclatante della scorsa crisi finanziaria: la cura Greca. Un esempio straordinario di come un solo imbecille al comando riesca a mandare a puttane la vita di un intero Popolo. Un dato per tutti spiega la stupida azione della finanza internazionale: la somma del denaro speso dalla UE per sostenere il debito greco fu superiore al totale del debito stesso. Nel quadro della terapia ( per la serie la toppa è peggio del buco ) una delle cure più idiote fu suggerita da una vera imbecille. Forse la più grande che si sia mai vista sul proscenio internazionale, Christine Lagarde.
La sioretta adesso offre la sua preziosa esperienza nel far cazzate al centro esatto della finanza europea, la BCE. In che consisteva la cura greca? In colpi progressivi allo stato sociale. Tutti, peraltro, sbagliati. Ne ricordo uno emblematico. Si decise di far ridurre del 22% il salario minimo greco allo scopo di rendere competitivo il costo dei prodotti greci sul mercato internazionale. Hm.. siamo nell’assurdo! Domandiamoci: qual è il prodotto greco che abbiamo comprato negli ultimi 5 anni? Uno tedesco, cinese o italiano ci viene subito in mente, ma quello greco? A parte le olive che cosa compriamo .. diciamo, lo tsatziki? Salsa di cetrioli e yogurt. Con tutto il rispetto, ci fai economia nazionale rendendo competitivo il cetriolo? Alcuni governi – tipo il nostro della destra/destra -sostengono di si, ma evitiamo di descrivere le modalità d’uso.
Il risultato fu che in Grecia tutti si impoverirono ulteriormente, si comprò molto di meno nel mercato interno ed il Pil greco si avvitò in discesa. Peggio davvero non si poteva fare.
Oggi a fronteggiare la possibile crisi finanziaria è sempre lei, Lagarde. Ha rialzato i tassi ancora una volta, sorretta dalla seguente idea: rendendo complesso e oneroso l’accesso al credito si riduce il potere di acquisto e si costringe a spese più oculate, riducendo l’inflazione per raffreddamento della domanda. Peccato che la nostra inflazione provenga dalla speculazione sul costo primario, cioè l’energia. Insomma sta curando il mal di testa con un callifugo.
Ovviamente il rialzo dei tassi non è una coglionata. Ha un suo senso. Il problema sta nei modi, cioè nella proporzione ( quanto si rialza? ) e nella progressione ( per quante volte? ). Devi valutare con attenzione la relazione sui due fattori per evitare di mettere in ginocchio privati ed imprese e dare incertezze ad un mercato finanziario che oscilla tra il fattore umano emotivo ed il meccanicismo degli algoritmi informatici che interpretano gli andamenti di borsa e di tasso.
Sembra che l’attuale BCE non abbia il dono della valutazione ponderata. Un pò come se un medico virologo ( tipo i nostri, va! ) dicesse, visto che hai la polmonite infettiva metto l’aria condizionata a palla e congelo il virus. Evabbè.
La democrazia
Trump urla: mi vogliono arrestare difendetemi! Insorgete, o sinceri americani, in difesa del vostro TheDonald. Il ciccione col gatto morto in testa rischia il posto di candidato a causa di una storia di prostitute e di bugie. Diceva in proposito un’autorevole firma della nostra stampa progressista: In America Trump mette in pratica qualcosa che non si è mai visto in democrazia. Sommessamente domando, cioè cosa?
Mai visto un premier – ex imprenditore – che, oltre a mandare il paese a puttane ci va in avanscoperta? Eh no questo si è visto. Allora il fatto che lo stesso premier urli al complotto mentre lo beccano in flagrante? Direi di no pure questo si è visto. Ed allora in cosa si sostanzia la novità? Secondo me in nulla. I governanti sono mediamente gemellati dalla stessa stupidità mescolata ad una robusta dose di malafede. Ma sembra che i nostri giornalisti siano afflitti da una continua perdita della memoria. Faccio un altro esempio? Clinton. Il povero Bill non viene ricordato per la scellerata legge sulla liberalizzazione della Finanza ( che è costata l’impoverimento dei piccoli risparmiatori e l’abnorme arricchimento dei capitalisti ) ma per il beneficio Lewinskj che egli negò con spudorata virtù. Salvo poi confessarlo in lacrime, sputtanandosi. Così come Boris Johnson cacciato perché beccato a fare party scatenati mentre chiudeva il paese in lockdown.
Ora, cari ConCittadini, io mi domando e dico: ma c’è in corso una gara per il titolo di più coglione del Mondo? Come per quei fessi che, sapendo delle continue intercettazioni, proseguono implacabilmente a confessarsi ruberie per telefono. Imbarazzante.
L’emblema della coglioneria nell’asfittica politica romana è rappresentato da quei due, Donzelli e Dellmastro, che raccontando la loro versione dei fatti nella divulgazione di certi documenti riservati hanno rivelato di essere room mates, cioè compagni di stanza. Ma cari figliuoli, con un reddito da parlamentare ( 15k al mese) dividete le spese come studenti universitari? Fate miglior figura a dire che siete fidanzati, tanto da 1 a 10 sai che ce ne frega a noi? Ma non possono fare outing, sono di destra. Aaaaahhh belli direbbe Sora Giorgia e che ve fate beccà cor sorcio in bocca? Proprio mentre il governo attacca le famiglie gay. La destra in materia è sempre un po' in affanno. Specie dopo Salvini quel Ministro dell’Interno così abile nelle investigazioni da non sapere che il suo uomo della comunicazione era gay, andava con extra comunitari, si faceva di cocaina. Niente, di che affari suoi se le dosi di coca rientravano nel consumo personale, naturalmente. Ma per la destra queste cose sono disastri. Per fortuna loro all’opposizione c’è gente troppo chic per attaccare a fondo la contraddizione. Qualcuno sosteneva, è l’atteggiamento giusto …corretto .. è fairplay. Qualcuno invece parlava di malafede, di cane non mangia cane.
Per me è imbecillità, è non saper affrontare il nemico, è la volontà connaturata nella diciamo sinistra da salotto di evitare ogni scontro. Preferiscono lo stile da buona società, un tocco di classe, va! Per la precisione: l’unica classe che la sinistra italiota sia ormai in grado di riconoscere.
Guerra
Mentre Xi gioca la carta negoziale ecco che arriva il mandato della corte dell’Aja: Putin è un pregiudicato, come il suo amico Berlusca. Ovvio che dietro ci sia la manina americana. Immaginiamo che smacco per Biden ed il suo coniglio Harvey se la diplomazia cinese risolvesse il conflitto. Fine del primato yankee. Improponibile. Così ecco imporre una decisione legale tanto meritata, Putin è un imperialista e dunque un mascalzone, quanto inopportuna. E in malafede.
Che Biden ed i suoi piangano per i bambini ucraini è credibile come Babbo Natale che guida una Harley Davidson. Vent’anni orsono venne spianato l’Iraq solo per ripristinare il malfermo primato americano insidiato dall’attentato di Bin Laden alle Twin Towers. Lo ricordiamo per inciso: Bin era creatura americana, istruito ed armato dalla Cia solo 10 anni prima.
Il pretesto per una guerra orrenda che ancora oggi non ha bilancio esatto di vittime - bambini donne e uomini bruciati con il napalm come in Vietnam - fu le armi di distruzione di massa. Cioè quegli strumenti di guerra che gli USA possono tranquillamente detenere ma gli altri no.
Saddam era di certo un criminale, sottopose il suo stesso Popolo ad ogni vessazione e per questo venne impiccato. Ma da che pulpito veniva giudicato? La politica estera americana è basata su un principio rigorosamente applicato, ovunque: io faccio il cazzo che mi pare, tu no. Tutti coloro che si irritano per la prepotenza di Putin, vera e orribile, non dimentichino l’arroganza degli americani.
Solo riconoscendo la simmetria criminale tra i due imperialismi si può comprendere la vera posta in gioco in questa guerra che oscilla tra stupidità e malafede e costa sangue e sofferenza al popolo ucraino mentre arricchisce gli oligarchi, come abbiamo visto senza approfondire, con i casi di corruzione nel governo ucraino. Il vero obiettivo della guerra è compromettere il futuro economico dell’Occidente a vantaggio dell’Oriente ed indebolire la prepotenza americana.
I servizi segreti inglesi, gente seria che per prima vide la via della guerra mentre la Cia giocava a palline nel cortiletto di casa, lo hanno detto mesi e mesi fa. L’obiettivo è destabilizzare, vincere non è necessario. E’ il loro punto di vista ed il loro mestiere provarlo. Lo fanno bene.
Ed a proposito degli inglesi .. dopo aver strillato all’offesa perché il despota russo parlava di nucleare tattico, annunciano che spediranno armi all’uranio impoverito ( cioè nucleare tattico ) le stesse che – usate da loro e dagli Usa nella guerra Balcani- fecero migliaia di malati/morti di cancro. Tra questi più di 400 militari italiani. La via della pace, per gli Occidentali democratici, e cosparsa di mine. Malafede, stupidità.
E su questo è la domanda finale che mi pongo: l’Occidente, che si definisce pomposamente primo mondo, vale 1 miliardo di persone. Tutto il resto dell’Umanità, detto mondo secondario o terzo, vale 7 di miliardi di Persone, storie sogni e vite. Di questi più di 2 miliardi vivono in totale arretratezza. Nella sola Africa ogni giorno muoiono di fame 15000 persone, la maggioranza donne e bambini. Un occidente affamatore, sconsiderato, deregolato, imperialista sta sui marroni a tutti. Incluso me, che lo abito avendo avuto in cambio e senza merito, tante chances.
L’America e l’Europa urlano all’invasione russa. Fanno bene. E’ una cosa orrenda ciò che ha fatto l’amministrazione Putin ed è in perfetta malafede per le ragioni vere che hanno determinato l’invasione e la guerra e che poco hanno a che fare con la difesa nazionale. Già di sé un principio capitalista e dunque insano.
Ma non possiamo, distratti da questa parte terribile della vicenda, dimenticare di quante orrende storie di sfruttamento e brutalità sia responsabile l’Occidente da più di duecento anni e di come ancora oggi, con proterva imbecillità, insista a proseguirle.
Se lo dimentichiamo, ne siamo complici.