Metto giù il mio modesto e fazioso contributo al dibattito sui fatti di Roma. Per farlo come ho in mente , prima devo compiere un piccolo giro logico che mostri da quale radice partono le mie riflessioni, dando senso alla ragione del mio intervento, qui. Prenderò quindi spunto da fatti generali e poi , utilizzando le osservazioni di studiosi come Serge Latouche o Thomas Picketty ed altri, proverò a mettere insieme una possibile interpretazione di ciò che accade oggi . La cornice nella quale a mio avviso si muovono anche i fatti di Roma ed i prossimi in probabile arrivo, nel nostro Paese.
Sulle maschere e la loro funzione …
Quando arrestarono Salvatore Riina , il capo dei capi , il potente boss mafioso responsabile di un’articolata strategia a più livelli tesa a destabilizzare lo Stato proprio nel suo momento più complesso post mani pulite, mi domandai chi diamine fosse davvero costui. Se ..davvero.. era lui il re in cima alla cupola la mafia non poteva scegliere nessuno meglio mimetizzabile di quell’uomo qualunque , piccolo , meno di un metro e sessanta, paffuto come un puffo e ignorante come un mezzadro dell’ottocento. Se, invece non fosse stato altro che un gregario allora era la perfetta maschera, la ben riuscita incarnazione del mafioso iconico, tutto casa e cosca, da dare in pasto alla pubblica opinione al momento giusto.
Esiste da sempre, collegato alla gestione delle varie forme di potere, un complesso gioco di specchi. Un incastro di evidenze ed ombre nelle quali è difficile distinguere la maschera ed il volto per utilizzare il bellissimo titolo che Luigi Chiarelli diede al suo dramma teatrale più famoso.
Non è un caso che quando si rivelano le spie esse appaiono profondamente diverse da come le fisicizza l’immaginario collettivo. Non sono vestite in smoking, non guidano Aston Martin, non vincono sempre ad ogni gioco. Sono personaggi grigi, indistinguibili, fanno mestieri perfettamente giustificativi del loro spostarsi , vite che si mimetizzano. Sono donne ed uomini assolutamente qualunque. Assolutamente addestrati . Perfettamente gestiti.
La più significativa spia della guerra fredda, colui che scopri i segreti dei missili a Cuba, era un commesso viaggiatore inglese , Greville Wynne. Una persona qualunque dalla vita semplice e dall’apparenza innocua che trafugò , dall’Unione Sovietica, segreti di importanza capitale modificando il corso di alcuni eventi epocali. L’uomo giusto per lo scopo prefissato, scelto e reclutato al momento giusto per raggiungere l’obiettivo di infiltrarsi oltre cortina.
Ian Fleming , che inventò James Bond, era un’agente dell’Intelligence Service. Lo era anche il famoso attore Cary Grant, suo amico, che egli coinvolse e che gli ispirò le fattezze e le movenze eleganti ed ironiche di 007. Entrambe avevano infiniti motivi per spostarsi ed essere ovunque, preziosi dunque per l’accurato servizio segreto britannico. Cary Grant fu un agente utilissimo per scoprire le connessioni tra attori e registi ed il movimento nazista americano, e poi nel dopoguerra le infiltrazioni sovietiche, scavando nei segreti di Hollywood. Si sospettava che attori celebrati come Gary Cooper ed Erroll Flynn fossero qualcosa di più che semplici simpatizzanti di Hitler. Cary li dissuase diciamo..con mano ferma, in tempo perché non fossero compromessi. Anche la loro sola permeabilità era fiato per l’efficace propaganda nazista già assai forte negli States. Va detto che con la stessa accuratezza , al contempo, mr. Grant – al secolo l’agente Archibald Alexander Leach, del Servizio segreto Britannico MI5 - spiava per conto di Londra gli afflati socialisti di Franklin Delano Roosvelt, suo buon amico.
Un altro esempio di mimetizzazione fu il nazionalista Michael O’ Connel ( per gli inglesi, Collins ) il primo capo dell’IRA e primo capo della Repubblica Irlandese. Un uomo che ti dovevano presentare due volte perché aveva fattezze cosi ovvie e cosi tipicamente irlandesi da essere facilmente dimenticato. La prima foto che gli inglesi ebbero di lui fu quella ufficiale, ai negoziati di Londra. Si dice che quando incontrò il capo dell’intelligence di allora questi lo apostrofò cosi ..finalmente ho l’onore di vedere il suo volto mr Collins.. lui rise e rispose .. il suo l’avevo appeso nella mia stanza a Dublino… una bella lezione che l’intelligence captò al volo … da allora esistono due capi del servizio, uno politico è noto .. l’altro no.
Questi esempi per dire che, come Cittadini avveduti, dobbiamo avere sempre presente, senza tentazioni dietrologiche o visione complottiste, che vi è diversità, spesso profonda, tra l’apparenza e la sostanza in un sistema complesso come quello della gestione del potere. Che , dunque, ciò che appare come un fenomeno casuale dettato dai tempi e compiuto da gente variamente qualunque può essere parte di un articolato più significativo e che i nessi di casualità non esistono in certi schemi, in certe circostanze delicate. Che insomma i volti dietro le maschere possono essere diversi da quelli che immaginiamo o che ci fanno ipotizzare.
A proposito di Roma…
Per questo, in fondo banale, argomento logico guardando il goffo quanto rumoroso assalto di Forza Nuova alla sede della CIGIL mi è venuto da domandarmi .. ma questo a cosa serve? .. posto che alle emotività spontanee della piazza, in momenti e circostanze come quelle che viviamo, io credo poco.
Che serva per intimorire il Sindacato è poco credibile.. un cagnolino da salotto minuscolo per quanto isterico sa di non essere in grado di minacciare un orso. Che sia l’urgenza di indirizzare e guidare la rabbia della piazza è ancora meno probabile, questi quattro picchiatori da curva sud tatuati come Maori non credo sappiano nemmeno cosa vale o non vale il green pass. Tantomeno li vedo mossi da ideologie eversive. L’evaporazione etica che ha sprofondato la politica italiana avviluppa compiutamente anche la destra. Basta guardare ai soggetti in questione per vederli più facilmente coinvolti in risse da strada ( sempre in numero superiore rispetto agli aggrediti ) che in propositi rivoluzionari dove il rischio personale è serio.. ed il coraggio è figlio dell’etica e non dei muscoli o del branco.
Certamente non sono mossi da Fratelli d’Italia … l’ ipotesi che ho visto sussurrata o ventilata mi sembra campata per aria.
Fare un casino simile non è interesse di un partito che sta scavando consenso nella piccola borghesia italiana ansiosa e impaurita dalle tasse e dai migranti più che da vax/no vax. L’attuale dirigenza ha messo su pezzo a pezzo un partito che cerca legittimazione legalitaria e dell’ordine fa una bandiera avendo come obiettivo tattico di superare la Lega in vista degli equilibri di un centrodestra senza guida . Aoo a bellos de che stamos ad hablar? .. direbbe la sora Giorgia di ritorno dalla turné spagnola. A commento del fattaccio ha dato un chiaro taglio ( non stupido come sembra ) quando ha detto è squadrismo senza dubbio ma non mi è chiara la matrice .. come dire, alla romana, questi quattro tizi ci sono venuti o ce li hanno mandati? Fd’I è in evidente disagio .. se scarica fulmini rischia di non essere credibile, se sta zitta appare complice. Di certo la Meloni è quella che ha più da perdere, sotto elezioni, da un fattaccio tanto brutale quanto idiota. Scarterei dunque collegamenti.
L’atto vandalico, nello specifico, potrebbe essere voluto per distinguere Forza Nuova da Casa Pound nella campagna di reclutamento di frange secondarie nei circoli periferici dell’ ex Msi. Visto il livello politico dei loro leader, che sono solo pallide caricature di Almirante e Rauti, e anche plausibile. Ma se è questo l’ obiettivo .. cioè la legittimazione.. va visto in una cornice più concreta : inserirsi nell’accaparramento fondi .
Nessun aggregato vive senza quattrini. Senza sovvenzioni non si mantiene un sito , non si stampano giornaletti , non ci si paga lo stipendio e non si aprono sedi o palestre . Sono quattrini anche importanti che di certo arrivano da qualche parte ..o forse pensiamo che Er pantera de Monteverde e simili suoi mettano la mano in saccoccia per autotassarsi mossi dall’esigenza di testimoniare la fede nel Duce ( il quale li avrebbe cacciati nelle patrie galere buttando la chiave ).
Per andare oltre la mascheratura bisogna, a mio avviso, partire da questa semplice domanda .. chi caccia la lira per mantenere forze eversive? E’ il teorema di Pollicino .. segui le briciole e si vedrà chi ha pagato il pane. Perché il problema come sempre non è nel .. cosa .. ma nel perché. .. perché ora, perché lì... perché così.
Proviamo a ragionare in modo diverso …
La pandemia ed i suoi esiti ha creato ovunque condizioni di sofferenza reale. La situazione di debolezza strutturale degli attuali governi occidentali ne contiene a mala pena i contorni, senza risolvere il nocciolo .. cosa che richiederebbe politiche sociali ed un progetto di riduzione delle ineguaglianze in grado di erodere significativamente i profitti capitalisti e la ricchezza finanziaria. Impensabile progettualità. Vi è un’ampia base di disagio dunque.. ed abita una democrazia sempre più deteriorata ed in crisi di consensi e di attenzione.. vedi l’affluenza alle urne come termometro .. in tutta Europa.
Il quadro di questa pericolosa correlazione, a mio avviso, si percepisce meglio se allarghiamo il campo di visuale.
Osserviamo la continua sequenza di crisi morali che travolgono governi , enfatizzata rimbalzata megafonata dai vari social e dalle testate dei network internazionali. Vediamo in proposito come siano davvero descritte come emblema dei tempi la crisi d’Olanda prima ed ora d’ Austria. Le cito non solo perché recentissime ma in proposito alla specifica natura dei due casi. Una notizia di corruzione in Italia od in Grecia od in Spagna e quasi abituale, ma nessuna testimonianza della crisi etica che attraversa la democrazia è più efficace , agli occhi della pubblica opinione, dello sputtanamento per corruzione di governanti nei sacrari del bilancio perfetto. Il fatto rappresenta il massimo della più odiosa ipocrisia, come un prete pedofilo ha commentato acidamente parte della stampa Greca (ne hanno ben ragione!! ) . Molto emotivo. Già.
Appare altresì evidente la tendenza ad affermare soluzioni tecniche di risposta alla crisi della politica. E proprio noi … secondo paese manifatturiero di Europa, primo per instabilità .. l’ abbiamo sperimentata e la sperimentiamo ben più intensamente per la seconda volta. Forse ad esempio ..o forse a monito .. per altri …
Allarghiamo ancora più il campo e vedremo con gli occhi di importanti osservatori internazionali l’enorme partita in campo.. guardiamo quindi l’Europa inserita nel Mondo.
Putin è saldamente al timone del colosso energetico ed alimentare russo, Xi guida la remontada del partito centrale che afferma il suo primato contro le derive oligarchiche.. offrendo scudi ad una crisi svanita prima di cominciare … e negli USA?
Ipotizzare che Donald Trump, o meglio dire chi lo ha voluto, sia scomparso dalla scena è semplicemente ridicolo. Tra due anni ci sono le elezioni in America .. ai gruppi di potere che lo hanno utilizzato non frega nulla che venga eletto .. anzi ritengo che siano stati sorpresi, loro come lui, del successo avuto e che non sperano di doppiare.. Trump è di nuovo la pistola poggiata sul tavolo negoziale dalle lobby dell’industria pesante, legata al petrolio ed ai derivati fossili.
Guardando a tutto schermo .. secondo me appare visibile .. la posta in gioco e le sue regole.
Nel quadro complessivo mondiale l’affermarsi di una new economy basata sulla circolarità, sulla decrescita settoriale per affermare la crescita dei nuovi settori ad impatto ridotto, sulla internazionalità finanziaria ..in una parola l’affermarsi del l capitalismo del terzo millennio.. spazzerebbe via in modo troppo brusco e rapido la forma vigente del capitalismo industriale.
Secondo molti osservatori ed esperti di economia ( penso a Noel Roubinì .. Piketty .. Gael Giraud ..Latouche .. tutta la scuola francese della transizione ecologica ) esistono due capitalismi che si stanno fronteggiando per accaparrarsi il monopolio futuro dello sfruttamento. Essi sono in lotta da un pezzo nell’ambito dei diversi paesi chiave.
Danno vita ad una guerra internazionale a bassa intensità militare ed alta manipolazione politica.
Secondo le interpretazioni dei fatti, rigorosamente logiche, di quegli osservatori ( in totale misura influenzano la mia lettura della fase attuale ) .. una volta la cortina di ferro separava il capitalismo privato da quello di stato. Oggi i due vecchi sistemi , quasi alleati, scozzano con il nuovo capitalismo, trasversalmente lungo la frontiera del cambiamento. Una trasformazione etico economica dei processi produttivi, delle nuove energie, delle forme di governo. Una partita che vale il PIL mondiale e le sue forme di costruzione. Mica bubbole…
Su cosa si contende ? Sul tempo, sui modi, sulle regole della transizione economica ed ecologica.
Da una parte si vuole impedire che la transizione ecologica sia effettuata troppo rapidamente, bisogna evitare che il petrolio .. base di molte ricchezze, garante di molti debiti nazionali .. perda di valore prima che si siano riconvertite le industrie pesanti dei diversi Paesi egemoni. Dall’altra parte , il capitalismo già innovato che tanto ha investito nella transizione, preme su governi e pubblica opinione per fare subito e decidere.. prima che sia troppo tardi. Quanta amorevole premura!
E’ questa la partita, grazie alle suggestioni di quei grandi studiosi. Una guerra tra due formule contrastanti , entrambe nel medesimo schema e sistema capitalista. In questo quadro seguendo la loro indicazione, particolarmente nell’ultimo libro di Picketty ( Capitale ed ideologia- la nave di Teseo editori. 2020 ) leggo lo scontro e la destabilizzazione che ne deriva e che si manifesta in modo costante e simile, anche se in forme diverse ed in luoghi distanti. Una manifestazione un po’ troppo contestuale ed universale, per essere casuale.
A cavallo della crisi sociale e politica . .. utilizzando quella pandemia che per un po’ ha distratto tutti … i cattivoni di sempre, quelli che hanno fatto i soldi con le varie guerre democratiche e con lo sfruttamento dell’uomo e della natura.. spingono masse compattate dai social di tipo A nella direzione che a loro è più utile . Contemporaneamente, dall’altra parte dello schieramento, si spinge , grazie a social di tipo B, altre masse compattate in direzione opposta . Avvertenza: inutile cercare i buoni , stile film di ollivud coi vessilli di Braveheart .. ci sono solo dei diversamente cattivi .. i due schieramenti sventolano infatti lo stesso stemma .. la grana.
Torniamo a Roma…
Uno dotato di onesti sentimenti direbbe, in pieno stile Albertone .. A Corà..z zo dici? Quindi pe tté sti quattro ultras de Roma so’ parte di un disegno internazionale ..ekkessò ‘a Spectre? Non dico questo, ovviamente.
Dico che certe indicazioni scivolano lungo i rami degli alberi grandi e toccano pure i funghi sottostanti. E poi, cari Concittadini, non è che il nostro curioso paese sia proprio secondario, non è che Mario Draghi sia proprio uno sconosciuto od uno spettatore nel conflitto in corso tra poteri economici e finanziari E’ uno dei leader della fazione europea che in questo scacchiere di confronti tra modalità di futuro sviluppo ha una parte molto rilevante..ed ora è pure il conducator italiano. Vediamo plasticamente, in queste circostanze, l’afflato democratico che intride il suo nuovo ruolo e ne tratteggia lo stile. Un Uomo Super Partes,( almeno quelle locali ) notoriamente affettivo e caldo paternamente abbraccia il sindacato che prontamente si commuove ed applaude. Beau gest. Soprattutto gratis.
Quindi alle domande di prima sui perché di questa nuova strategia della tensione che presumibilmente attraversa l’Italia ( come più o meno dappertutto ) offro un mio piccolo contributo ..
perché ? per destabilizzare i governi in essere e rallentarne l’azione sui temi più cogenti primo fra tutti le prossime decisioni sulle scelte industriali e la transizione ecologica ..
perché ora ? perché la questione post pandemica offre ghiotte occasioni. A cominciare dal green pass che ovunque è uno dei temi di confronto più diffuso ed è trasversale alle fazioni politiche ( ad esempio Cacciari od Eric Clapton .. rappresentano prese di posizione anti green pass e non sono certo sospettabili di essere di destra ) .. quindi mobilita facilmente folle variegate. Appena passa d’attenzione ne tireranno fuori un altro.
Ed infine, circoscrivendo al fatto specifico di cronaca, perché lì a Roma ? ..perché se con un petardo vuoi ottenere il massimo del casino lo butti tra le gambe della gente la domenica a Messa. Poca spesa e molta resa.
Ora : dopo il fattaccio ( in proposito ..magari si poteva prevenire Ministro, o no? Ai tempi miei ho preso tanti calci nel culo preventivi per innocenti manifestazioni studentesche ) possiamo aprire tutti i dibattiti che vogliamo e possiamo chiudere Forza Nuova. Benissimo. Sono cose che fanno fine e non impegnano. Domani il gruppo riaprirà con il nome Bossa Nova unendo la camicia nera con i manicotti di strass carioca. Non darei per certo la forma, ma la riapertura si. Troppi piccoli interessi in campo.
Ricordo in merito all’utilità delle chiusure ..un aneddoto.
Venne chiuso Ordine Nuovo di Pino Rauti, mi pare nei primissimi anni 70. Poco dopo riaprì con altre sigle dappertutto. Dalle mie parti sbucò un movimento che si chiamava Ordine Domani . Aveva un timone stilizzato come logo. Si presentò alle elezioni locali e rimase famoso per una scritta cubitale su un muro di cemento bianco ..Marcia dritto col Timone, vota Ordine Domani .. peccato che il muro in questione fosse d’angolo ad una delle curve più pericolose nella strada principale d’uscita dalla città. Insomma .. non è detto che il dopo sia meglio.
Possiamo stigmatizzare, denunciare, sdegnarci e solidarizzare. Tutte cose nobili e giuste. Ma da 1 a 10 quanto gliene frega ad un gruppo di picchiatori di professione dello sdegno del Corriere della Sera ? In altri tempi a Milano queste piccole dispute ideologiche si risolvevano in modi più spicci. Ma erano comunque ed appunto altri tempi ..Si confrontavano persone con sogni ed ideali tanto diversi quanto egualmente intensi. Ora non varrebbe nemmeno la fatica. Quindi .. ben venga l’indignazione, male non fa…
Purché .. tutto questo fiume di parole non crei altra confusione ed i mille dibattiti di livello più o meno decoroso attualmente in corso non distolgano dalla comprensione reale della posta in campo e delle tessere che formano il mosaico ben più ampio e complesso dello specifico accaduto.
Perché il mondo, come ai tempi della Guerra Fredda è di nuovo diviso, e come allora non ci sono da nessuna parte fatti casuali , movimenti spontanei o gesti inconsulti.. quanto non ci sono servizi segreti disoccupati. Il tutto ha solo cambiato lo scopo finale, forse.., certo non la prassi intermedia che è sempre la strategia della tensione. Aspettiamocela.. l’Italia è ..attualmente.. uno dei laboratori più osservati, e probabilmente uno dei più temibili nel quadro dei confronti in essere .
Se la mia ipotesi di lettura dei perché convince poco ..o sembra una minchiata cosmogonica ognuno si trovi la sua .. basta che come Cittadini, cioè come cuore vero della Repubblica, non ci si faccia ipnotizzare dalle maschere dimenticando di cercare i volti che esse celano.