La pazienza del puzzle

di Corrado Fois - Liberacittadinanza.it - 08/02/2022
Se accettiamo troppo in fretta i nostri limiti, non esploreremo mai le nostre potenzialità. M.McLaughlin

C’è una famosa azienda , specializzata nei puzzle cioè in quel gioco di pazienza che ricostruisce un’insieme compiuto a partire dalla sua frammentazione, che ha fatto una scelta interessante. Ha posto in commercio opere d’arte in forma di puzzle. Una di queste è l’immagine storica per eccellenza, come si direbbe .. iconica, del movimento socialista. Il quarto Stato. Pellizza da Volpedo. Il proletariato, unito che avanza verso il futuro. Non l’ho comprato, ma mi piace che altri l’abbiano fatto. Le buone idee vanno premiate. Lo comprerò.

Due parole iniziali …

Il movimento socialista, in Italia come nel Mondo, è assolutamente frammentato. Lo sappiamo tutti ormai, ed è un limite di cui abbiamo piena contezza. Ma dico, altrettanto francamente, che mi sarei un filino rotto le palle di guardare solo ai limiti dimenticando le nostre potenzialità.

La sinistra, dico quella vera cioè quella che sa dire con forza … siamo la sinistra .. esiste. Sarà frammentata, sarà divisa, sarà di singolo poco peso ..ma esiste. Dobbiamo solo avere il coraggio di sederci al tavolo e comporre il puzzle che riavvicini forze finora centripete . I tempi attuali internazionalmente come le sfide che toccano il nostro Paese, lo rendono necessario. Che sia difficile conta poco, proprio perché necessario .. dunque è una responsabilità di Tutti, noi Cittadini, politici rimasti nell’area, partiti più o meno piccoli, movimenti operare per ricostruirlo.

Senza una forza socialista anche il capitalismo non funziona.

Senza confronto, senza alternativa di modello gestionale, il capitalismo diventa troppo libero ed arrogante, si confonde si frammenta a sua volta . Diventa l’attuale raccolta, inefficiente e fragile , che viviamo. Una forma economico politico sempre stiracchiata tra i boiardi dell’equilibrio come i grandi finanzieri ed i farabuttelli fintamente innovativi come Bezos. Senza la sinistra a far da contrappeso nulla funziona. Lo ha toccato con mano ovunque anche il potere. Non è un caso se Larry Flink, il grande manovratore di BlackRock , primo fondo finanziario del mondo, con quasi 10mila miliardi di liquidità finanziaria, ha indicato a tutte le società ed imprese che finanzia la strada della riduzione della diseguaglianza retributiva e l’attenzione alla qualità ambientale come la sola forma valoriale che produca vera e duratura efficacia. Non è un caso se Draghi è corso ad abbracciare Landini pubblicamente alla prima opportunità…

Dobbiamo provare a rimettere insieme il puzzle del Quarto Stato perché non abbiamo niente altro, nessun’altra scelta, nessun piano B. O ricostruiamo lo spazio politico che altri hanno desertificato o dobbiamo arrenderci e subire. Non solo la violenza di classe, che vediamo dalle morti sul lavoro allo sfruttamento degli studenti, ma in aggiunta le varie riforme costituzionali in prossimo cantiere .. e subire persino le cazzate sparate da chi si travisa dietro questa roba senza capo ne coda che chiamano centro sinistra. Ma che vuol dire, cosa c’entra il centro con la sinistra? Sono penosi e sbiaditi camuffamenti prodiani. Il centro, se ha ancora senso deve essere equidistante da tutto. La sinistra , se ha senso compiuto , è socialista ed è di classe. E che diamine!

Non si possono più sentire i 5Stelle farneticare su poli progressisti e Letta ipotizzare ecumeniche alleanze. Queste sono , per fare un giro di parole garbato.. solo una montagna di puttanate sparate ovunque da questa che è ormai una congrega di chierichetti.

Sono convinto .. no, meglio .. so, con dati alla mano, due cose chiare ed evidenti. Da un lato la sora Giorgia può contare su un 15/18% di italiani di destra che stavano, fino a qualche lustro fa , aggrappati al Msi nelle sue forme varie. Dall’altro esiste un 15/20% di italiani che del socialismo, della sinistra di classe, si sentono orfani. Beh, costruiamo la casa per questi smarriti , cioè per noi.

Se c’è riuscita lei a ridare ascolto e spazio a chi non l’aveva più, con il suo chiaro programma politico, così riassumibile : .. a belli, ahò, ma de kè, ma fatememe capì,… forse possiamo riuscirci anche noi . O no? Basta non avere paura di essere quello che si è. Basta ridare forza alle parole che sono la nostra identità .. socialismo ( e chi se ne frega se quattro furbetti hanno sputtanato un partito che ne portava si e no il nome? ) comunismo ( chi se ne frega se quattro arrivisti hanno mandato a gambe per aria il 30% di società civile) lotta di classe, pari opportunità difesa dei lavoratori, dell’ambiente e delle minoranze. Parole vecchie? Chi se ne frega! Datemi un intero vocabolario pieno di parole così, ve ne sarò grato. Quelle nuove le detta quel furfantello di Zuckemberg ... sai che nuova c’è? Ne faccio a meno. Metaverso ? ma vedi di andare tutto intero a ..vabbè!

Voglio dire una cosa ruvida e politicamente rozza … io trovo più rispettabile un avversario con un’identità precisa , che so dove sta di casa e so che ci devo fare, piuttosto di avere come rappresentanza una marmellata senza spina dorsale, senza progetto, senza identità.

La ghiaia serve, eccome!

Riprendo il gioco di qualche pezzullo fa sulla differenza tra le materie e sui ventilatori.. per valutare due cose. Primo, il mattone solido si è frantumato. Ma , secondo : se qui è là è diventato polvere, va ricordato che qui e là è rimasto ghiaia. Piccola e dura, ma pur sempre solida. E la ghiaia è come il frammento di un puzzle. Se si trova chi ha la volontà e la visione politica a medio termine, la ghiaia si rimette insieme , si raggruppa in una forma, trova senso comune. Non si deve chiedere – in un nuovo progetto unificante - che la singola parte, il singolo partito, rinunci alla sua identità. Se l’è guadagnata resistendo ai tempi avversi, al pragmatismo degli intellettuali, alla pervasività democristiana. Al tradimento. Non si deve chiedere a chi ha attraversato la notte della sinistra contando solo sui propri testardi convincimenti, né la fede negli altri né l’abiura a se stesso. Bisogna, invece, disegnare una strada. Un percorso chiaro, che parta da un obiettivo forte – la trasformazione della società - e con questo in mente si attraversi in modo dritto i difficili campi del negoziato e della rinascita. La ricomposizione del puzzle socialista..

In questa strada comune la ghiaia trova armonia e coesione. Diventa il fondo solido, formato da tessere differenti ed unito come un mosaico. Su questa strada di ghiaia dura può passare il cambiamento. Politico, sociale. Umano.

Riprendiamo in mano la difesa di classe. Le morti sul lavoro sono la tragica visibilità del peggioramento nelle condizioni del lavoro. Il diritto allo studio .. che una pandemia gestita per dividere ha compromesso. La tutela dei più deboli, degli emarginati , dei migranti, della diversità che è poi in realtà libertà individuale ( ..già, perché.. diversi da cosa? ). La tutela dell’ambiente che è prima di tutto lotta all’imperialismo, che risucchia ricchezza e risputa pattume, e non quella melassa di buoni sentimenti espressa simbolicamente dalla portavoce Greta, non a caso accettata ovunque.

Pepe Mujica ha detto : .. Forse, dobbiamo aspettare che il malcontento si diffonda per renderci conto del valore che hanno le cose più semplici e fondamentali della vita. Il malcontento oggi è diffuso, ed è dunque tempo di ritrovare le cose semplici e fondamentali .. la giustizia, quella vera , il lavoro, pagato e non estorto, la scuola, maestra e non cortigiana, la sanità, di Tutti e non degli amministratori, la natura , casa comune e non serbatoio dell’imperialismo.

Chi ha le palle in Italia per dire cose così vecchie? Chi ha il coraggio di dire che ci siamo così tanto spinti nel nulla dall’avere perso noi stessi? Quale dei nostri politici e governanti ha il buon senso di strada, da vero proletario come aveva Pepe nel dire .. avere così tanti poveri,miliardi di esseri umani, limita le potenzialità del commercio ed il benessere di molti per arricchire solo pochi .. C’è più concretezza in queste semplici parole di un operaio basco emigrato, che in mille chiacchiere di economisti paludati o di esegeti costituzionalisti.

Vogliamo provare a rompere lo schema teorico da sinceri democratici e guardare i fatti ?. ad esempio la Cina – con quel poco di socialismo rimasto, pur annacquato nello stalinismo- ha strappato dalla povertà e dall’analfabetismo quasi un miliardo di persone. Si è vero usa il covid per controllare politicamente i cittadini, schiacciando ogni libero pensiero. Ma intanto lavora e mangia un sesto dell’intera Umanità . Per contro non è meglio la grande democratica America. Sbandiera diritti umani che usa per premere sugli altri e poi scavalca come vuole. Mi domando dove i dem yankee trovino tanta impudicizia. Danno lezioni sui diritti e praticano i rovesci. Caro Biden, come è possibile giocare la parte dell’umanista quando la sanità del tuo Paese dimentica i più deboli, quando rovesci governi per tue politiche espansionistiche..quando uccidi in casa d’altri per prevenzione? Non c’è alcuna verità nelle parole cinesi, ma qualche buona prassi si vede.. non c’è alcuna verità nelle parole americane. E non vedo buone prassi.

E’ per questo che serve l’Europa, mediatrice, socialmente aperta, terzomondista. Ed è per il ruolo che può avere la UE che la sinistra deve tornare a pesare In Europa. Appare evidente che solo esistendo, dove esiste.., essa opera condizionamenti positivi. Infatti è per paura di Melanchon e della sua sinistra unitaria che Macron mostra tanto pacifismo e tanto ingaggio. Sotto elezioni non può permettersi di fare della Francia uno spettatore negli equilibri continentali. Da questa concatenazione di pressioni e contrappesi avremo tutti qualche vantaggio.

Certo ..direbbe qualcuno dotato di onesti sentimenti .. questi sono discorsi da naftalina.

Di meglio non ho. Ed allora chi ha pensiero più compiuto, scuola politica e chiarezza migliore prenda posizione, magari diventando meno entrista e dialettico. E’ ora che gli intellettuali si ripensino. Sarebbe bello vederli smettere di guardare al Santo ed alla Processione nello stesso momento. E diamine da qualche parte bisogna pur stare! Non si può sfarfallare su frasi astratte ..la costituzione sancisce .. il pragmatismo esorta .. e basta! La nostra Costituzione è meglio di qualsiasi tentativo di cambiarla finora provato .. non c’è dubbio.. ma è pur sempre un libro scritto da pochi ed in ere storiche fa. C’è qualcosa che conta di più di abbarbicarsi alla carta, ed è combattere per governare il cambiamento. O il cambiamento governerà noi. Escludendoci.

Immagino un grande incontro con tutti i movimenti ed i partiti dispersi , un grande difficile dibattito per iniziare un percorso certo pieno di contraddizioni, ma anche pieno di potenzialità perché guidato dalla necessità. Essa unifica più di ogni slogan, perché è valore primo, esigenza naturale. Spinta propulsiva comune.

La ricerca di una nuova convergenza non deve essere per liste elettorali di infelice memoria, e neppure si deve avere fretta di correre in pista. Abbiamo visto i guasti prodotti dalla smania di uno scranno in parlamento. Qui si tratta di costruire une enorme progetto, ricostruire il partito della sinistra. E non servono altri inutili aggettivi tipo ..democratico.. Ci vuole un partito che usi un nome descrittivo, preciso ed identitario : .. Socialismo.

Non c’è bisogno di scomodare un pubblicitario per dare belletto ad un movimento che avrebbe nella precisa identità il significato più profondo . Basta la forza delle parole , dirette e semplici che portano , chi vuole, ad una chiara scelta di campo. Ad ogni Partito il suo posto dichiarato senza ambiguità e travisamenti e che il Popolo scelga.

Altri puzzle…

L’azienda che produce puzzle, che citavo all’inizio, non mette in commercio solo opere d’arte da rimontare, ma anche il faccione di Topolino … per i più piccoli. Ci sono puzzle meno significativi di quello trattato .. ad esempio .. il M5S .. Ora non vorrei si pensasse io li abbia in antipatia ( e come dico spesso, anche fosse sai che gliene frega!) il fatto che io li consideri una sgangherata combriccola nata per astuzia e gestita con imperizia è secondario. Colpa mia e delle mie idiosincrasie. Quelli che dicono con aria pontificia ..non sono ne di sinistra ne di destra ..mi fanno pensare ai prodotti ACME, quelli che riceveva il Vil Coyote dei cartoni animati .. la colla che purifica, fortifica, attacca e tira.. insomma che fa tutto ma soprattutto non serve a nulla. Così vedo i Cinquini. In questi giorni un magistrato di Napoli, come sappiamo, ha sfiduciato Conte & C. annullando il voto per il ricorso di qualche militante. Hm..Hm.. vediamo come si può interpretare , non la sentenza ma la denuncia. Girando angolo di visuale emerge una cosuccia..la votazione si è svolta su un’altra piattaforma e non sulla storica di Casaleggio figlio. Ora ..l ’azienda dell’erede va maluccio e perdere un contratto sugoso la mette in difficoltà. Magari … dico magari .. tra i due fatti , i 5S che mollano la Rousseau ed il ricorso , c’è qualche piccolo collegamento, o no? Del resto pure Grillo ed il suo blog incassano molto meno che in passato. Dacché la mongolfiera è diventata un palloncino cola molto meno grasso. Non mi stupirei se il comico ligure ne mollasse un’altra pesante per rifare un poco di casino ed attrarre visitatori. Oggi ne ha molti meno del sito aperitivi facili di Gino un Crodino.

In quanto all’allegra brigata di parlamentari ministri sottosegretari & c. la sitcom è tristulla. Gigio Di Maio , che fa per hobby il ministro degli esteri e la raccolta di figurine Panini, ha il problema del terzo mandato. Un tempo si era inventato una padellata di cazzate culminate con mandato zero .. cioè il primo non conta perché di prova, quindi l’1 vale 0..il 2 vale 1 e via così ( bello lo facesse il fisco, no? ) ..adesso però il nostro giovane campano sta comunque a fine mandato.. l’agitazione è comprensibile, non vuole la fine di Alfano passato da Farnesina a fare ‘na cippa. Si dimena. Si agita. Si dimette. Simmetricamente Conte non vuole passare dall’essere l’ unico politico che ha unito i populisti all’avvocato Giuseppe Conte, interno 4 scala B.

Di questo humus si arricchisce la disputa ed il dibattito interno al M5S , accesa una e vispo l’altro. Come si vede, lor signori toccano temi di alta morale ed hanno a cuore i problemi del Paese. Triste fine, ma era scritta e facile da leggere. Hanno dichiarato chiaramente e sempre cosa non erano , peccato che si siano dimenticati di chiarirsi cosa vogliono essere. Così, senza posto ne strategia sono davvero ACME la colla che purifica, fortifica, attacca, tira .. ma si è sgretolata lasciando riccioli impiastricciati su una superficie vuota.

Al centro il Rrenzi si sbraccia in un nuovo modesto puzzle ..signori miei sono impegnato nella creazione del centro .. dichiara con le sue faccette ispirate. Con chi lo farà? Con Toti , l’orso Yoghi, e Quagliariello , quello che portava la pastiera napoletana alle riunioni dei Saggi di Re Giorgio. Il progetto politico del mezzo toscano sembra tratto da EcceBombo … giro vedo gente faccio cose.. Mastella, il resuscitato, plaude, Berlusconi , la mummia, segue con interesse. Perfetto. Fatti uno per l’altro. Il nuovo che avanza nel nulla. Auguri.

Del puzzle che sta mettendo in piedi Draghi parlerò nel prossimo pezzullo, perché la partita è pesante ed i segnali vanno interpretati .. ma ho un filino di orticaria solo ad annusarli.

L’ultimo puzzle lo ricompone la famiglia italiana che deve incastrare conti che non tornano, spese che crescono, figli che si smarriscono, socialità azzerata , impossibilità di crescere..Suvvia non facciamo facile demagogia ..eddai! Non va così male , Cittadini, abbiamo un po’ di fiducia suvvia! Il Ministro dell’Insanità ci conforta.. togliete pure le mascherine e tra un po’ liberi tutti!.. ma , esattamente, per fare cosa, ciccio? Non abbiamo più una lira..

Questo articolo parla di:

archiviato sotto: