Qualche cosa, qualche notizia qualche frase, per un attimo compare ai nostri occhi. Per un attimo l’osserviamo, a volte ci colpisce, talvolta la studiamo. Può essere che la capiamo. Poi, inghiottita dalle altre riversate senza sosta nella nostra mente, la smarriamo ed inesorabilmente essa scompare .. o forse rimane, ma sullo sfondo.
E’ una regola naturale, legata al principio di attenzione che, come esseri umani, siamo in grado di dare in quantità ed i tempi limitati. Essa è finalizzata ad attivare e poi gestire la memoria che altrimenti si intaserebbe di fatti più o meno rilevanti in modo imprevedibile.
E’ come avessimo, internamente, un archivista molto disciplinato che seleziona, scarta o conferma sistematizzando la storia delle nostre personali vicende e che , in fondo al processo di archiviazione, ci fornisce essenziali riassunti. Infatti quando ci guardiamo indietro, per quanto lunga possa essere la nostra vita, essa ci appare breve e veloce. Perché ha dentro solo l’essenziale.. come il trailer di un film.
Sarebbe terribile avere in testa tutto ciò che è accaduto, non solo per il contenuto emozionale dei fatti cruciali della nostra esistenza, ma per la difficoltà di gestione di miliardi di micro e macro informazioni, se esse accatastate e sempre presenti. Un disastro neurologico! Ricordare tutto è quasi peggio del dimenticare ogni cosa. Per fortuna il nostro archivista sa il suo mestiere ed ogni secondo si adopera per non fare intasare di troppi ricordi la nostra memoria.
Quindi il cervello, costruzione perfetta, valuta l’importanza di una informazione stabilendo di conseguenza la durata della stessa. Questo processo selettivo opera prevalentemente in base a principi essenziali .. l’affetto, il bisogno, la sopravvivenza. Con preciso senso della capienza emotiva il cervello scarta nel tempo le informazioni non immediatamente riconducibili a queste macro categorie e ne attenua il contenuto emozionale. Da cui la famosa frase … con il tempo tutto va, il tempo tutto guarisce. Ovviamente non è il tempo l’artefice, ma la straordinaria naturale efficienza del nostro archivista.
Il tema della consumabilità dell’informazione in memoria e della conseguente obsolescenza cognitiva, è stato a lungo studiato dagli esperti che ne hanno rivelato il meccanismo in studi tecnici, ma anche in libri di successo. Sappiamo per certo che il sistema di governo dell’informazione di massa ha applicato tecniche conseguenti , quando conveniente per indirizzare comportamenti, orientare scelte di vita e di campo, indirizzare il consenso o silenziare il dissenso.
Ricordo un caso per tutti. Negli anni 60 gli efficienti centri studi delle compagnie pubblicitarie , grazie al concorso degli esperti di cui sopra, avevano realizzato un sistema di persuasione subliminare che venne adottato da diverse major come Procter e Gamble o CocaCola . Consisteva in questo ..lavorando nel montaggio dei filmati pubblicitari veniva inserita una piccola quota di immagini non percepibili a vista ( 1 immagine ogni sequenza di oltre cento ) che si stampavano però , grazie al contenuto emotivo, nella memoria. Ad esempio .. il filmato ufficiale mostra i ragazzi ridenti che bevono cola, l’immagine subliminale è un deserto arido e poi all’inverso una cascata di acqua. La somma impressiva era: la cola toglie l’arsura come una fresca cascata. . ma non era in uno slogan , era in una emozione.
Scoperto il marchingegno la commissione parlamentare USA in materia di comunicazione di massa impedì con una legge la manipolazione subliminale. Ufficialmente. Quanto poi, in modo clandestino, questa tecnica sia stata usata in campagne politiche dirette od indirette non lo sapremo mai.
Aldilà delle persuasioni subliminali inventate per aggirare l’archivista cerebrale esistono tecniche di manipolazione dell’informazione di massa che hanno altrettanta efficacia e sono meno rischiose dal punto di vista legale. Vediamo come funzionano nel quadro del sistema delle comunicazioni di massa facendo ricorso ad alcuni studi sul processo di utilizzazione, sempre tramite i media, delle ghost news cioè le notizie reali fatte evaporare ed a seguire faremo anche un cenno anche alla costruzione delle fake news .. le bugie diffuse ad hoc.
Le ghost news. .. ovvero il gioco delle tre carte.
Partiamo da un principio generale legato alle leggi sull’informazione di massa. Come sappiamo , certe cose, anche sgradevoli per chi detiene il potere, vanno dette. Per quanto l’informazione sia chiaramente pilotata non si può evitare la divulgazione di notizie rilevanti, a causa di leggi specifiche che regolano i mass media od anche per la semplice legge di mercato. Eliminarle sarebbe un esercizio rischioso per qualsiasi testata ed anche inutile … comunque girerebbero. Dunque il tema per l’editoria di sistema, in questo specifico campo, diventa.. non ignorare o rimuovere la notizia, ma studiare come riportarla, quale taglio darle e poi come farla scomparire . Di fatto : come manipolare il sapere.
Persino nelle dittature, che per loro natura potrebbero utilizzare nella gestione del dissenso o della pubblica opinione anche solo carcere e tortura, questo era/è un punto sensibile.
Durante il fascismo Mussolini, esperto giornalista, decise che bisognava architettare uno schema che permettesse la manipolazione delle notizie partendo dal proprio convincimento , sperimentato, che con un giornale e le giuste alleanze ( industriali, banchieri, preti ) si può condizionare l’opinione ed il comportamento se non di tutti, di molti. Per questo scopo attivò, con notevole competenza nel campo della mistificazione, due dei processi fondamentali nella generazione del consenso : il principio di interpretazione ed il principio di diffusione.
L’interpretazione, cioè la capacità di ricavare da una notizia/evento uno stimolo per riflettere e da ciò formare un opinione indipendente , è ovviamente connessa al livello culturale del pubblico. Tuttavia l’interpretazione scaturisce da sistemi base comuni a tutti.. il quadro di valori prima di tutto. Esso influenza l’attenzione e determina il giudizio su un fatto od un comportamento. Per essere più chiari sulla dinamica tra i due fattori : i valori sono la benzina e il giudizio l’accensione. Uniti producono lo scoppio .. cioè l’emozione che da un fatto scaturisce. Come sappiamo è proprio l’emozione che fa da collante nella formazione dei ricordi e della memoria, quindi esattamente ciò che evita l’evaporazione della notizia/fatto.
Se il potere riesce ad inserirsi nell’imprinting della formazione soggettiva del sistema di valori, controllerà nel tempo l’interpretazione dei fatti ed in sostanza la struttura portante di quella che definiamo pubblica opinione, cioè la somma quantitativa delle interpretazione soggettive. Mussolini per questo scopo , indirizzare la formazione delle coscienze e le scale di valore, costituì il Ministero della Cultura Popolare .. detto minculpop ..nome che offriva con ironia involontaria l’essenza metaforica di quel processo di formazione.
Il secondo sistema comune a tutti è legato alla naturale gerarchia che la nostra mente, assai indaffarata di suo nella quotidianità, da ad ogni notizia. Se essa, la notizia, è isolata conta relativamente poco, se invece viene reiterata e diffusa per sua natura diventa significativa. Il principio di diffusione fu gestito dal fascismo tramite apposite veline che venivano fatte circolare nei giornali e che dicevano cosa andava enfatizzato e cosa sfumato, come posizionare le cattive notizie e rendere forti le buone. Per mostrare l’Italia come un paese sicuro i delitti, i reati, le rapine vennero sfumati messi in piccoli trafiletti o ingoiati dentro la buona notizia.. arrestato il criminale dei Navigli .. e via così. Questo sistema funzionò tanto bene che la favola dell’Italia Serena del Fascismo è giunta , per via della trasmissione generazionale, fino ad oggi.
Goebbels il ministro della propaganda di Hitler si mosse , per sua stessa ammissione, sulla scia di Mussolini, e di pari passo agì l’efficiente sistema di informazione che Stalin realizzò durante i primi anni 30. Ma non finisce qui .. il sistema venne adottato anche dall’amministrazione Roosevelt per amplificare il new deal e dare nuove speranze e sogni all’America della grande depressione. Da quel lavoro, che combinò stampa-scuola-cinema , nasce come valore comune per tutto l’occidente il sogno americano.
Il processo qui accennato è giunto fino noi … dalla società post bellica, agli anni sessanta, fino ad oggi. Alla formazione provvede la scuola dell’obbligo, che ti fa studiare tre volte le guerre puniche e mai la storia contemporanea; alla diffusione la Rai coi telegiornali che fino a due terzi degli anni 70 erano gli unici esistenti , ed oggi sono affiancati da tre canali in mano a Berlusconi ed al gruppo di interesse che l’ha espresso ( oggi due vista l’annunciata chiusura di TG4 che nessuno più guarda..manco i giornalisti che lo fanno! ) ed altri in un qualche modo connessi, come il gruppo Cairo.
La ghost new funziona così .. dico la notizia in modo neutro con poche immagini e comunque tra due che la schiacciano per impatto emotivo ..l’effetto panino . Il sistema viene anche detto, dai più spiritosi, gioco delle tre carte ..tra due assi, un sette. Oppure – per l’importanza della notizia - la devo trasmettere con evidenza, ma la diffondo solo poche volte e la sommergo sotto cumuli di altre.
Esempio di questa tecnica d’evaporazione appare evidente in alcune notizie senza più seguito .. che fine ha fatto l’attenzione sull’omicidio dell’ambasciatore Attanasio, ucciso in Congo, come il giudice locale che si occupava del suo caso? Sparita dai radar. Il tema era serio .. probabilmente legato al sistema di sfruttamento delle miniere di cobalto ed ai traffici connessi. Come mai non ci si è occupati più dell’omicidio di Calipari? Che fine ha fatto l’indagine sui fondi delle varie ricostruzioni ..da Napoli fino all’Aquila od Amatrice? Che fine ha fatto l’indagine sul sistema di intombamento dei fiumi che tanti disastri ha creato a Genova? Che ne è stato delle faraoniche costruzioni volute dal Berlusca a La Maddalena e poi abbandonate? Cosa si sta realmente facendo per le morti sul lavoro? Sono pochi tra gli infiniti temi che una volta sparacchiati nell’infinito della comunicazione, perché non si poteva evitare, sono poi stati dimenticati ..sono diventati fantasmi alla faccia della loro rilevanza per capire come davvero si muovono le cose nel mondo che abitiamo.
Affianco a questo processo ne esiste un secondo altrettanto praticato.. la diffusione delle fake news. Ovvero fai rumore su uno e su altro ci sarà distrazione..
La notizia farlocca.. o civetta.. non è un’invenzione dell’era social. Questi ultimi sono solo dei giganteschi frullatori che sputazzano ovunque. La strategia è antica e consolidata, lo insegna Omero, lo racconta Tacito, fa parte delle logiche medievali .. come si vede nel reclutamento per le crociate .. è l’essenza della diplomazia durante il Rinascimento e ruzzola fino alla storiografia sul Risorgimento, forse la più ampia raccolta di fake news che l’Italia riporti. Fino ad arrivare alla teoria di Goebbels .. dite un milione di volte una bugia e per quanto enorme diventerà una verità.
Quello che il micidiale manipolatore nazista non poteva immaginare è che si potesse contenere ‘un milione di volte’ in poche ore .. perché non conosceva i social.
Oggi noi sappiamo che una cazzata col botto sparata in questi frullatori diventa un fatto virale, si moltiplica milioni di volte in tempi brevissimi, pervade tutti gli ambienti .. manco il covid è così efficace!
E così, ripetuta all’infinito, rimbalzata ovunque come in un gigantesco flipper, la cazzata diventa per anime pie, menti semplici, e bischeri la verità. Prendiamo come esempio il tema vax-no vax .. vediamo da un lato bubboloni cosmogonici su AstraZeneca che permettono l’affermarsi vittorioso di Pfizer e dall’altro delle spudorate bischerate millenariste che manco Fra Cipolla in Tanganica avrebbe il coraggio di recitare.
Seppur separate da un fossato ideologico (.. come sono cadute in basso le ideologie ) le due sistematiche catene di fake news sono complici. Tanto rumore nasconde il tema degli affari e del processo di sfruttamento capitalista attualmente in corso sul tema della salute come sul grande tema del terzo mondo e di come si affronta la pandemia tra i più poveri. Ed in generale .. sul profondo ed agghiacciante problema dell’impatto che ha il cambiamento climatico sulla diffusione di nuovi virus. Solo per toccare temi collegabili alla comprensione delle relazioni che ha la pandemia sul nostro sistema di vita.
Ma questo rumore no vax , cosi come la quantità di tempo disperso per talk show e news sulle curve del contagio , concorre a mettere in subordine anche altri temi profondi come ad esempio la condizione dei migranti all’est , ma anche al sud. Si pone sullo sfondo il tema dell’utilizzazione dei fondi internazionali nei vari paesi e sulla corruzione che lo accompagna. Si vaporizza la mafia..scomparsa dai radar se non per dire..grande retata in Calabria.. e mai che si spieghi grande rispetto a quale dimensione del fenomeno.
Le alluvioni di oggi vengono catalogate come eventi estremi dovuti al cambiamento climatico .Ah beh! Vuol dire che il problema c’era già nei primi anni 50 quando il Po devastò intere regioni .. o nella metà dei sessanta quando l’Arno affogò Firenze. Allora cos’è, ci hanno mentito per 60 anni sulla condizione del pianeta?? Oppure , come sono propenso a credere, era/è la malafede e l’incapacità degli amministratori e dei vari governi a determinare stragi e disastri ed il clima è solo una variabile, al massimo una concausa.
Come per i terremoti .. come per gli incendi .. come per la desertificazione non è il clima o la Natura il pericolo ma ‘sti quattro imbecilli deputati a progettare la sicurezza che si imbertano i soldi e lasciano tutto come prima. Ma quale testata giornalistica darà mai la notizia così .. grazie all’imperizia ed alla corruttela di Tizio Caio e Sempronio ci sono stati crolli e morti. Si da la colpa alla Natura che fa semplicemente il suo mestiere. Grazie al progresso tecnologico siamo in grado di mandare quel fesso di Lallo nello spazio e non siamo capaci di fare un argine come si deve o delle strutture antisismiche. Ma a chi la vogliono raccontare?? .. beh, a noi.
E infatti ce la puppiamo l’informazione di potere o di socializzazione. Crediamo ai chip nei vaccini, tremiamo guardando i nuvoloni e ci dimentichiamo di due terzi del mondo in pura povertà per occuparci a tutte le ore, e per ore, di piccole beghe tra politici di professione.
Vabbè , ma che ci possiamo fare? E’ la domanda che a questo punto si porrebbe chi è dotato di onesti sentimenti.
Possiamo fare una cosa semplice : guardare nello sfondo sfocato, dove finiscono le notizie scomode, non farci catalizzare dai fatterelli sparsi o dai petardi buttati in aria e continuare, ostinatamente, a cercare di capire cosa realmente accade.
Non importa se abbiamo ragione o no nelle nostre valutazioni soggettive.. importa che non diamo ragione a chi fa più rumore e che , anche da soli, cerchiamo nel caos voluto la linea dritta che unisce singoli fatti al sistema di potere capitalista che comanda ormai ovunque. Non è detto che ci si riesca.. ma basta provarci , come facciamo qui. Come si fa in altri siti di libero scambio.
Diceva , nel suo libro La società dello Spettacolo , Guy Debord .. Lo spettacolo è il brutto sogno della società moderna, incatenata , che infine non esprime che il suo bisogno di dormire. Lo spettacolo è il custode di questo sogno . Per spettacolo Guy intendeva ogni forma mass mediale .. la tv, le news, il cinema,ed oggi i social. Il sogno ..il sonno .. non ha invece bisogno di spiegazioni.
Lo abitiamo.