Tutto da buttare

di Corrado Fois - liberacittadinanza.it - 20/10/2024
Se finirai col pensare che la merda in fondo non è male, prima o poi finirai col mangiarla- Ennio Flaiano

Guardando a cosa è diventato questo Paese ed a come è stato gestito, non sento più spazio né per la comprensione né per la tolleranza. Sono senza dubbio buone virtù che vanno conservate con rispetto perché guidano giusti comportamenti, ma c’è un tempo per ogni cosa, come dice anche la Bibbia. Io credo sia venuto il tempo dei calci nel culo. Che poi ci sia in giro qualcuno in grado di darli, beh questa è un’altra storia. Ci vuole coraggio, ci vuole speranza. Merce rara. Entrambe.

Continuo a leggere articoli, a sentire opinioni che ci dicono – con saggezza e democratica indignazione - quanto la colpa di tutto ciò che di orribile accade sia di questa banda guidata dalla sora Giorgia. Sicuramente è gente improvvisata ed imbarazzante. Un articolato senza capo né coda che mescola vecchie pippe e giovanotti vacui ed è stato proiettato al governo dalla più grottesca legge elettorale che l’intero pianeta abbia mai visto. Inoltre: fa bene alla salute trovare un capro espiatorio, qualcuno avverso su cui buttare tutte le colpe. Facciamolo pure. Del resto siamo abilissimi a raccontarci cazzate democratiche. Più bravi a raccontare cazzate che a fare la cosa giusta.

Se do retta al concilio dei savi queste curiose forme di vita sarebbero il cancro del paese, il rischio per la democrazia, i seppellitori della costituzione. Insomma se non ci fossero questi reietti al governo tutto sarebbe buono e giusto. Le alluvioni non ucciderebbero ed i poveri cristi che hanno perso tutto sotto l’acqua non sarebbero abbandonati. Se non ci fosse questo governo la sanità funzionerebbe, l’Italia non darebbe basi aeree ed armi alla guerra, i giovani non sarebbero precari e la spazzatura non seppellirebbe il sud. I diritti dei migranti sarebbero rispettati, le libertà individuali, la maternità consapevole, le unioni civili perfettamente applicate. La mafia sarebbe sconfitta, la camorra sputtanata, la corruzione battuta. Senza questa orchestra stonata non fosse stata eletta non avremmo morti sul lavoro, non rischieremmo disastri finanziari, non avremmo parenti ed amichetti agli scranni del potere e l’acqua sarebbe una ricchezza condivisa. Persino la RAI sarebbe attendibile e non lottizzata.

Semplicemente non è vero e non posso credere che quello che è rimasto della sinistra passi il tempo scarso e prezioso che ci è rimasto a raccontarsi questa puttanata auto assolutoria, bugiarda ed ipocrita. Che non sia capace di vedere la realtà, la vita grama del Popolo. La catastrofe sociale prodotta in tutti questi anni. Che preferisca parlare di libri piuttosto che vedere il sangue.

Questo governo va buttato giù perché è l’ennesima merda. Andavano buttati giù anche gli altri.

E non si può considerare questo aggregato peggiore dei precedenti perché sarebbe un ragionamento da democristiani. Questo governo- esattamente come quelli che l’hanno preceduto - serve il più rozzo ed ingiusto sistema capitalista occidentale, perché l’imprenditoria italiana è cresciuta corrompendo politici, sfruttando ed ammazzando lavoratori od intombando scorie tossiche nella campagna. Se per caso ci fossero eccezioni francamente me ne fotto.

Questo governo va buttato giù perché è imbottito di incapaci presuntuosi e corrotti esattamente come gli altri che l’hanno preceduto. E’ infarcito di amichetti e cognati e mariti, come hanno fatto peraltro autorevoli tipetti del PD che hanno candidato figli e mogli. Da che pulpito scalcagnato vanno predicando? Veramente contano sul fatto che l’intero Popolo Italiano dimentica la qualsiasi ipnotizzato dall’informazione più reticente del mondo. L’Italia è oltre il 45mo posto nella libertà e qualità dell’informazione, e non solo ora coi reazionari, perché nel 2014 era al 73mo posto. Per forza, non appena un giornalista parlava di cose concrete come la mafia la corruzione le ingerenze americane o russe lo uccidevano, lo licenziavano, lo facevano tacere. Fin dal dopoguerra.

Non c’è una sola cosa che Meloni &C. facciano male che non sia stata fatta altrettanto male da chi li ha preceduti. L’autonomia differenziata è uno schifo, si dice. Bene, condivido. Ma chi ha messo mano all’articolo quinto realizzando quella porcata regioni/stato senza costrutto e senza logica che la crisi pandemica mise a nudo? Un trittico di geni Prodi, D’Alema ed Amato. Gianni Cuperlo ebbe a dire in proposito «Nel 2001 si riformò il Titolo V pensando di togliere voti alla Lega. Fu un errore e gli italiani lo hanno pagato caro». Non poteva dirlo prima? Magari mentre i tre geni in sequenza menavano la brodazza? Vogliamo assolverli dimenticandone le colpe perché la Lega ha creato un altro rospo. Insomma giochiamo a l’ultimo ladro rende innocenti tutti gli altri. Non funziona, perché cacciate queste pippe ritornano le altre. Il torto è torto non importa chi lo ho fatto. Si giudicano i fatti. Il resto è retorica.

Altro pericolosissimo attacco alla democrazia è il premierato. Questi reazionari vorrebbero fare una riforma che consenta alla sora Giorgia di diventare il Papa o Macron, a scelta. Sana ambizione dell’unica proletaria vera che sia mai assurta agli allori della politica. Ma l’ideuzza non è loro. Si chiamava non premier, ma Sindaco d’Italia ed Occhetto la sbandierò per un bel pò. Ma non solo lui ruotava intorno al tema. Prendiamo ad esempio sta frasetta Appare opportuna nel nostro Paese l’adozione di una forma di governo centrata sulla figura del Primo Ministro. Parrebbe partorita dal pantofobo Nordio venne invece snocciolata, a suo tempo, da Arturo Parisi allora molto caro ai sinceri democratici. Forse la differenza tra queste riforme sta nel fatto che il Premier melonistico sarebbe votato dal Popolo? Si? No, manco questa è loro. Le strategie deI PSI di Craxi, del PDS di Occhetto, il documento fondativo del PD contemplavano la possibilità di fare dell’elezione diretta del premier una riforma stabile.

Vogliamo ricordare le posizioni di Minniti sui Migranti? Le frasi di quell’anima candida del Di Maio sulle ONG? La posizione di Conte sulla sicurezza? I tagli alla sanità praticati dai governi di centro sinistra. La riforma della scuola di Luigi Berlinguer. Le riforme della Boschi e della Madia.

Prima che possa sembrare che voglia fare una specie di mucchio indistinto, preciso il punto: no non sono tutti uguali, qualcuno puzza di più. Annusiamoli tutti, però.

Lo scontro giusto e frontale con il sistema governativo andava e va fatto su tre punti chiave: la sicurezza sul lavoro, intesa come sicurezza fisica e contrattuale. L’integrazione ed i diritti dei Migranti, perché sono i confini del nazionalismo e l’egoismo piccolo borghese il pericolo non chi si muove. L’essere umano è libero di spostarsi dove crede. La difesa della salute e dell’ambiente, con investimenti seri e precisi su ospedali e tutele territoriali e chi vuol fare il ponte sullo stretto se lo faccia da solo coi soldi suoi, con chiodi e cacciavite e vaffanculo.

Come si fa lo scontro frontale? Portando in tribunale tutti i governanti, nome per nome, con avvocati di parte possibilmente faziosi come erano quelli degli anni belli. Le accuse : concorso in omicidio relativamente ai morti sul lavoro, sequestro di persona relativamente ai centri di reclusione per migranti, concorso in strage relativamente ai vari morti per disastro ambientale denunciando presidenti di regione, ministro relativo etc.

Non si può fare? Chi lo dice! Qualcuno ci ha mai provato? Stanno tutti a menarla sulle solite cose sovrastrutturali, riformine ridicole fatte male dai meloncini e fatte male dai prodini. E tutta questa attenta militanza mentre il paese viene stuprato da corrotti e mafiosi, abbandonato a se stesso. Una donna piangeva davanti alla sua casa invasa dal fango, ci siamo mangiati tutti i nostri risparmi, siamo soli.. soli.

Certo che siete soli, come sono soli i morti nei cantieri, come i braccianti sotto la camorra, come i disoccupati non pensionabili od i malati senza risparmi. Siete soli perché la sinistra si fa le pippe sui sacri testi violati. E’ giusto difendere la Costituzione, ma partendo prima di tutto dai suoi principi. Sono quelli a rischio. E’ la coesione sociale a rischio, e non per una riformina grottesca ma per la fine delle opportunità di crescita collettiva in una società diseguale, mai curata, mai cambiata , mai sanata. Anche se questa riforma assurda non fosse stata nemmeno immaginata la crisi e l’incostituzionalità dell’intero sistema sarebbe gravissima. E la colpa è di tutti coloro che si sono seduti a turno sulle seggiole di questi sempre malfermi governi.

E’ tutto da buttare da quando si è buttato il socialismo. Tutto da buttare da quando si è persa la via maestra. In una prospettiva di classe, senza tolleranze ed indulgenze, tutto è da buttare sia i rozzi fascisti che gli illustri saggisti.

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