Ovunque, ‘ giovani’ e ‘meno giovani’, si sentono tranquilli nel dire ciò che invece dovrebbe lasciare quanto meno preoccupati.
Se infatti il Popolo non sente il DIRITTO-DOVERE di partecipare con le sue SCELTE alla formazione del Parlamento e opta per non votare, quale tipo di Democrazia si potrà mai avere ?
Sono convinto che la maggior parte di coloro che decidono di rinunciare al Voto, probabilmente potrebbero avere idee politiche più di sinistra che di destra.
Credo infatti due cose:
1) che coloro che votano per le Destre siano soprattutto persone benestanti, ‘benpensanti’ , e che non vogliano approfondire la realtà sociale del Paese, costituita da enormi e inconcepibili DISEGUAGLIANZE economiche, tanto che ormai in Italia convivono due Paesi, uno di serie A e un altro di serie B…,
2) coloro che invece hanno idee riconducibili grosso modo alla Sinistra (o a quel che rimane di essa) si dividono in tre raggruppamenti: il primo di ‘vecchi idealisti’ che voteranno a sinistra fino alla morte…, il secondo quello che vota a sinistra, pur talvolta ‘tappandosi’ occhi, naso e bocca…, e l’ultimo terzo che decide di non andare più a votare perchè disgustato dall’intera classe politica italiana, convinti che tanto ‘tutti siano uguali’ e che quindi vinca la Destra o vinca la Sinistra, la loro situazione personale non cambierebbe mai! La maggior parte di questi ultimi sono coloro che patiscono la sconvolgente precarietà di lavoro, con contratti inumani e salari da fame, fatto evidente, ma che tutti ‘sembrano’ voler ignorare…
A questi ultimi vorrei dire che, pur comprendendo e condividendo la loro rabbia per il trattamento loro riservato, sento il dovere di ricordare che ‘Democrazia è Partecipazione’.
Maurizio Sbrana
Se infatti il Popolo non sente il DIRITTO-DOVERE di partecipare con le sue SCELTE alla formazione del Parlamento e opta per non votare, quale tipo di Democrazia si potrà mai avere ?
Sono convinto che la maggior parte di coloro che decidono di rinunciare al Voto, probabilmente potrebbero avere idee politiche più di sinistra che di destra.
Credo infatti due cose:
1) che coloro che votano per le Destre siano soprattutto persone benestanti, ‘benpensanti’ , e che non vogliano approfondire la realtà sociale del Paese, costituita da enormi e inconcepibili DISEGUAGLIANZE economiche, tanto che ormai in Italia convivono due Paesi, uno di serie A e un altro di serie B…,
2) coloro che invece hanno idee riconducibili grosso modo alla Sinistra (o a quel che rimane di essa) si dividono in tre raggruppamenti: il primo di ‘vecchi idealisti’ che voteranno a sinistra fino alla morte…, il secondo quello che vota a sinistra, pur talvolta ‘tappandosi’ occhi, naso e bocca…, e l’ultimo terzo che decide di non andare più a votare perchè disgustato dall’intera classe politica italiana, convinti che tanto ‘tutti siano uguali’ e che quindi vinca la Destra o vinca la Sinistra, la loro situazione personale non cambierebbe mai! La maggior parte di questi ultimi sono coloro che patiscono la sconvolgente precarietà di lavoro, con contratti inumani e salari da fame, fatto evidente, ma che tutti ‘sembrano’ voler ignorare…
A questi ultimi vorrei dire che, pur comprendendo e condividendo la loro rabbia per il trattamento loro riservato, sento il dovere di ricordare che ‘Democrazia è Partecipazione’.
Maurizio Sbrana