MA CHI CI PUÒ CREDERE VERAMENTE ?

di Maurizio Sbrana - Liberacittadinanza.it - 06/02/2021
Ci possiamo girare intorno finché si vuole, ma il primo MALANNO della nostra Repubblica, restano sempre da decenni, le nostre LEGGI ELETTORALI

La allucinante crisi di governo si sta dispiegando nei modi d'uso.
E le modalità con cui essa è nata e sviluppata passeranno alla Storia. E il Senatore di Rignano se ne dovrà fare carico, anche se di certo a lui non importerà !

Ora stiamo voltando pagina. Il Presidente Mattarella non aveva alternative percorribili, se non voleva sciogliere le Camere in piena situazione di emergenza, e quindi ha incaricato la 'riserva di lusso' dell'Italia: il Professor Mario DRAGHI, sul quale quindi si fondano ora le ultime speranze di un Paese in crisi da almeno 30 anni!

È eccezionalmente comico ascoltare le dichiarazioni dei diversi Partiti che si affollano alla porta del Professore per entrare nella stanza dei bottoni, dove si faranno i 'giochi' del RECOVERY Plan (tutti tranne quello della Meloni..., che peraltro credo in accordo con gli altri della Destra, che già sta predisponendosi per le prossime Elezioni, calcolando che gli elettori d'accordo con il governo Draghi daranno il loro voto alla Lega o a Forza Italia, e quelli contrari invece, sempre al Centrodestra, ma alla Meloni...). Certi giochini ormai li capiamo anche noi sempliciotti.

A chi non fanno GOLA i 209 miliardi che saranno messi a disposizione dell'Italia dalla UE?
A "politici" (con la 'p' minuscola...) che negli ultimi decenni hanno portato l'Italia ad una crisi inarrestabile? Ad una 'classe dirigente' (!!!) che ha soltanto procurato di arricchire se stessa, gettando gran parte delle nuove generazioni in un inferno di prospettiva, con contratti a tempo, istruzione malandata, assoluto disprezzo per i concetti di equità ed eguaglianza?
E tutti che vogliono far credere che questa massa enorme di denaro che arriverá in Italia (e che per i 2/3 saranno a carico delle prossime generazioni, in quanto dovranno essere rimborsati nei prossimi 30 anni, oltre all'immane nostro Debito Pubblico che ad oggi sta già sui 2.600 miliardi di euro , al 160% del PIL...) potrà FAR RIPARTIRE L'ITALIA . Nessuno che voglia far notare che una cifra di tal genere (209 miliardi...) è all'incirca ciò che ogni due anni molti italiani Rubano allo Stato con le loro indecenti EVASIONI FISCALI.

Ed allora cosa accadrà, anche con un 'supercompetente' del calibro di Mario DRAGHI al Governo per poco più di 10 mesi (fino alla Sua Elezione al Quirinale ai primi del 2022...)?

Con TUTTI DENTRO, accadrà che delle RIFORME che potrebbero far risorgere il nostro Paese, cioè Riforma fiscale, Riforma Sanitaria, Riforma della Burocrazia, Riforma della Giustizia (a proposito... ricordiamoci tutti che è stata proprio la PRESCRIZIONE 'alla Bonafede' che ha fatto cadere Conte, non assolutamente altro!), Digitalizzazione e Greeneconomy, non verrà fatto niente, come appunto negli ultimi 30 anni almeno.

Perché noi ci possiamo girare intorno finché si vuole, ma il primo MALANNO della nostra Repubblica, restano sempre da decenni, le nostre LEGGI ELETTORALI.
Che sono sempre fatte non con riguardo alla GOVERNABILITÀ del Paese, ma soltanto per 'non far vincere gli avversari', non importando assolutamente niente dell'Italia!

Negli USA i Partiti in lizza sono 2 , Repubblicani e Democratici, da circa 250 anni!
Nel Regno Unito ci sono alternativamente Conservatori e Laburisti!
In Francia il Presidente della Repubblica viene eletto per 5 anni.
In Germania hanno Partiti che riescono ad accordarsi anche in coalizione (la Merkel sta governando da oltre 15 anni! E a Settembre lascerá il Governo, ma per sua volontá).

Sarebbe una 'bestemmia' (Dio me ne guardi!) suggerire sommessamente una nuova Legge Elettorale SUPERPARTES , Proporzionale PURA, a doppio turno, soltanto tra i Partiti e finendola una buona volta con le Coalizioni, che per la struttura individualista del nostro Dna non possono portare che alle tragiche conseguenze di cui siamo osservatori ormai 'disperati' ?

Maurizio Sbrana da Lucca

Questo articolo parla di:

archiviato sotto: