SUCCESSIONE, IGNORANZA E “PARTICULARE”

di Rosario Patanè - Liberacittadinanza.it - 05/06/2021
La tassa di successione è propria e intrinsecamente necessaria al Capitalismo liberale .Da esso è stata inventata e da sempre è uno dei capisaldi della società americana.L'Italia ne usa solo una minima quota e peraltro viene sfruttata populisticamente dalla destra e dalla Lega

Si fa di nuovo un gran parlare spropositato e privo di conoscenza sulla proposta di prelievo minimale dell’ 1% sulla tassa di successione,per giunta su una soglia finanziaria molto alta, proposta dal segretario del PD .

La bella espressione dell’altra sera in tv, incazzata eppur gradevole del sempre ottimo Bersani : “ la tassa di successione l’hanno inventata i liberali ..! “ mi ha fornito il destro per dare il mio piccolo contributo alla verità e alla chiarezza.

E’ assolutamente vero e sacrosanto che la tassa di successione è figlia del Capitalismo liberale che è profondamente diverso dal Capitalismo di rendita e di accumulazione. Negli Stati Uniti essa è pari al 40 % ( quaranta percento ! )ed ha una logica intrinseca forte e propria di quel Capitalismo che investe e crea sempre nuova intrapresa mai pago della rendita anche altissima e servendosi ,in maniera virtuosamente collaterale,delle grandi dimensioni di avanzamento tecnologico e di ricerca che esso esalta massimamente perché assolutamente indispensabile essere sempre avanti,sempre - logica a me particolarmente insopportabile – Primi.

Questa tassa ha,per gli americani,un profondo valore “morale “ : nessuno dovrà e potrà servirsi di un comodo lascito ereditario ,ma deve assolutamente creare nuovo capitale che serva al solo fine di sempre nuovi investimenti con i propri sforzi e con tutte intraprese possibili per andare avanti e creare sempre nuova ricchezza.

E’ quell’impresa dei coloni,di coloro che scendono per primi sulle rive dei nuovi mondi ,considerata come una vera e propria “missione” e che hanno nel DNA impresso il gene della acquisizione produttiva senza fine ,di cui le generazioni si fanno vanto e su cui sono giudicate e che comportano però – ahimè – collateralmente una logica di prevalenza assoluta del significato del massimo profitto sopra tutto.

E’ quell’“ Etica Protestante e lo spirito del Capitalismo “ che così straordinariamente descrive il più grande Sociologo della Storia moderna, Max Weber.

Certo,dopo aver “ascoltato” Max Weber ,sentire i nostri cosiddetti “politici” è quasi impossibile . E,se debbo essere sincero,non mi sarei mai aspettato da uno come Draghi ,che per altro verso ammiro e sostengo per una duplice considerazione esclusivamente non politica ( che mi porterebbe in altro momento storico alla massima opposizione possibile ) di “alto servizio” cui l’ha costretto sine qua non il Capo dello Stato mentre vivevamo il dramma della morte sull’uscio e la Repubblica era lì lì per crollare,non mi sarei mai aspettato dicevo quella brutta risposta, populistica anch’essa, che ha dato sul “dare e non prendere” ( e che fa il paio con l’altro cinismo inaccettabile della “ragion di stato economica “ nel “ ringraziamento “ alla Libia per quanto si adopera per la piaga dei Migranti).

Per favore non si parli più di prelievo bolscevico,rapinatore !

Apprezzo in molta parte Letta ,ma purtroppo avrebbe dovuto presentarla in ben altro modo, nella visione complessiva di una nuova società di Sinistra democratica e non così isolata che sembri solo un guicciardinano “ particulare “.

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