In questi giorni di cupa visione della vita pubblica ( ed esistenziale ) penso e ripenso, ma non riesco a “capacitarmi “ come diciamo noi siciliani-.
Per sovraccolmo di “ onestà disperata” ( Camus ) leggo della straripante clamorosa vittoria elettorale dei neofascisti nel paese martire di S.Anna di Stazzema, macabro teatro di una strage indiscriminata che nel 1943 fece oltre cinquecento vittime !
Dunque, un’opera discutibile , ancorché ormai indispensabile in quel di Roma considerati la saturazione e lo stato di emergenza del vivere urbano, è valsa la caduta di un governo che ,come arcirisaputo, avrebbe spalancato la porta alla destra. Nella infantile illusione che sarebbe stata una destra tutta “de noantri” italianuzza e tutto sommato contrastabile forse anche inconsciamente presunta col berlusconismo a fare da grottesco contrappeso-
Ma si da il caso che per la prima volta nella storia dell’Italia repubblicana, oltre ai mascheroni finto folkloristiche dei La Russa ( noi acesi e catanesi lo conosciamo molto bene da quando faceva l’agit prop in una folta schiera di fascisti che piu non si può, usi a picchiare, ad aggredire e minacciare ed a cospirare e che porto tutta la plebe siculo orientale a conquistare una marea di consenso ( indescrivibile..) e la caricatura preconciliare di un rozzo emulo di Hitler ,dei roghi e della caccia alle “streghe” come il neo presidente della Camera ( sic ! ) ,con il colonnello Meloni,ma soprattutto con la schiera dei ministri nominati,”avvertimento “ chiarissimo e assai ben strutturato , dimostrazione che la destra vera,essenziale,fredda e cinica esiste ed è ben viva e che può fare a meno ( e lo farà strumentalmente a breve secondo me ) di richiamarsi al simbolo della “ fiamma” ,colpevolmente tollerato e permesso dal nuovo potere repubblicano sulla scorta di interessi elettorali massicci camuffati dalla necessità della “riconciliazione” togliattiana e della subordinazione assoluta della D.C. al potere vaticano dalle quale sarebbero dipesi ,per l’una ,l’agibilità di ricostituire un’oligarchia burocratica indispensabile ad un partito profondamente leninista e per l’altra la certezza del controllo totale del territorio italiano ai fini di un autentico dominio ( che fu ampiamente realizzato )
Eppure la Costituzione parla chiaro,eppure era chiarissima ed evidentissima la natura ricostitutiva del partito fascista ,ma anche chi in quei partiti aveva partecipato alla Resistenza non seppe rinunciare ad un gesto che avrebbe sancito ab himis l’Autencità democratica indiscutibile sociopolitica della nuova Italia.
Ora ci troviamo a dover fronteggiare una destra che rimpicciolisce sempre più quel simbolo maledetto, ma declama senza infingimenti ogni sorta di capitolo , aggiornato e moderno, del potere autoritario, discriminatorio con eccezionale chiarezza e concretezza .Basterebbe citare ,oltre ai già menzionati personaggi allegorico-grotteschi,lo strame che si preparava nell’ambito dei diritti civili e della Persona e i portabandiera di una rinnovata triade Dio Patria e Famiglia.. Roccella, Piantedosi, Nordio, Zangrillo, Musumeci…e via via tutti oltre al già memorabile Salvini, subdolamente inserito alle infrastrutture con delega ai porti per surrogarlo in un Viminale in sedicesimo che gli consentirà di fare incessantemente il megafono del razzismo piu abietto e recuperare il popolo delle taverne lombardo-venete.
Dopo oltre cinquan’anni di impegno politico e di lotte, tutte praticate nel nome del Socialismo democratico repubblicano e condotte sempre contro ogni oligarchia e dittatura di poteri ,anche di quella miserabile nomenklatura di partito che era già chiaramente visibile alle origini ,assisto alla fine al disfacimento della Democrazia Costituzionale,alla vanificazione di ogni Speranza anzi Certezza che in ogni caso, il Nome dei Matteotti,Rosselli,Calamandrei ,Pertini.. sarebbe stato un argine insuperabile.
E invece la Democrazia della “ quantità” ha corrotto irremediabilmente sia il potere che l’opposizione, ha permesso ai veri autentici nuovi fascisti quel che non avrebbe potuto e dovuto concedere : il ripudio di se stessa.
Si,perché non si griderà mai abbastanza di finirla con la manfrina illusoria, falsa e deviante che “ la volontà popolare …blà blà blò “
Non occorrono terribili riferimenti storici per affermare fortissimamente che il voto popolare livero universale è una condizione “ necessaria” ma non “ sufficiente !
Il Costituzionalismo, solo, può creare le condizioni per una vera aristocrazia del potere e del governo,fondata su quei valori altissimamente aristocratici coniugati ai decenni di lotta e sangue popolare ,senza la quale và al potere non il “ popolo” ma la plebe ,o se preferite marxianamente il sottoproletariato.
Chi avrà coraggio di abbandonare arzigogoli finto-oppositivi, elucubrabazioni dottrinali, vanità e narcisismi intellettualistiche,voglia (malamente celate ) di rivalsa e di primato, e assumersi il peso e la necessità della consapevolezza e della verità ?
Che per un ricco piatto di lenticchie di voti,investiture popolari,rivalsa meramente numerico-quantitativo “occasione” da non perdere , si è lasciato cadere un Governo che si sapeva costituisse l’unico indispensabile ostacolo possibile alla marea montante della destra ,alla jacquerie plebea che offusca il popolo vero,sofferente ed emarginato ?
A qualsiasi sofisma si voglia attribuirlo, sempre un piatto di lenticchie resta.In compenso vivremo ( o rivivremo ? ) un’oscura era dell’antiumanesimo.
Con essa la mia generazione dovrà chiudere per sempre il libro sacro del Discorso di Matteotti ,sempre nel cuore, che mi fu donato,io ragazzino di prima media,da mio padre “ dottorino “ antifascista confinato politico in quel di Pisticci, limitrofo a quell’ Aliano di Carlo Levi, che ci onorò poi di una visita familiare. Cristo si è di nuovo fermato ad Eboli.
Un altro diverso ’” governo del Popolo “ è improcrastinabile.
Un’altra “ demo-crazia” è ineludibile.
Il nostro tempo è finito.