L’interesse strategico secolare degli Americani è stato quello di dominare gli scacchieri del Mondo anche attraverso il ruolo della NATO, impedendo di fare emergere potenze egemoni sia sul fronte Atlantico che in quello del Pacifico, cioè in Asia e in Europa.
Ma dopo la seconda guerra mondiale, l’imperialismo americano ha attraversato diverse fasi di declino a causa del rafforzamento di vecchie e nuove potenze concorrenti sulla scena mondiale .
Anche se Con il crollo dell’ URSS , gli Stati Uniti tramite la NATO, divennero una iper-potenza unipolare , e sembravano essere i trionfatori con il Capitalismo liberista su tutto il Mondo, oggi tutto viene rimesso in discussione .
Tutti i Presidenti degli USA dopo lo Scioglimento del Patto di Varsavia si son ben guardati dal chiedere lo scioglimento della Nato ed anzi hanno agevolato l’allargamento della Nato a tutti i Paesi facente parte dell’ex Patto di Varsavia , accerchiando così i confini della Russia, (obbligando la Russia a reagire con la guerra in Ucraina) puntando i loro missili nucleari verso Mosca e continuando con le guerre imperialiste sia nei Paesi asiatici Iraq, Libia, Siria, che nella ex Jugoslavia, fino alla guerra per procura degli USA/NATO in Ucraina per “sconfiggere la Russia”.
Inoltre gli USA non hanno mai visto di buon occhio il processo di unificazione Europeo ed hanno sempre operato affinché l’Europa identificasse la sua potenza militare nell’ambito dell’Alleanza Atlantica dominata dagli USA .
In questo quadro la nuova amministrazione Americana ha deciso che la guerra tra Russia e Ucraina non è più nell’interesse della nuova amministrazione nazionalista USA e Zelensky non corrisponde più agli interessi del nuovo nazionalismo americano, per cui la mediazione americana per la pace, viene fatta per non continuare a spendere risorse in una guerra che non da niente agli USA, e Trump si fa anche pagare per quello che hanno speso sottraendo agli Ucraini le loro “terre Rare”.
Ma è soprattutto l’irruzione del Gigante Cinese con il suo sviluppo economico e politico Mondiale andato avanti negli ultimi 30 anni in modo impressionate , che ha messo in difficolta la gestione della bilancia a tutti i Presidenti succedutesi alla Casa Bianca.
In questo contesto la seconda elezione ed esecutivo di Trump, non può che essere definito il prodotto del declino americano ed espressione politica del rancore sociale degli strati dell’opulenza imperialista.
Nella campagna elettorale gli strati oligarchici dominanti intorno a Trump , sono stati in grado anche di strumentalizzare e carpire il consenso di gran parte delle classi lavoratrici, che non contente della loro decadenza economica salariale , vedendo in nero le loro prospettive, hanno in maggioranza votato per Trump e in appoggio ad una classe di oligarchi, con la speranza di un rilancio delle loro sorti e dell’economia USA, tramite i dazi.
Un voto dato a Trump nell’illusione che l’economia Statunitense torni ad essere quella che fu: la prima potenza mondiale, con la speranza di avere ricadute positive anche su di essi , mentre in realtà si sta creando il bumerang con un calo dell’economia e del PIL Statunitense.
Così, TRUMP è &. per rifare grande l’America hanno sbandierato obiettivi in grado di rendere più vigorosi i grandi gruppi economici con una continua deregolamentazione dei diritti e stato sociale, con il diniego della questione climatica, e con misure di protezione dalla concorrenza estera sperando di riequilibrare il commercio soprattutto con il gigante cinese .
Ma nei programmi dell’amministrazione guidata da Trump, c’è anche il tentativo di riaffermare la supremazia dell’emisfero Americano sul Mondo e l’intento di scaricare il peso del declino USA sia nel confronto con la Cina, che sulle spalle degli Europei , sul Giappone e Corea del Sud loro alleati . Ciò sta avvenendo attraverso manovre sui dazi che salgono o scendono in base ad una mente che appare psichicamente compromessa più che ad un disegno razionale preciso… ma i capitalisti che manovrano Trump hanno un preciso disegno politico ed economico.
La dichiarazione di guerra commerciale Mondiale fatta da Trump nel giardino delle rose della Casa Bianca , ha però nell’immediato, causato un bumerang facendo sprofondare le borse del Mondo ma soprattutto in USA nel panico, e con la Cina che andava a colpire nel tallone d’Achille del debito pubblico americano con un aumento degli interessi che andava a toccare “la soglia del dolore della potenza americana”, obbligando così lo stesso Trump ad una ritirata e sospensione dei dazi… anche con la Cina , ma per poi ritentare la carica con la stessa manovra riportando i dazi sull’acciaio dal 10, al 25 ed infine al 50% , creando un nuovo stato confusionale sui mercati mondiali.
In realtà in pochi mesi la nuova presidenza americana ha aperto una molteplicità di scontri contemporaneamente su più fronti… Al suo interno oltre a deregolamentare quanto è rimasto di stato sociale e diritti delle classi subordinate, sta architettando il come mettere in discussione i poteri presenti nell’informazione, scuola, giustizia, Istituzioni… ed all’esterno prende una strada dove possono alternativamente essere blanditi e duramente attaccati e colpiti sia gli stati ostili come la Cina, sia gli alleati perché accusati di non essere abbastanza al servizio degli interessi del nuovo nazionalismo USA, tranne naturalmente la Meloni , che si dice sua alleata ed amica, più per incapacità a comprendere ciò che sta avvenendo che per convinzione, nonché per schieramento pro USA come già era avvenuto con BIden.
Anche la Geopolitica del disegno Trumpiano, non è difficile da capire . Essa in Medio Oriente permette e sostiene l’olocausto della rapace borghesia Israeliana contro il popolo di Gaza facendo tabula rasa con le bombe, massacrando di proposito 70.000 mila civili di cui 30.000 bambini, uccidendo medici e giornalisti, deportando la popolazione, bloccando medicinali e cibo al fine di affamare e far morire anche di fame… e Trump pensa soprattutto ai profitti che potranno venire successivamente alle imprese americane che saranno coinvolte nella ricostruzione… dall’altra gli USA ricordano agli Europei, Giapponesi e Coreani che non possono contare sull’impegno difensivo di Washington , con l’obbiettivo, non di uscire dalla NATO, bensì di rafforzare la NATO a spese dell’Europa … Quindi Trump chiede all’Europa di aumentare le spese per armamenti fino al 5% proprio per rafforzare la Nato … e gli Europei con la Ursola Von der Leyen obbediscono attraverso il motivo del tutto propagandistico ed inventato, come quello del riarmamento Europeo autonomo dagli USA/NATO , mentre è l’esatto contrario : la Nato non si scioglierà ma resterà come sempre in funzione degli interessi dell’imperialismo americano facendone pagare il costo per gli armamenti all’Europa. A proposito della Ursola Von der Leyen, ironia della sorte gli hanno dato il premio per la pace “Carlo Magno” , credo invece che avrebbero dovuto dargli quello denominato “attila” in quanto alimenta la guerra e distrugge l’ambiente
Credo che comunque il declino degli USA sarà inarrestabile, perché a fronte dell’attacco americano all’economia cinese, la Cina ha messo in campo tutta la forza dei suoi capitali tra cui gran parte del debito pubblico americano in mano a Pechino, tutto il suo grande “muscolo industriale” puntando la sua azione (in accordo con tutti i Paesi del BRICES compresa la Russia e l’India) su tutti gli Stati della massa sia Asiatica che Europea con accordi economici e diplomatici proprio approfittando delle onde d’urto causate dal governo americano.
In questo quadro, anche se l’era di dura competizione geostrategica provoca difficoltà di orientamento e sbandamento con l’imperialismo Europeo che ha preso a pretesto le convulsioni Trumpiane e cerca di schiacciare sull’acceleratore del riarmo con la Ursola von der Leyen che fa votare 800 miliardi di euro da destinare agli armamenti e la Germania che coglie l’occasione per riarmarsi fino ai denti , come fece dopo la prima guerra mondiale con Hitler al potere… è evidente però che l’irruzione della Cina non potrà essere arrestata dagli americani e il sistema capitalista Mondiale che abbiamo conosciuto , non sarà più riproponibile.
Probabilmente in futuro ci saranno nuovi mutamenti di fronte ed alleanze con momenti di aspra conflittualità alternati da altri di distensione, con la nuova era di dura competizione Geostrategica con la varie potenze mondiali che stanno gareggiando per l’accesso alle materie prime , alle nuove tecnologie ed intelligenza artificiale, alla quantistica dello spazio, ed alle rotte commerciali con una competizione imperialista a 360 gradi… ma con il ruolo dei “Volenterosi” Europei” che vorrebbero portare i loro eserciti in Ucraina, si potrebbe anche prevedere un passaggio dalla guerra globale commerciale alla guerra globale delle armi totale.
Umberto Franchi 5 giugno 2025