TRANSIZIONE ECOLOGICA , TRAGEDIE SUL LAVORO E STATO SOCIALE : CHE FARE ?

di Umberto Franchi - 30/12/2024
Oggi, assistiamo sempre più, alle balle di imprese che ci avvelenano ma si dipingono come “verdi”, attenti alla transizione ecologica.
Ad esempio, nei bilanci di 12  multinazionali , giganti dell’energia:   BP, Shell, Eni, Equinor, Repsol, Total, Omv, Pkn Orlen, Mol, Wintershall Dea, Petrol group e Ina Croatia,  si parla del loro impegno per    «l’energia rinnovabile» , ma in realtà,  (come ha documentato anche Greenpeace) investono quasi sempre nei combustibili fossili.
 
Lo fanno per rovesciare la polpetta avvelenata secondo cui per salvarsi dai disastri ambientali, di avvelenamento della salute, nonché  dagli “incidenti “ sul lavoro, causati da loro stessi  con il sostegno di chi governa, dicono  basta affidarsi alla  saggezza del sistema capitalista , cioè a loro … alla bontà dei «padroni».
 
Vogliono fare credere che il problema sia quello di  “mettere l’ecologia con i piedi per terra”, cioè che la terra è di tutti gli esseri umani e perciò anche delle loro verità e ideologie, all’interno di   un  sistema,  dove i rapporti di produzione a causa della  storica sconfitta  della classe operaia, oggi  sono  decisi da loro  e trovano  sostegno dei governanti , continuando di fatto oltre che a inquinare , a  distruggere il verde,  a costruire strade, cementificare, consumando suolo e causando frane, tracimazioni, crolli, alluvioni, disastri ad ogni temporale… anche a mettere in conto circa 1.400 morti ogni anno sul lavoro.  
 
Cosi continuano a  fare  nuove strade, che , come avviene a Lucca  e piana con gli “Assi Viari”,  vogliono portare avanti   un progetto sciagurato,   di  11,69 Km   dal costo di 178 milioni di euro ( ma dall’ultima conferenza dei Servizi sembra che verrà accorciato ridotto a semiasse )   che va  a sfregiare il territorio spaccando la Piana di Lucca in due con una montagna di catrame e cemento alta fino a 10 metri ,   con  uno sviluppo urbanistico disordinato , che ha già consumato ed impermeabilizzato parti consistenti del  territorio lucchese e continuerà anche ad alterare gli equilibri idrogeologici e compromettere ancor più la qualità dell’aria che respiriamo.  
 
Vogliono tombare i pozzi che con gli Assi Viari  verranno  inquinati , aumentando nei cittadini le malattie respiratorie ed i tumori a causa del ristagnano polveri sottili e sostanze gassose inquinanti che stazionano sopra le nostre teste formando una cappa che rappresenta una minaccia continua per i nostri polmoni.
  
Basta pensare che  ogni euro che il governo delle destre ha  destinato alla prevenzione ambientale ve ne sono ben 44 per costruire nuove strade e cementificare….
 
Ma credo che    esista anche uno stretto legame tra i disastri ecologici ambientali che in Italia ed a Lucca vanno avanti  e  la mattanza delle stragi e dei morti sul lavoro.
 
Le stragi sul lavoro, avvenute nel solo nell’anno 2024 evidenziano la tragica realtà dell’Italia.  Prima il 16  febbraio, con il crollo di una trave alla Esselunga di Firenze con 5 morti, dopo  il 9 aprile la strage con 7 lavoratori uccisi alla centrale idroelettrica sull’Appennino bolognese, infine la tragedia con 5 morti  allo stoccaggio ENI di  Calenzano, ecc.. accompagnata  dai 3 morti  uccisi ogni giorno sul lavoro … Ciò non avviene certo a causa di un destino cinico e baro…  ma è  tutto ‘ legato ad una organizzazione capitalista del lavoro che mette al centro il profitto e la speculazione finanziaria a danno della prevenzione e sicurezza, mettendo in conto (come ho già detto)  l’uccisione di circa 1.400 lavoratori ogni anno.
 
Sappiamo allora che le vere cause dell’inquinamento e distruzione  ambientale, cosi come quelle degli omicidi sul lavoro , dipendono  dalle scelte delle imprese e dalle politiche legislative dei governi  (sia quelli del passato che quello attuale) che sostanzialmente operano come richiede la Confindustria.
 
Così come avviene con la costruzione degli Assi Viari a Lucca dove quello che conta per lor signori datori di lavoro è il Business dei 178 milioni di Euro , anche per quanto riguarda quello che avviene con i morti di lavoro  nelle aziende, vede  la maggioranza dei datori di lavoro , trascurare gli investimenti finalizzati alla prevenzione e sicurezza ed  al fine di    fare più profitti , essi riducono il personale aumentando i carichi di lavoro a chi resta, non fanno formazione informazione ed addestramento adeguato, danno paghe di fame ed allungano gli orari di lavoro con  gli operai devono fare straordinari  necessari per sopravvivere, incrementano i cariche ed i ritmi di lavoro con i drammi causati  della stanchezza, non fanno investimenti preventivi alla fonte e molto spesso tolgono anche i i dispositivi di sicurezza al fine di incrementare i ritmi di lavoro.
 
Anche i loro profitti non vengono reinvestiti dai datori di lavoro nella innovazione tecnologica di processo e di prodotto , nella prevenzione e sicurezza del lavoro… ma quasi sempre in attività finanziarie speculative con il denaro che viene   investito in operazioni finanziare create per fare aumentare le proprie azioni o in fondi speculativi o in  borsa al solo fine  di  fare più denaro senza creare  lavoro, transizione ecologica, beni comuni.
 
Dal  canto suo Il governo Meloni, è il responsabile politico principale di questa situazione, oltre che del disastro sociale in atto.
 
 Essa ha fatto una serie di provvedimenti finalizzati alla cementificazione, inquinamenti, deregolamentando ancor più il   mercato del lavoro ,, “togliendo regole che loro chiamano “lacci e lacciuoli” con la  frantumazione del medesimo lavoro, con distruzione dello stato sociale, con impoverimento di massa dei ceti subordinati.
 
Un governo che ha fatto leggi come quelle della deregolamentazione degli appalti  con la possibilità di subappalti  a cascata al massimo ribasso scaricando i costi sui lavoratori i quali sono i primi a morire per “incidenti” sul lavoro.
 
La Meloni inoltre,  con il suo  “governo di guerra”  spende per le forze armate ben 30 miliardi di euro l’anno con un aumento del 5,5% rispetto al 2023  , ha fatto una finanziaria vergognosa  racconta la favola  dell’incremento del lavoro a tempo indeterminato senza però dire che le assunzioni sono a part-me involontario (circa 4.2 milioni di lavoratori obbligati a lavorare 4 ore al giorno 20 ore alla settimana con salari di fame)… racconta altra  favola dicendo   che con il cuneo fiscale i lavoratori avranno dal primo gennaio circa 100 euro in più al mese , mentre sanno benissimo che  rispetto al 2023,  non avranno un solo euro in più in quanto resta il cuneo fiscale già stabilito dal governo Draghi… con le paghe  che negli ultime 10 anni sono diminuite del 8,7%.
 
Racconta la favole degli aumenti ai pensionati mentre   ai pensionati al minimo , hanno avuto il “coraggio” di dare 3 euro in più lordi al mese mentre   ai loro ministri e sottosegretari gli danno  3.500 euro in più ogni mesi , chiamandoli “rimborsi spese”.
 
Un governo che fa pagare le tasse solo ai lavoratori e pensionati (tra il 23 e 43% ) mentre ai ricchi autonomi con reddito fino a 100.000 euro l’anno gli fanno pagare solo il 15% con la flat tax, e agli evasori gli danno il premio con ben 20 condoni fiscali.
 
Un governo che mentre  distrugge la sanità e la scuola, modifica in peggio la riforma delle pensioni “Fornero” e  manda le future generazioni in pensione con il sistema contributivo dicendogli se vuoi la pensione minima, utilizza la tua “Liquidazione” nei fondi pensionistici privati, altrimenti non avrai niente .
 
 Un governo che fa fare  i controlli della ASL nelle aziende  con il preavviso obbligatorio, al fine di fare uscire dalle aziende  tutti i lavoratori a nero presenti al lavoro  prima che l’Ispettore del lavoro entri in azienda.   Un governo che distrugge la sanità pubblica e la scuola.
 
Ora, appare chiaro che   i componenti del governo delle destre , sono liberisti, “servi e zerbini dei padroni”,  ai quali non solo lasciano  le mani libere nelle scelte  sia nel decidere la falsa transizione ecologica, che nello stabilire il come il per cosa si lavora, ma privatizzano anche tutto quello che di impresa pubblica e strategica era rimasto nelle mani dello Stato …
 
Credo che quello che ho sopra descritto sia un cerchio che solo la classe operaia nelle fabbriche , e le masse popolari nei territori,  possono e devono cercare di  spezzare.
 
Un realtà sociale denigrata che  insieme a quella della guerra in cui siamo sempre più immersi, alla catastrofe ambientale che vede i territori (anche  la Piana di Lucca)  allagarsi a ogni acquazzone , dove ogni anno vengono cementificati i territori che corrispondono a 3 città come Firenze, che lascia liberi di scorrazzare i padroni assassini della ThyssenKrupp, del ponte Morandi, del cantiere Esselunga , dell’Eni, Enel , ecc…  che vuole imporci altre “nocività” e bombe a orologeria pronte a esplodere come l’allargamento di Camp Darby a Livorno…debba essere combattuta !
 
Ma la realtà è molto difficile ed anche  segnata da una perdita di valori per la giustizia sociale ed i beni comuni.
 
Allora cosa fare in una situazione dove la  stampa e TV  di regime,  e quasi tutta l’informazione e formazione è falsata con lo scopo di creare confusione e carpire il consenso anche dei ceti subordinati?
 
Come riuscire  a ricreare una coscienza collettiva capace di discernere tra il bene ed il male, il vero ed il falso e lottare per ottenere un profondo e vero cambiamento ecologico ambientale, sociale  e nei luoghi di lavoro ?  ?
 
 Credo che questa realtà padronale, politica governativa che ho descritto,  ci deve far   capire ed  ammonire sul fatto  che in materia di ecologia e di sicurezza sul  lavoro di scelte economiche e sociali ,  ogni neutralità è impossibile  ed il lasciar decidere a lor Signori, la transizione ecologica si concluderebbe  con il  fare del giardinaggio, e le tragedie sul lavoro non potrebbero che aumentare, la realtà sociale non potrebbe che peggiorare.
 
 Occorre capire   che “ gli incidenti sul lavoro , la transizione ecologica, il cambiamento sociale,  senza una forte ripresa della  lotta di classe nelle aziende  e di popolo  nei territori,  sono destinati a peggiorare !
 
 Credo allora che la via maestra per invertire la rotta e procedere sia verso una riconversione ecologica dei sistemi produttivi che al fine di evitare la catastrofe ambientale,  i massacri continui   che sono veri e propri omicidi , la realtà del massacro sociale in atto… sia  necessario mettere di nuovo al centro come facevamo negli anni 70,  con determinazione, lotta, creatività e ogni mezzo possibile … la partecipazione,  attraverso assemblee  dei lavoratori nelle aziende, assemblee popolari nei territori .
 
E’ con il protagonismo dei lavoratori nelle aziende ,  a partire dalla a individuazione dei rischi esistenti nei luoghi di lavoro attraverso la soggettività di chi lavora, dai RLS e i delegati delle RSU che, insieme al resto del corpo dei lavoratori, devono recuperare un reale potere di contrattazione di tutta l’organizzazione compreso gli orari e gli organici necessari  del lavoro andando a stabilire gli investimenti da fare alla fonte,  il come si lavora, con quanti organici  si lavora, per cosa si lavora, quali investimenti fare destinati  alla  prevenzione dai rischi esistenti, con il sostegno di tecnici e medici esperti come Medicina democratica .
 
Ed è attraverso le assemblee popolari nei territori , che dobbiamo cercare di costruire i necessari rapporti di forza per  imporre alternative valide ai disastri ambientali che continuano a perpetuare !
 
 E’ necessario quindi  cercare di diffondere in ogni territorio comitati per la tutela ambientale e salute dei cittadini, ed in ogni azienda gruppi omogenei  organizzati che assieme alle RSU/RLS e  coordinati con i Comitati territoriali,  facciano precise proposte alternative a quelle di uno sviluppo distorto e disumano, cercando di contrattare il governo dell’organizzazione del lavoro in ogni fabbrica nonché  il come ed il per cosa si lavora e produce  le RSU, gli operai e i delegati  sanno che non basta fare uno sciopero generale o di protesta per cambiare la realtà è necessario lottare e anche bloccare la produzione  scioperando  su obbiettivi precisi non generici senza delegare a nessuno.
 
Non basta una rivolta sociale senza capirne gli sbocchi… la via maestra per invertire la rotta di  quello che in Italia avviene ,  è mettere di nuovo  al centro con determinazione, creatività e ogni mezzo possibile il protagonismo dei lavoratori a partire dai RLS e i delegati delle RSU che, insieme al resto del corpo dei lavoratori, ed ai cittadini nei territori, devono conquistare  un reale potere di contrattazione sostenuto dalle lotte del popolo e dei lavoratori, fino a cambiare la tragica realtà che oggi viviamo!
 
Umberto Franchi 

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