Ricerche EURISPES, relativamente al 2014 http://www.eurispes.eu/content/comunicato-stampa-rapporto-italia-2014 emerge che “...per quanto riguarda la caccia il numero di contrari raggiunge livelli elevati (74,3%)” .
Nonostante ciò, purtroppo la caccia è"! legale "e viene beffardamente decorata di certi aggettivi come "sostenibile, ecologica, consapevole".
Il linguaggio verbale e visivo che essa usa per autopromuoversi è mistificatorio: le lobbies venatorie si presentano come amiche della natura, animale e vegetale, e usano nei loro nomi termini come tutela, protezione, salvaguardia e via ingannando., pur sapendo ormai che i cittadini sanno che trattasi di accordi politici di tipo elettoralistico e che non hanno niente a che vedere con la natura, i cittadini ,il ben comune ed il rispetto della vita di esseri vivienti, Si va a caccia “per amore della natura e degli animali”, un amore che tinge il paesaggio di sangue.
Bisogna anche fare i conti con le vittime umane che la caccia provoca http://www.vittimedellacaccia.org/
La scorsa stagione venatoria in Italia si è chiusa con 88 casi di vittime per armi da caccia: 22 morti (18 cacciatori e 4 persone “comuni”) e 66 feriti (45 cacciatori e 21 persone “comuni” di cui 3 bambini feriti da fucilate). E’ inaccettabile che le istituzioni, rappresentanti la cittadinanza, ignorino tutto ciò., in nome di loro interessi elettoralistici, che grondano di sangue.
Ma c'è molto di più, che lor signori devono conoscere , e cioè la giurisprudenza .
Negli ultimi decenni il diritto e l'etica storico positiva, come scrive il prof Luifgi Vallauri"sono entrambi diacronicamnete , sempre più animalisti e ....che nei casi dubbi di bilanciamento tra i valori della soggettività animale e l'utilità umana deve essere effettuato a favore della SOGGETTIVITA' ANIMALE , sopratutto quando riguarda eventuali nuove norme.
Appunto il caso in questione tratta una nuova legge che addirittura si vorrebbe estendere a livello nazionale coinvolgendo il ministro Maurizio Martina in "quanto , spiega Remaschi, la legge vigente del 92 è stata realizzata in un momento in cui la diffusione di questi animali non costituiva un problema.
Peccato che Remaschi non ricordi il ripopolamento autorizzato dai politici ai cacciatori. prova ne è la presenza di esemplari di cinghiali non autoctoni che popolano i boschi della Toscana. tanto per fare un esempio delle cause dell'esubero degli animali di cui parlate.,causate anche da foraggiamenti e pasturazioni .
Assai pericolose sono le sue affermazioni, non provate scientificamente come dovrebbe per legge, quando dicono " che un numero così elevato costituisca un serio rischio per il mantenimento dell'equilibrio naturale del territorio,una vera criticità per la biodiversità" e non si ponga il problema ben più importante che uccidere degli esseri senzienti, cosi definiti da decenni di etologia e dall'Articolo 12 del Trattato di Lisbona , significa compiere un atto criminale , istigare ad un reato di maltrattamento degli animali .
Mi aiuta a spiegare la mentalità antropocentriche che caratterizzano la maggior parte dei politici, la sentenza della Cassazione n.11606/12 , che sancisce definitivamente l'applicabilità degli articoli 544bis e ter del codice penale non solo alla specie d'affezione. Con questa storica ed EPOCALE SENTENZA , la Suprema Corte che assicura l'esatta osservazione a l'uniforme interpretazione delle legge, chiarisce che i delitti di maltrattamento e uccisione, sono sempre applicabili a qualunque specie animale,anche in presenza di leggi speciali,nazionali, regionali comunali, ad esempio circhi , sperimentazione , allevamenti , caccia, pesca, ecc-
Ciò significa che alcune categorie come quelle dei cacciatori, circensi, vivisettori, pescatori o degli allevatori, nel caso in cui si renderanno responsabili di delitti contro gli animali,non potranno più invocare una vera e propria immunità, connessa alla natura dell'attività che svolgono.
E' importante per i politici che sappiano che la fattispecie di cui all'articolo 544 ter del c.p. come statuito da univoca Giurisprudenza ,è integrata indipendentemente dal fatto che la condotta sia commissiva od omissiva ,Cass per sez.III del 27 giugno 203 n.32837, che può riscontrarsi anche nell'inattività di chi, come le autorità preposte , non adottino provvedimenti urgenti e necessari alla tutela degli animali,così come
insistentemente richiesti da numerosi cittadini e da numerose associazioni animaliste.
E' incredibile constatare che un politico proponga leggi e norme che istigano a commettere un reato di uccisione, articolo 544 c.p.
Potrei andare avanti con casi giudiziari che confermano il carattere criminale dell'attività venatoria, e che ,se codesti politici non fanno un passo indietro chiedendo scusa della loro scandalosa proposte di legge criminale , saranno materia usate per articolare denunce che verranno fatte nei loro confronti, poiché istigatoria ad attività illecita .
Ringrazio per l'attenzione , attendo risposte in merito,
cordiali saluti
Stefania Sarsini
E’ bene ricordare che dalle ricerche EURISPES, relativamente al 2014 http://www.eurispes.eu/content/comunicato-stampa-rapporto-italia-2014 emerge che “...per quanto riguarda la caccia il numero di contrari raggiunge livelli elevati (74,3%)” Nonostante ciò, purtroppo la