Un incontro tra il Comitato Scientifico Equivita e la Regione Toscana, su richiesta delle associazioni LIDA e Antidote Europe, si è svolto venerdì 14 Dicembre a Firenze per ricevere chiarimenti sul finanziamento della Regione Toscana ad un progetto della Novartis “FAIV” (Faster Access to Innovative Vaccines) per ben 23 milioni di euro, ovvero il 30% della spesa totale del progetto, sui vaccini per le malattie infettive nei paesi in via di sviluppo.
Molte le richieste di chiarimento e le osservazioni (vedi comunicato Equivita del 13.12.12) alla Regione nell’incontro, a cui hanno partecipato l'Assessore alla Sanità' della Regione Toscana, Luigi Marrone; il responsabile della Segreteria Politica del Presidente della Regione, Ledo Gori; il Consigliere Regionale di Sinistra Ecologia e Libertà, Mauro Romanelli; il Dirigente Settore Igiene Pubblica della Regione, la Dott.ssa Emanuela Balocchini; la dott.ssa Candida Nastrucci, ricercatore, con dottorato di ricerca in Biochimica Clinica all'Universita' di Oxford, membro del Comitato Scientifico Equivita e di EUSAAT (European Society for Alternatives to Animal Testing) e specializzata in Alternative agli esperimenti su animali e la dott.ssa Stefania Sarsini, della LIDA di Firenze.
La dott.ssa Nastrucci - ancora in attesa di copia del progetto originale FAIV, presentato dalla Regione Toscana con la partecipazione della Novartis alla Commissione UE e da questa approvato- ha riportato alcuni esempi di avanzati metodi di ricerca sostitutivi degli esperimenti sugli animali per lo sviluppo di vaccini innovativi. Tali nuovi metodi di ricerca recano grande vantaggio sia nei risultati scientifici sia per la salute umana.
Il rappresentante della Giunta Regionale ha
tagliato ad ogni ulteriore osservazione degli
interlocutori, dichiarando che il progetto FAIV di
Novartis (4,6 milioni di euro l’anno per cinque anni), non
è iniziato, e che probabilmente non inizierà nemmeno nel
2013 per mancanza di fondi della Regione. Ha chiuso poi,
strategicamente, con la domanda
“Cosa può fare la Regione per voi?”
La risposta di Nastrucci è stata molto pronta: "Permettere e finanziare nella Regione Toscana un Corso sulle Alternative agli esperimenti sugli animali. Il corso avrà lezioni teoriche e pratiche e vedrà l'intervento di docenti stranieri per formare i ricercatori del futuro. Questi potranno valersi di metodi di ricerca moderni, assai più accurati perché specifici per l'uomo, oltre che più giusti per tutti gli esseri viventi. Il corso costerebbe soltanto 110,000 Euro in 18 mesi totali, e si ripeterà per 6 volte formando ben 180 ricercatori". Lo scopo è di arrivare ad una ricerca scientificamente valida e più etica.
“Il progetto del corso è già pronto”, ha proseguito la dott.ssa Nastrucci “si chiama ‘Course on Innovative Strategies and Alternative Methods to Animal Experiments’. È stato da me ideato con l’Università di Tor Vergata, e presentato al Ministero della Salute,che lo ha approvato e finanziato. Ma lo svolgimento del corso, presso Tor Vergata, non ha potuto avere luogo, poiché il Ministero stesso ha tagliato i fondi, riducendoli a € 50.000, chiedendo ulteriori cofinanziamenti anche esterni”.
"Ringrazio la Regione Toscana - ha concluso
Nastrucci- per aver aperto il dialogo sia alla creazione
di questo corso innovativo, sia a valutare, in
prospettiva, con l'aiuto di Fondi Europei, l’apertura di
un centro di ricerca innovativo per lo sviluppo di metodi
alternativi che vadano a sostituire gli esperimenti su
animali. Tale Centro sarebbe il primo “Centro per le
Alternative agli esperimenti sugli animali” in
tutta Italia".
La dott.ssa Nastrucci ha inoltre proposto il Dipartimento
di Bioingegneria dell'Università' di Pisa, che ha già
comprovata esperienza di tecnologia in vitro come
collaboratore in sede territoriale.
Il
Comitato Scientifico EQUIVITA è felice di riscontrare l'apertura
all'innovazione della Giunta Regionale Toscana e alla
volontà espressa di applicare la Legge Regionale n. 59 Art.
10, del 20 ottobre 2009, sulla sperimentazione su animali,
che dichiara:
Art. 10, comma 1. "La Giunta regionale tutela gli
animali dall’utilizzo a fini sperimentali o ad altri fini
scientifici mediante la diffusione di metodologie
sperimentali innovative che non prevedano l’uso di animali
vivi."
Art. 10, comma. 2. "Per la finalità di cui al comma
1, la Giunta regionale può realizzare appositi accordi con
le università degli studi e con gli istituti scientifici
aventi sede nel territorio regionale.
Il Comitato Scientifico EQUIVITA si augura che la Regione Toscana promuova e finanzi al più presto la realizzazione di questo Corso, che sarebbe il primo corso teorico e sperimentale di formazione con questi contenuti in Italia".
Si augura ugualmente che la destinazione dei cospicui fondi destinati alla Novartis per il progetto FAIV venga rivista sulla base delle tante nuove conoscenze e del nuovo paradigma scientifico riguardante la ricerca biomedica, la cui diffusione procede velocemente in tutti i continenti (vedi i nuovi programmi federali di tossicologia negli USA e il Progetto “The Virtual Liver” in Germania).
Si augura inoltre che la Regione Toscana destini i fondi previsti per la solidarietà nel terzo mondo ad interventi mirati alla prevenzione, rendendo in tal modo la Toscana protagonista di un nuovo, assai esteso, rinascimento culturale.
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