La Nuova Zelanda ha riconosciuto legalmente il fatto che gli animali siano esseri senzienti,
ovvero in grado di percepire e sentire nello stesso modo di noi.
L’emendamento alla legge era stato presentato dal Ministro dell’Industria Nathan Guy a maggio del 2013.
Anche se mi dispiace che nessuno capisca mai che pure noi umani siamo animali; difatti il regno degli animali è detto Animalia e fra le varie specie che lo compongono vi rientra pure l’uomo, quindi era ovvio che noi tutti animali siamo esseri senzienti, ma come al solito è semplicemente un discorso di specismo. Ma quanto meno la Nuova Zelanda ha fatto un grande passo in avanti in tal senso, nell’abbattere questo specismo che tanto mi ricorda a Hitler.
Ecco cosa ha dichiarato la Dottoressa Virginia Williams, presidente del Comitato Nazionale Animal Ethics Advisory: “Dire che gli animali sono “senzienti” vuol dire affermare che possono vivere emozioni sia positive che negative, compresi il dolore e l’angoscia. Questo importantissimo riconoscimento segna un altro passo nel cammino del benessere degli animali.”
Ed ecco cosa ha dichiarato Steve Merchant, Presidente della New Zealand Veterinary Association: “Le aspettative riguardanti il benessere degli animali stanno rapidamente cambiando. Certe pratiche verso gli animali, che un tempo erano all’ordine del giorno, ora non sono più tollerate o accettabili. Con l’approvazione del disegno di legge, la legislazione neozelandese si è adeguata al mutato atteggiamento della nazione per quanto riguarda lo stato degli animali nella società.”
Importanti anche le dichiarazioni della direttrice del Nelson SPCQ – l’ente protezione animali neozelandese – : “Che gli animali abbiano emozioni simili alle nostre lo vediamo tutti i giorni. Vivono l’ansia da separazione e mostrano sofferenza. E questo è un sentimento quasi umano. […] La stessa cosa accade quando vediamo animali trascurati e che hanno problemi di benessere. Soffrono molto per questo. Lo si può vedere nei loro occhi. E’ molto triste, davvero. […] Purtroppo la maggior parte delle leggi neozelandesi considerava ancora gli animali come “cose” e “oggetti” piuttosto che come creature viventi. […] Speriamo che ora si possano comminare sanzioni più severe per i maltrattamenti e che queste creino un deterrente maggiore contro i comportamenti di alcune persone.”
Di positivo c’è che ora in Nuova Zelanda è vietato usare gli animali nella sperimentazione di prodotti cosmetici. Un altro cambiamento riguarda il fatto che questo disegno di legge prevede pure un sistema diclassificazione delle offese con conseguenti richieste di pena più o meno severe, gli ispettori che controllano il benessere degli animali potranno presentare rapporti di conformità o meno con la legge. Infine, nonostante tutto questo non significhi la fine dello sfruttamento e uccisione degli animali, le dichiarazioni contenute in questa legge potranno essere utilizzate per future iniziative di legge a favore degli animali.