Numerosissimi ricercatori dichiarano pubblicamente che i dati raccolti sugli animali sono inutili e fuorvianti per la ricerca umana. PER L’INCOLMABILE DIVERSITÀ GENETICA, ANATOMICA, FISIOLOGICA E METABOLICA TRA TUTTE LE SPECIE ANIMALI.
Sostanze invalidanti, cancerogene e letali per una specie, possono risultare innocue o addirittura benefiche per un’ altra e, con la vivisezione, non è mai possibile prevedere la risposta umana. In Italia solo dal 1972 al 1983 è stata revocata la vendita di 22.621
specialità medicinali, che avevano passato il vaglio della sperimentazione animale. (Bollettino d’ informazione sui farmaci, Ministero della Sanità, n. 8, 08/83)
I ricercatori che oggi, nella produzione dei medicinali, usano metodologie alternative, devono comunque usare la vivisezione solo per obbligo burocratico, con il rischio di invalidare terapie utili all’uomo, ma dannose per gli animali, e di approvare terapie innocue sugli animali ma inefficaci, tossiche o letali per l’uomo...
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