Quando i mangimi contengono panelli di olii esausti, o sostanze ancora più tossiche, il rischio è maggiore, come è accaduto, ad esempio, nella vicenda dei polli alla diossina, in cui questa sostanza era contenuta nei mangimi degli animali.
Inoltre, negli allevamenti intensivi gli animali vengono imbottiti di farmaci, per cercare di scongiurare le malattie causate dallo stress da sovraffollamento e dalla debolezza congenita di questi animali, frutto di manipolazioni genetiche che danno luogo ad animali "iperproduttivi", ma che si ammalano molto facilmente.
Ad esempio, negli allevamenti di maiali, quando gli animali sono mantenuti sul grigliato, l'aria dei capannoni è caratterizzata da un eccesso di ammoniaca ed altri gas, che rappresenta un fattore irritante per le mucose delle vie respiratorie, che determina uno stato di continua irritazione e a volte porta a forme polmonari o bronchiali più gravi, per cui la somministrazione di farmaci deve essere continua.
In Europa vengono consumate 5000 tonnellate di antibiotici LEGALI, di cui 1500 per favorire la crescita artificiale di polli, suini, tacchini e vitelli.
A queste vanno aggiunte tutte le sostanza illegali largamente impiegate, che molto difficilmente vengono scoperte nei controlli veterinari che sono comunque pochissimi, perchè generalmente viene controllato un animale ogni 7000 ,e perché le sostanze sono sempre diverse e nuove e se non si conosce a priori la sostanza cercata non si possono eseguire test per scoprirne la presenza.
L'abuso di antibiotici è pericoloso perché è all'origine del fenomeno della resistenza dei batteri a un numero sempre maggiore di antibiotici, cosa che preoccupa molto gli scienziati di tutto il mondo.
Viene infatti in questo modo favorito lo sviluppo di batteri, che, "allenati" da questa continua esposizione agli antibiotici, si adattano, diventando resistenti a molti farmaci, che su di essi non hanno più effetto.
Un pollo su cinque e un uovo su dieci contengono tracce di farmaci che possono far aumentare nell'uomo il rischio di cancro.
La sindrome di "mucca pazza" ha scatenato nei consumatori la corsa ad altri tipi di carne, nella speranza di una maggior "sicurezza", mentre invece si verifica il contrario: se contrarre il morbo di "mucca pazza" è comunque ad oggi piuttosto improbabile, subire dei danni alla salute per il consumo di carni ancora più "a rischio", come quelle di vitelli, maiali, pollame conigli e pesci, è praticamente certo, dato che per questi animali le condizioni di allevamento sono ancora peggiori e i farmaci usati, di conseguenza, sono molti di più.
Gli estrogeni sempre presenti in ogni tipo di carne provocano anche diverse disfunzioni a livello ormonale negli esseri umani.
Ad esempio, nel Centro di ginecologia dell'infanzia e dell'adolescenza dell'Università di Torino è stato verificato un aumento dei casi di telarca (sviluppo delle ghiandole mammarie prima della pubertà) nelle bambine, e come terapia è stata consigliata l'esclusione dalla dieta di ogni genere di carne.
Molti allevamenti olandesi hanno ricevuto partite di carne contaminata con medrossi-progesterone-acetato (Mpa), un ormone che mette a rischio la fertilità dell'uomo .
Quando le sostanze illegali vengono scoperte ,sono massacri di massa di esseri senzienti ,altrimenti chi ne fa le spese sono i carnivori l