Sono socia dell’associazione . Onlus LIDA di Firenze,   LEGA
        ITALIANA DIRITTI DLL’ANIMALE, ed intervengo a nome  del
        movimento animalista antispecista che lotta da anni per i
        diritti  degli animali e la loro liberazione .
        .
        
         Quattro  in particolare sono gli eventi importanti  che hanno
        caretterizzato lel lotte di questi ultimi tre anni  che
        vogliamo  portare alla vostra conoscenza:
         * la liberazione nel giugno dell’anno scorso di 2700 cani
        beagle dall’allevamente lager  Green Hill, a Montichiari ,
        Brescia,
         * la liberazione degli animali degli stabulari  usati dai
        docenti per la didiattica all’Università di MIlano.
          *le 700 mila firme raccolte fino ad oggi in Italia per
        l’iniziativa Popolare Europea  “Stop Vivisection”
          *la prima edizione del MIVEG, il festival vegano che si è
        tenuto a  Milano il 28/29 settembre scorso.
         
          L’allevamento Green Hill è stato chiuso e gli animalisti hanno
        adottato i 2700 cani liberati : un evento storico di grande
        importanza e di  anche di grande commozione che era stato
        preceduto da un grande lavoro svolto dagli attivisti del
        COORDINAMENTO FERMARE GREENHILL , a partire dalla manifestazione
        organizzata  a Roma nel settembre del 2011 , alla quale
        parteciparono 10.mila persone, e dalle decine di manifestazioni
        locali e sit-in  davanti all’allevamento.
         Anche se la nostra lotta era contro la sperimentazione sugli
        animali, l’allevamento è stato chiuso per maltrattamenti, e
        questo comunque è importante perchè fa capire da dove parte la
        sofferenza  di milioni di animali allevati per la
        sperimentazione, alla quale segue quella degli stabulari
        ,prigioni di sofferenza in attesa dei test -tortura  dei
        vivisettori ,per poi essere uccisi quando non servono più. 
        Sono stati liberati recentemente anche alla Ditta Menarini di 
        POmezia 38 beagle, usati per la sperimentazione
        
        Qualche mese fa ,gli attivisti  del Coordinamento Fermare Green
        Hill, a viso scoperto , sono entrati negli stabulari
        dell’università di Milano, sottraendo dalla sofferenza e dal
        terrore ,decine di roditori e conigli, e sono tutt’ora in attesa
        di avere un confronto  richiesto  ai  docenti e agli studenti
        .per spiegare loro  i limiti scientifici ed etici della
        didattica con gli animali., incontro a cui evidentemente  ne i
        docenti ,ne gli studenti   hanno elementi  validi per
        confrontarsi .
        
        Contro la sperimentazione con gli animali ,ci  stiamo attivando
        in Europa per la raccolta di un milione di firme   per
        l’iniziativa popolare europea” STOP VIVISECTION”, 
        Oltre ai chiari motivi etici che  si oppongono alla 
        sperimentazione con gli animali, vi sono delle evidenze
        scientifiche che provano l’assenza predittiva del “modello
        animale” per una ricerca finalizzata alla salute umana e
        pertanto l’iniziativa popolare  sollecita la Commissione Europea
        ad abrogare la direttiva 2010/63 e a presentare una nuova
        proposta che abolisca l’uso della sperimentazione con gli 
        animali, rendendo obbligatorio per la ricerca biomedica e
        tossicologica, l’uso di dati della specie umana.
        Ad oggi, in Italia , abbiamo superato le 840 mila firme ed
        ancora mancano 20 giorni alla fine della raccolta . 
        E’ interessante informarvi che  gli altri sette stati membri 
        che  devono raccogliere le firme  per rendere valida
        l’iniziativa  europea  che sono Francia , Spagna , Belgio ,
        Germania , ecc  stanno faticando ad arrivare al numero minimo 
        di 7000 (settemila) firme. 
          L’Italia probabilmente arriverà da sola al milione di firme:
        una grande vittoria per il movimento animalista  italiano , una
        risposta importante ed ampia della popolazione  sensibile al
        tema, il cui consenso ci apre la strada  a quelle che saranno le
        prossime lotte  contro la vivisezione, come, se necessario,  il
        ricorso contro la mdirettiva alla Corte di Strasburgo o i
        referendum abrogativi delle leggi naziionali.
        
         Il quarto importante evento  che vi vogliamo raccontare ,  è
        stato  la prima edizione  del MIVEG, il festival vegano che ha
        avuto luogo a MiIlano il 28 e 29 settembre ., organizzato da
        VITA DA CANI , con la collaborazione di NEMESI ANIMALE e  del
        COORDINAMENTO FERMARE GREEN HILL
         Questo festival è stato un’esperinza multiforme dove l’ottima
        offerta  di cucina vegan ha messo a conttatto moltissime persone
        ignare  dello sfruttamento, umiliazioni, prigionie e morte  di
        milioni di animali ogni anno,
         (2 miliardi di animali al mese  vengono uccisi per
        l’alimentazione   nel mondo), 
        si sono travati a contatto con chi ha scelto di vivere una vita
        vegana , cioè senza prodotti di origine animale,  non solo
        cibo,  ma anche  abbigliamento pellicce ,calzature   ecc..
        L’evento è riuscito a far parlare di veganismo sui media con
        servizi ed articoli al TG1, a” La Repubblica” , sulla testat
        locale “Segrateoggi”.
        Molte le conferenze,  seguite e partecipate, dove è stato
        parlato di alimentazione, attivismo, scelte di vita, salute,
        politica , antispecismo.
        
        Ma cosa significa  ANTISPECISMO,? per molti  dei presenti una
        parola poco nota. 
                     L’antispecismo è l’antidoto dell’antropocentrismo,
        è un pensiero filosofico politico definito negli anni 70 da
        Richard Ryder , che si oppone alla SPECISMO, inteso come
        pregiudizio morale che pone l’uomo al di sopra delle altre
        specie sulla base dell’appartenenza alla specie umana.
        Lo specista enfatizza le differenze fra gli esseri vivienti
        delle diverse specie (grado di intelligenze , esperienze
        cognitive in genere) rispetto all’uomo inteso come punto di
        riferimento di questa scala gerarchica, mentre l’antispecista si
        focalizza sulla somiglianze , dal momento che gli animali in
        quanto esseri vivienti soffrono, godono, hanno paura, curano la
        prole, socializzano, hanno un linguaggio , interagiscono con
        l’altro ,come tutti  gli ESSERI SENZIENTI., come le scienze
        etologiche da decenni hanno ampiamente  dimostrato..
        
        Gli approcci all’antispecismo in questi ultimi decenni  si sono
        sviluppati e sono state molteplici: approccio utilitaristico di
        Singer, giusnaturalismo di Regan, ai  più recenti ,antispecismo
        debole di  LeonardoCaffo, antispecismo polito di  Marco
        .Maurizi. 
         Ma non è questa la sede per parlare delle loro diversitò,
        quello che qui ci preme  sottolineare è  ciò che li accomuna: e
        cioè l’analisi che  vede l’animale nel mondo    come proprietà,
        come risorsa, come merce, come uno schiavo: gli animali sono
        COSE.
        Li accomuna anche la certezza che la liberazione degli animali
        passa attraverso l’affermazione dello status di esseri senzienti
        e dell’obbligo morale di non trattare l’animale come un oggetto
        a disposizione dell’uomo, ma come soggetto di diritti, primo fra
        tutti il diritto alla vita, e alla libertà.
          
         La normativa  del diritto animale  sia nazionale che europeo,
        come vedremo, istituzionalizza il dominio, la violenza,,la
        torura , la morte di milioni di esseri  senzienti, perchè è
        catterizzata  da uno spiccato antropocentrismo, il sistema
        giuridico è autoreferenziale, i precetti giuridici sono
        elaborati dagli uomini per gli uomini.
         Ha dunque ragione il Prof Luigi Vallauri , autore del V Tomo
        del Trattatto di Bioteca , diretto dal Prof. Stefano Rodotà, di
        recente pubblicazione, quando scrive che tutte le leggi
        speciali, tutte le deroghe costituiscono”eccezioni, scappatoie,
        inganni ai divieti di uccidere e ai maltrattamenti sanciti dal
        TITOLO IX bis del Codice Penale.”
        Non si può dubitare  che gli allevamenti,  la ricerca  con
        animali, la caccia , la pesca , siano uccisioni ,
        maltrattamenti.
         “ Ma il diritto animale  può fare DE ALBO NIGRO .” il diritto
        animale  autorizza ciò che ha prima  ha vietato con evidenti
        contraddizioni  incostituzionali.
        
        Anche se le normative europe testimoniano  che di fatto gli
        animali sono ESSERI SENZIENTI , come l’Articolo 13 del Trattato
        di Lisbona  ,ratificato e reso esecutivo in Italia nel 2008 ed
        entrato in vigore nel dicembre 2009 , la  voluta ed incompleta 
        formulazione della norma  offre il fianco a politici, giuristi, 
        e magistrati per  definirlo di difficile applicazione, lasciando
        così il quadro normativo sia nazionale che europeo inadeguato
        nel fornire una posizione giuridica agli esseri senzienti. 
        
         Questo vuoto normativo  lascia anche spazio a quelle strategie
        riformiste di una parte del movimento animalista , come la LAV,
        l’Enpa., la Federazione costituita dalla Brambilla,” un’anomala
        animalista”, che non hanno portato miglioramenti  ,  alla
        violenza, al dominio,alle  torture e morte  degli animali,non
        hanno determinato la fine del loro   sfruttamento ma anzi ne
        hanno rafforzato l’istituzionalizzazione del loro status di
        cose..
        Diverso è parlare di tutela degli animali, e di tutela dei
        diritti degli animali. Nel primo caso gli animali sono oggetti
        da tutelare, nel secondo sono soggetti  con i loro diritti da
        tutulare.
          Per  questa ragione l’approccio antispecista vegano rifiuta
        ogni forma di  riformismo e di regolazione e vede i diritti
        animali e i diritti umani strettamente intrecciati in quanto
        tutti esseri senzienti,.
        Se va abolita  la discriminazione di genere , di sesso , di
        religione,  va abolita anche la discriminazione di specie , 
        appunto lo specismo.
        
        Perttanto pensiamo che è tempo che il dibattito sulla difesa
        giuridica degli animali si concentri essenzialmente sulla
        nozione di soggettività.
         Per modificare realmente le condizioni degli animali bisogna
        agire sul loro status, riconoscendo loro finalmente soggettività
        giuridica e relativi diritti.
         
        Noi pertanto pensiamo  che l’impegno del giurista ,del
        costituzionalista moderno sia quello di estendere la categoria
        dei diritti oltre la specie . e che la mancata soggettività
        animale sia frutto di un atteggiamento antropocentrico e dunque
        specista  degli ordinamenti giuridici e quindi incostituzionali.
        
         Per un ossequio allo spirito dell’articolo 3 della Carta
        Costizionale, che pone a fondamento del nostro ordinamento il
        principio di uguaglianza  è necessario riconoscere capacità
        giuridiche e status giuridico agli animali., in quanto esseri
        senzienti.
              
           “UN TALE OBIETTIVO PUO’  REALIZZARSI  SOLO MOIDIFICANDO LO
        STATUS GIURIDICO DEGLI ANIMALI, INSERENDO IL BENESSERE E LA
        DIGNITA’ ANIMALE ,IL RISPETTO DELLA LORO VITA, TRA LE NOTRE
        PREVISIONI COSTITUZIOANLI PER ELEVARE GLI ANIMALI DA RES A
        SOGGETTI.  “ ( Da” I  Diriitti degli Animali, da Res a
        Soggetti,”  di Francesca Rescigno, docente di diritto
        all’università di Bologna..)
        
        .IL CENTRO DELLA COSTITUZIONE GIURIDICA NON PUO’ CHE PARTIRE
        DALL’’ASSUMERE GLI ANIMALI NELLA COSTITUZIONE, COME VIA MAESTRA
        DELLA LORO EFFETTIVA LIBERAZIONE. 
        Il movimento animalista antispecista si aspetta  dai competenti 
        in materia risposte in merito, e ringrazia gli organizzatori di
        questo evento  fra i quali  Prof Rodotà , per aveci dato la
        possibilità  di portare alla conoscenza di sempre più persone,  
        le lotte animaliste e le teorie  su cui si fonda.
      
      
      
      
      
ANTISPECISMO ANTIDOTO ALL'ANTROPOCENTRISMO Gli animali nella Costituzione
          
    
