"SOCCORRIAMOCI O SOCCOMBIAMO!"!

di Giovanni Scavazza. - 28/03/2025
Cosa possiamo fare per deviare il processo socio-economico in una direzione alternativa a quella voluta dai feudatari odierni?

Mi chiamo Giovanni Scavazza, sono un ultra-settantenne, sofferente da patologie invalidanti, artista figlio d'arte, ex docente di educazione artistica e storia dell'arte all'università Unitre di Zurigo, che in passato ha vissuto stagioni di lotta e conquiste sociali-civili-culturali, ed ora sono qui che mi domando: Ma in quale mondo siamo sprofondati? 

Cosa possiamo fare per deviare il processo socio-economico in una direzione alternativa a quella voluta dai feudatari odierni? 
Come rifondare il concetto di ricomposizione di classe e ricostruire una identità collettiva di classe?
Oggi non basta ipotizzare la rivolta sociale e nemmeno svolgere i referendum promossi dalla Cgil. La rivolta sociale non e' un gioco da ragazzi, e per farla esplodere va organizzata e guidata verso sbocchi sindacali e politici ben precisi. Quindi serve una piattaforma rivendicativa con al centro:
- Forte aumento dei salari e delle pensioni.
- Salario minimo garantito.
- Pensioni a 60 anni e 40 di contributi con il ripristino del sistema retributivo.
- Ripristino della scala mobile, recuperando automaticamente almeno l'80% dell'inflazione.
- Ripristino della legge n.833 del 1978 con la garanzia della sanità pubblica efficiente e universale.
- Ripristino dei diritti tolti con la legge Jobs Act e abolizione della legge 30 che prevede ben 45 forme di lavoro precario.
- La cancellazione della legge che liberalizza gli appalti.
- Una riforma fiscale che abbassi le tasse ai ceti medio-bassi e li aumenti ai ceti ricchi.
- Una riforma della scuola pubblica sul piano della formazione e quello dell'occupazione, che rovesci l'attuale situazione.
- Un taglio sostanziale delle spese per le armi, portandole dal 2% all'1%, destinando i proventi recuperati al sociale...
Ecco quali sono i contenuti che la Cgil dovrebbe discutere e fare emendare ed approvare nelle assemblee dei lavoratori ed i pensionati, e dopo iniziare il confronto con il governo e con le associazioni padronali, accompagnati da scioperi articolati e generali fino alla conclusione di un accordo che stabilisca i suddetti contenuti.
Credo che solo nella crescita di un vero movimento conflittuale di lotta del movimento operaio e studentesco, che potrebbe anche nascere una nuova cultura, un nuovo impegno di massa generalizzato, ed anche un nuovo partito della sinistra che non si limiterebbe ad unificare le realtà politiche presenti, ma farebbe anche emergere quadri nuovi cresciuti nella lotta, e capace di spostare masse popolari verso la sinistra, anche con il ritorno al voto, premiando una sinistra che ha fatto scelte radicali e giuste a favore dei ceti subordinati...
Una Sinistra capace di crescere e governare il Paese assieme a chi lotta per cambiarlo veramente nella direzione giusta, sociale, di libertà, uguaglianza, pace e di diritti: 
"SOCCORRIAMOCI O SOCCOMBIAMO!"
Prof. Giovanni Scavazza.

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