ATLANTIA è una Holding, che gestisce in
concessione, molte autostrade Italiane tra cui la
A 10 dove è crollato il viadotto. la Holding ,
come sappiamo è controllata dalla famiglia
Benetton con il 30,23 % delle azioni, assieme a
altri grandi gruppi finanziari come: Cassa di
Risparmio di Torino; colosso del credito USA,
HSBC, Fondi Americani BlakRok:
Ne 2017 , lor signori si sono spartiti utili per
1,17 miliardi di Euro, con un più 4% rispetto
all'anno precedente, mentre le spese di
manutenzione sono di minuite del 5% rispetto
all'anno precedente. Naturalmente la fetta più
grossa è andata alla famiglia Benetton.
Ora, c'è stato un periodo , chiamato della
ricostruzione, (anni 60/70) , i grandi manager
privati e pubblici, avevano una dignità con
stipendi che superavano tra i 20 ed i 30 volte
quello di un operaio.. ed. avevamo imprenditori
che reinvestivano la maggior parte degli utili
nell'innovazione tecnologica e nella
manutenzione...
Oggi i manager percepiscono stipendi tra gli 80 e
100 volte quello di un operaio... i grandi
imprenditori reinvestono i loro utili soprattutto
nelle attività finanziarie (il caso Marchionne
FCA, era lampante), oppure cercano di risparmiare
su tutti i costi del lavoro, Salari, diritti ,
compreso quello della manutenzione e della
sicurezza .
Vi ricordate della tragedia con il crollo di una
fabbrica tessile , la “Rama Plaza” in Bangladesh,
avvenuta nel 2013 ?... vi morirono 1,129 persone
,( quasi tutte giovani donne) ed oltre 2.000
feriti…
29 imprese Multinazionale si servivano della
manodopera a basso costo di quell’azienda tessile
e tra loro c’era anche il grande imprenditore
Benetton… quello che fa i manifesti antirazzisti
con un bambino bianco e nero che si danno la mano,
ma che se può sfrutta gli operai fino alle ossa… e
sapete con quanti soldi sono stati risarciti i
familiari delle vittime accertate tramite DNA ?
200 dollari… ecco quanto vale una vita di una
persona per lor signori.
Quindi, è necessario prendere atto che, se mai lo
fosse stata , la classe dei capitalisti in Italia
(ma anche nel Mondo), non è più alla testa dello
sviluppo della civiltà umana e del Paese... ma è
ridotta ad una classe di maniaci che coltivano
l'avidità del profitto , al solo fine del
possedimento del denaro, della ricchezza, del
lusso...
Ed anche ogni acquisizione o nuova scoperta della
scienza e della tecnologia, viene usata , non per
il bene degli esseri umani, ma per acquisire nelle
loro tasche più soldi..
Quindi , perché stupirci e parlare di tragico
imprevisto per il crollo del ponte Morandi ? Se la
manutenzione viene ridotta per fare più profitti,
se già un anno fa si erano accorti che qualche
cosa nei tiranti non funzionava , ma aspettavano
il prossimo ottobre per fare manutenzione
necessaria, è chiaro che si mettono in conto anche
incidenti di quella portata (o come avvenne nelle
FF.SS a Viareggio il 29 giugno 2009) . Per loro il
maggior profitto giustifica anche le tragedia con
la morte di molte persone !
E’ in questo contesto che le dichiarazioni
dell’Amministratore Delegato Castellucci sono
penose. Esso ha detto: Che dalle verifiche fatte
il ponte Morandi non doveva crollare… che bisogna
aspettare i tempi della magistratura per capire
cosa è avvenuto… che la società autostrade è
pronta a rifare il ponte in otto mesi, spendendo
500 milioni di euro (sic).
Allora , fatti i funerali delle 43 vittime, e
senza aspettare le indagini previste con i tempi
della Magistratura, occorre dire con chiarezza che
il crollo è stato causato da due eventi. Questi:
1) La società Autostrade che fa capo a Antlantia
aveva l'obbligo di curare tutta la manutenzione e
non lo ha fatto al fine di fare più utili . Perché
se lo faceva il ponte non crollava è chiaro? Non
lo dico io, lo dice il Procuratore di Genova che
conduce le indagini !
2) Esiste anche una grave responsabilità del
ministero dei trasporti che doveva effettuare i
controlli tecnici necessari . Sia dei governi
precedenti, che di quello nato da 80 giorni..
Controlli che non sono fatti perché manca anche il
personale necessario a causa di scelte politiche
di bilancio sballate , con tagli continui tagli ai
servizi e spese per attività pubbliche , che
mettono in discussione l’esistenza o meno di uno
Stato (sic)... Ciò non può essere più permesso
!...
Ora sicuramente , i ministri del governo
giallo/verde, nel dopo incidente, si sono
comportati da "dilettanti allo sbaraglio", ma dopo
quello che è avvenuto, la decisione del governo di
revocare l’incarico alla società concessionaria ,
è un atto dovuto e giusto… e a tutti coloro che
sostengono il contrario perché c’è il rischio di
pagare “20 miliardi” di penalità, credo che
dovrebbero approfondire la giurisprudenza e forse
capirebbero che a fronte di un concessionario che
viene meno agli obblighi contrattuali di mantenere
la funzionalità delle infrastrutture concesse,
attraverso la manutenzione necessaria , siamo in
presenza di una grave inadempienza che comporta la
decadenza e che fa venire meno ogni obbligo di
risarcimento all’impresa concessionaria , da parte
dello stato.
I vertici della società autostrade, anziché
cercare di difendersi , dovrebbero dimettersi e la
Società che ha gestito fino ad oggi , dovrà essere
obbligata , non solo a rifare il ponte ma anche a
pagare tutti i danni..
Allora le cose da fare dopo il crollo del ponte
Morandi , non possono che partire dalla
consapevolezza che oggi, nella gestione privata
delle attività pubbliche, il crimine si chiama
proprio profitto... che viene ottenuto a danno
della salute... dell'incolumità delle persone, con
morti e feriti... con gravi disagi e disfunzioni
per gli utenti... con grandi aggravi delle spese
per bollette e tariffe...Ci sono poi attività come
quella sanitaria dove il crimine del profitto,
oltre a causare morti ...riduce anche gli esseri
umani a larve non in grado di difendersi...
Ed allora è lo stato che deve tornare a gestire il
pubblico … e lo può fare meglio del privato,
reinvestendo gli intensi utili delle autostrade,
nella sicurezza, nel risanamento e
nell’innovazione senza pratiche clientelari o
corruttive, ma negli interessi dei cittadini...
In questo quadro, il governo dovrebbe passare
dalla facile propaganda , ad un piano di
ri-nazionalizzazione (ri-pubblicizzazione) di
tutte le attività pubbliche principali ed andare
avanti nel vero cambiamento… con un piano di
conversione ambientale a partire dal risanamento
dei territori.. e dal raffirzamento del traspirto
su roraia in alternativa a quello su gomma.
Dubito fortemente che senza lo sviluppo di un movimento di lotta adeguato nelle aziende, nei territori ed a livello generale, sia il governo giallo/verde, che la destra che è all’opposizioni (Compreso il PD) permetteranno che ciò avvenga …Per cui credo che senza una vera battaglia nel Paese, governo ed opposizione, (esclusa LeU e l’opposizione di sinistra extraparlamentare) finiranno, ancora, per adeguarsi alla volontà di lor signori.
Umberto Franchi