La proposta, attualmente all'esame della Prima Commissione della Camera, di modificare l'attuale metodo di elezione dei Sindaci nei comuni superiori ai 15.000 abitanti, assegnando un 'premio' che renderebbe eletti i candidati che superino solo il 40% dei voti e limitando i ballottaggi solo ai casi in cui nessuno raggiunga tale soglia, appare l'ennesimo tentativo di stravolgere la volontà degli elettori.
L'assegnazione anche in questo caso del 60% dei seggi nei Consigli comunali alle liste che sostengono il vincitore aggraverebbe la distorsione dell'esito della consultazione.
L'accordo del PD su tale proposta, sostenuta dal relatore on. Parisi, appartenente al gruppo di Verdini, conferma la anomala composizione dell'attuale maggioranza di governo.
Preoccupante è inoltre il sostegno dichiarato dal presidente dell'ANCI, in rappresentanza di tutti i comuni italiani.
Convinti, come siamo, che in ogni caso il ricorso a 'premi' che creano maggioranze difformi alla volontà degli elettori costituisca una violazione della loro 'parità', garantita dall'art. 48 secondo comma della Costituzione, chiediamo alle forze politiche democratiche e in particolare ai loro Consiglieri Comunali di esprimere il loro esplicito dissenso verso questo ennesimo tentativo di violare lo spirito democratico del nostro assetto istituzionale.