1) Se si fa uguale a 100 il numero dei soggetti dichiaranti, nel 2014,
sono stati controllati il 98% delle grandi imprese, il 25% di quelle
medie e soltanto il 3% delle piccole (che sono milioni....);
2) In
base ad uno Studio di Confindustria, l'evasione è arrivata ad oltre 122
miliardi di euro annui (dato citato anche da Mattarella nel suo Discorso
di fine anno), cioè pari al 7,5% del Pil. Al Fisco quindi non viene
versato annualmente 47 miliardi di Iva, 23 miliardi di irpef e 34
miliardi di contributi previdenziali;
3) I comparti dove si annida il
maggior "sommerso" sono i 'servizi', per il 33% del proprio valore
aggiunto, il commercio e ristorazione ed alberghiero, per il 26%, il
settore delle 'costruzioni' per il 23%, e le 'attivitã professionali'
per il 20%...
SI CONOSCE QUINDI TUTTO .....(probabilmente anche "nomi e cognomi" !!!).
Sta tutto nei megacomputer delle Amministrazioni Pubbliche (troppe!).
Perchè allora tali dati non vengono messi in rete, integrandoli tra loro?
Ovvio: perchè non esiste quella volontà politica.
E
così, per beneficiare il 15% degli Italiani, se ne fanno gradualmente
perire tutti gli altri, facendo andare il Paese 'a rotoli' (come è sotto
gli occhi di tutti!), mentre con una diversa classe politica, che
avesse a cuore il bene comune e la democrazia, e con il solo
dimezzamento dell'evasione, il nostro Pil potrebbe agevolmente crescere
annualmente del 3%, contribuendo al superamento della crisi e finalmente
con una maggiore equità sociale...
MAH! Cosa si aspetta a diventare un Paese SERIO ???
Maurizio Sbrana da Lucca.