È ormai sulla bocca di tutti la parola 'flessibilità' (per i conti pubblici).
Soprattutto per un Paese come il nostro, permanentemente sul filo del rasoio e con un debito pubblico stratosferico, di oltre il 132% sul Pil (anche se peraltro il dato ufficiale del nostro Pil potrebbe quasi certamente essere sottovalutato...). Il dato preoccupa non poco Bruxelles, in relazione alla possibilità italiana di sostenerlo nel tempo, anche alla luce del fatto che continuiamo annualmente a produrre deficit di bilancio aggiuntivi, in presenza di tassi di inflazione vicini allo zero e di crescita asfittica (quando va bene!).
È anche evidente che in corso di crisi economica, puntare tutto o quasi, sull'austerità, come spesso ha fatto e parzialmente ancora fa, la Commissione dell'Unione, risulta senza alcun dubbio una manovra poco meno che suicida.
La Commissione Europea continua dunque a chiedere all'Italia maggior rigore. Da parte sua il nostro Governo continua invece ad invocare la FLESSIBILITÀ...
Potrebbe avere anche ragione, in linea teorica.
Ma da Bruxelles probabilmente non possono scendere in "particolari", se non superficialmente. Noi sappiamo però a cosa si riferisce la Commissione, quando invoca più rigore per l'Italia.
* Perchè l'Italia non affronta la Riforma Fiscale, che potrebbe portare nelle casse dello Stato almeno buona parte dei 120 miliardi di evasione annua (fonte: Confindustria...). Hanno mai letto a Roma cosa dice l'Art.53 della ns.Costituzione da quasi 70 anni?
* Perchè non si vuole approntare una seria Legge Anticorruzione (altri 60 miliardi di costo per lo Stato; fonte Corte dei Conti...)?
* Perchè non si affronta veramente l'indecenza delle Pensioni d'Oro, che costano all'Erario circa 13 miliardi di euro annui (almeno fossero rapportate al totale dei contributi pagati dai soggetti che le perciscono)?
* Perchè un Paese disastrato come il nostro, si permette di avere oltre 800 opere pubbliche incompiute, costate oltre 4 miliardi di euro?
* Perchè il nostro Sistema Tributario restituisce circa 45 miliardi di euro annualmente per agevolazioni fiscali varie (deduzioni e detrazioni su ca. 260 miliardi annui!). C'è forse nascosta qualche 'regalia' ai soliti Amici in queste cifre?
* Perchè il Governo vara misure come i famosi 80 euro al mese a molti che potrebbero anche non averne avuto estremo bisogno, spendendo 10 miliardi annui, mentre per il 'Piano per la Povertà' ha stanziato appena 600 milioni in Legge di Stabilità?
* Perchè si è proceduto all'eliminazione dell'IMU su tutte le Prime Case, anche quelle non proprio popolari..., con un costo di quasi 4 miliardi?
ECCO!
Se il Governo rispondesse a queste semplici domande, che la Commissione soltanto 'bisbiglia', per non essere tacciata di intromissione negli affari interni di uno Stato, allora la FLESSIBILITÀ potrebbe essere affrontata in diversa maniera...
Maurizio Sbrana da Lucca.
Soprattutto per un Paese come il nostro, permanentemente sul filo del rasoio e con un debito pubblico stratosferico, di oltre il 132% sul Pil (anche se peraltro il dato ufficiale del nostro Pil potrebbe quasi certamente essere sottovalutato...). Il dato preoccupa non poco Bruxelles, in relazione alla possibilità italiana di sostenerlo nel tempo, anche alla luce del fatto che continuiamo annualmente a produrre deficit di bilancio aggiuntivi, in presenza di tassi di inflazione vicini allo zero e di crescita asfittica (quando va bene!).
È anche evidente che in corso di crisi economica, puntare tutto o quasi, sull'austerità, come spesso ha fatto e parzialmente ancora fa, la Commissione dell'Unione, risulta senza alcun dubbio una manovra poco meno che suicida.
La Commissione Europea continua dunque a chiedere all'Italia maggior rigore. Da parte sua il nostro Governo continua invece ad invocare la FLESSIBILITÀ...
Potrebbe avere anche ragione, in linea teorica.
Ma da Bruxelles probabilmente non possono scendere in "particolari", se non superficialmente. Noi sappiamo però a cosa si riferisce la Commissione, quando invoca più rigore per l'Italia.
* Perchè l'Italia non affronta la Riforma Fiscale, che potrebbe portare nelle casse dello Stato almeno buona parte dei 120 miliardi di evasione annua (fonte: Confindustria...). Hanno mai letto a Roma cosa dice l'Art.53 della ns.Costituzione da quasi 70 anni?
* Perchè non si vuole approntare una seria Legge Anticorruzione (altri 60 miliardi di costo per lo Stato; fonte Corte dei Conti...)?
* Perchè non si affronta veramente l'indecenza delle Pensioni d'Oro, che costano all'Erario circa 13 miliardi di euro annui (almeno fossero rapportate al totale dei contributi pagati dai soggetti che le perciscono)?
* Perchè un Paese disastrato come il nostro, si permette di avere oltre 800 opere pubbliche incompiute, costate oltre 4 miliardi di euro?
* Perchè il nostro Sistema Tributario restituisce circa 45 miliardi di euro annualmente per agevolazioni fiscali varie (deduzioni e detrazioni su ca. 260 miliardi annui!). C'è forse nascosta qualche 'regalia' ai soliti Amici in queste cifre?
* Perchè il Governo vara misure come i famosi 80 euro al mese a molti che potrebbero anche non averne avuto estremo bisogno, spendendo 10 miliardi annui, mentre per il 'Piano per la Povertà' ha stanziato appena 600 milioni in Legge di Stabilità?
* Perchè si è proceduto all'eliminazione dell'IMU su tutte le Prime Case, anche quelle non proprio popolari..., con un costo di quasi 4 miliardi?
ECCO!
Se il Governo rispondesse a queste semplici domande, che la Commissione soltanto 'bisbiglia', per non essere tacciata di intromissione negli affari interni di uno Stato, allora la FLESSIBILITÀ potrebbe essere affrontata in diversa maniera...
Maurizio Sbrana da Lucca.