IL NOSTRO 'STRAMPALATO' SISTEMA TRIBUTARIO ...

Il nostro Sistema Fiscale (attualmente in vigore) è quanto mai improntato su misure del tutto inique ed antiproducenti, secondo una logica 'normale'...

Ne vogliamo notificare - sulle molte - soltanto le prime 5 che ci vengono immediatamente in mente :

1) L'ALIQUOTA ORDINARIA DELL'IVA, all'atto della sua entrata in vigore al 1.1.1973, era al 12%. Ora è al 22% e ci sono molte probabilità che possa essere ulteriormente aumentata fino al 25% nei prossimi 2 anni...;

2) L'IVA sui prodotti di lusso era un tempo al 38%.
Ora all'aliquota ordinaria del 22% ! ...;

3) Nel 1971 (Legge 825) gli SCAGLIONI IRPEF erano 32, con la minima al 10% (ora è al 23%...), mentre la massima era al 72% (ora è al 43% ! )...;

4) Le SUCCESSIONI attualmente sono tassate al 4 - 6 - 8%, in base ai relativi gradi di parentela e con una franchigia di ben 1 milione di euro per gli eredi in linea diretta (solo per fare un esempio, in altri grandi Paesi, quali Francia, Germania, Regno Unito e Usa, le aliquote arrivano per grandi importi anche fino al 50% ed oltre...);

5) Le RENDITE FINANZIARIE sui Titoli di Stato italiani sono tassate flat al 12,50%. Ciò mentre l'aliquota minima di tassazione dell'Irpef è al 23% (senza contare la non applicazione del dettato dell'Art.53 della nostra Costituzione che parla di Progressività dell'Imposta!)...
Notiamo al proposito che nel nostro Bel Paese i cittadini vengono pertanto chiaramente suddivisi in due categorie: una di serie A, per cui se ad esempio un soggetto detiene 10 milioni di euro in BTP paga il 12.50% sugli interessi percepiti, mentre altro soggetto che percepisca un salario di 1.000/1.500 euro al mese viene tassato al 23%, in quanto evidentemente considerato cittadino di serie B ...

Questi sono dati incontrovertibili, noti a tutti, ma dei quali nessuno vuole tenere conto..., tanto è vero che anche il nuovo Governo ha nel suo Programma un obbrobrio come la FLAT TAX !!!

Occorrerebbe invece una maggior consapevolezza ed informazione in genere, anche da parte della cittadinanza, nonchè senza alcun dubbio,una classe dirigente più rispettosa dell'EQUITÀ e del BENE COMUNE.

Maurizio Sbrana