Al Presidente della Camera dei deputati on.
Laura BOLDRINI
Ai
componenti della Commissione Affari costituzionali della Camera dei deputati
Loro indirizzi di posta elettronica
Signor Presidente, signori deputati,
L’11 settembre si è avviato il lavoro della I^ Commissione Affari
costituzionali per l’esame del DDL “di revisione della parte seconda della
Costituzione”.
La “Rete per la
Costituzione”, che coordina Comitati e Associazioni di molte
città italiane, si è rivolta più volte in questi mesi al Presidente del Senato
e ai senatori affinché il progetto fosse fermato.
Oggi, per le stesse ragioni, aggravate dalla preoccupazione di assistere ad un
iter parlamentare immotivatamente veloce e privo di discussione nel Paese, ci
rivolgiamo a Voi deputati.
Il disegno di legge approvato dal Senato - la cui origine è frutto
dell’iniziativa del governo, unico potere dello Stato che in materia di
revisione costituzionale dovrebbe rimanere estraneo ad ogni proposta di riforma
costituzionale – contiene disposizioni che nel loro insieme allontanano la Repubblica dalla Carta
disegnata dalla Assemblea Costituente nel 1947, dove i poteri, fra loro in
equilibrio, erano garanti di una democrazia fondata sulla partecipazione e
sulla fiducia dei cittadini i loro rappresentanti. Il progetto che Vi accingete
a discutere, con la proposta di un Senato non elettivo, incrina – a nostro
avviso – l’equilibrio fra i poteri e allontana ulteriormente i cittadini dalle
Istituzioni.
Uno stravolgimento che mette in serio pericolo i principi della democrazia
rappresentativa e pluralista, della partecipazione dei cittadini agli istituti
di democrazia diretta, dell’autonomia degli enti territoriali nei rapporti con
lo Stato.
Inoltre non va dimenticato che un precedente tentativo di forte indebolimento
della natura parlamentare della nostra Repubblica è stato avanzato nel 2005 ma
respinto dai cittadini con il referendum nel 2006.
Ed è proprio in nome di questa volontà popolare, sovrana per la nostra
Costituzione, che Vi chiediamo di non proseguire con la discussione di questo
disegno di legge costituzionale.
Una volontà che, già espressamente pronunciatasi contro la riscrittura della
Costituzione, non ha mai conferito “mandati” diretti a modificare la Carta fondativa della
Repubblica.
Riteniamo che la trasformazione del Senato in un organo non più eletto dai
cittadini costituisca una lesione della sovranità popolare; che non vi siano
fondate ragioni per attribuire, a discapito dell’unico organo legislativo
costituzionalmente previsto, poteri normativi all’esecutivo, con le inevitabili
ricadute sui principi della separazione e dell’equilibrio dei poteri; che non
vi siano fondate ragioni per comprimere i poteri costituzionali dei cittadini
nell’esercizio della partecipazione diretta alla iniziativa legislativa e nella
scelta dei loro rappresentanti.
Il perseguimento di questo progetto di revisione costituzionale – dopo che alla
Camera è stata approvata una nuova legge elettorale che presenta caratteristiche
della precedente dichiarata incostituzionale, il Porcellum – sta convincendo
molti cittadini che il conseguente indebolimento della democrazia
rappresentativa sia un vulnus allo spirito della carta del 1948.
I contenuti di questa “riforma” e il metodo utilizzato per approvarne il testo
non troveranno i cittadini indifferenti di fronte alla eventuale definitiva
approvazione parlamentare.
Come cittadini componenti di associazioni e comitati in difesa della
Costituzione presenti in tutta Italia, ancora una volta Vi chiediamo di fermare
l’esame del progetto di riforma costituzionale e di avviare in merito una ampia
consultazione fra la pubblica opinione dei vostri Collegi elettorali.
Distinti saluti.
Rete per la Costituzione
reteperlacostituzione@email.it
pagina FB: Rete per la
Costituzione
P.S. – Altri recapiti:
Francesco Baicchi
Coordinatore della Rete per la Costituzione
baicchi@email.it
cell. 348 3828748