Da qualche giorno circolano, sia su alcuni giornali che sullo web,
ALLARMI su eventuali PRELIEVI FORZOSI sui Conti degli Italiani...
ORA,
pur non potendosi escludere nulla in un Paese (?) come il nostro
(ricordo tra l'altro il prelievo del 6 x mille fatto dal Governo Amato a
suo tempo sui conti correnti..., cosa del tutto anticostituzionale, a
motivo del dettato dell'Art.47 Cost. che recita: "La Repubblica
incoraggia e TUTELA IL RISPARMIO in tutte le sue forme......"), le
domande che uno si deve porre a tal proposito, dovrebbero essere almeno
le seguenti: come potrebbero fare una cosa del genere, a quale 'pro',
quali effetti potrebbe avere una tale misura e quali altre vie si
potrebbero varare per ottenere una migliore gestione dei nostri Conti
Pubblici...
a) come fare, è molto semplice: a partire da una data
'X' (certamente retroattiva ...) tutte le forme di risparmio (e quindi,
non solo conti correnti, libretti di risparmio, azioni, obbligazioni,
probabilmente con la solita sola eccezione dei Titoli di Stato Italiani,
valori assicurativi, fondi comuni d'investimento, insomma tutto...),
dovunque depositate in Italia ed intestate a cittadini italiani,
sarebbero colpite da un prelievo di 'X' percento, alla fonte, per cui
nessuno potrebbe sfuggire, tranne quei 'pochi' che avessero del contante
in casa (o in cassetta di sicurezza...);
b) a quale pro? Avuto riguardo al fatto che l'ammontare del risparmio globale in Italia ammonta a circa 3.500 miliardi di euro ,
una percentuale di prelievo pari all'1% (10 x mille) porterebbe nelle casse dello Stato circa 35 miliardi di euro...
Saprete bene l'entità del nostro Debito Pubblico, che è di oltre 2.200 miliardi di euro!
35 miliardi di euro sono pari a circa il 2,1% del Pil. Ed uno scarso 1,6% del Debito Pubblico...;
c)
effetti principali : insignificante abbattimento del Debito Pubblico
(che dal 1° gennaio del corrente anno è già ancora cresciuto di ca.90
miliardi di euro!), impatto del tutto negativo sul livello già scarso
dei consumi, con ulteriore arretramento del Pil annuo, e soprattutto una
ancor più marcata e definitiva sfiducia nella nostra classe politica;
d)
Un Governo (ed un ...Parlamento!) decente e competente, studierebbe e
varerebbe misure alternative per rimettere in moto il Paese, anche nel
breve volgere di poco tempo: 1) una Riforma Fiscale che ripartendo
dall'Art.53 della Costituzione facesse pagare i cittadini secondo la
loro vera 'capacità contributiva' e progressivamente (si potrebbero
agevolmente recuperare almeno 70-80 miliardi di euro annui di entrate
erariali...), 2) applicare veramente, una buona volta, una
razionalizzazione della Spesa Pubblica, che ammonta a circa 800 miliardi
di euro annui (il solo 5% di tagli agli sprechi porterebbe nelle casse
stremate dello Stato circa 40 miliardi di euro annui...), 3)
impostare una vera lotta alla corruzione, che si mangia altri 60
miliardi di euro annui, come minimo...;
4) sburocratizzare
l'Amministrazione Pubblica, altro 'cancro' del nostro Paese; 5)
incentivare l'imprenditoria giovanile e l'agricoltura in genere; 6)
rivalorizzare il turismo, la ricerca e la cultura, settori che
potrebbero fornire una notevole spinta ad un nuovo PROGRESSO DELL'ITALIA
CHE NON E' IMPOSSIBILE..., SOLTANTO CHE LO SI VOGLIA VERAMENTE...
Maurizio Sbrana da Lucca.
DANNI DISCONOSCIUTI DELLA LEGGE FORNERO
Maurizio Sbrana - Liberacittadinanza
Al Capo politico del Movimento Cinque Stelle
I firmatari della lettera
Un pericoloso atto di autolesionismo
Giuristi Democratici, Articolo 21, vedi altri in fondo all'articolo
“Nessun bambino dovrebbe entrare in carcere”
Redazione DINAMOpress.it