CORRIERE DEL MEZZOGIORNO:
Bagnoli,
Lettieri: sarei pronto a occuparmene,ho già un piano
L’imprenditore: «Ne ho parlato anche con Renzi, Comune deve cogliere
opportunità»
Gianni Lettieri, imprenditore e leader dell’opposizione in Consiglio comunale,
sarebbe «assolutamente pronto» a occuparsi del futuro di Bagnoli qualora gli
venisse affidato un incarico commissariale con pieni poteri. Lo ha detto -
rispondendo ad un forum nella sede Ansa della Campania - ricordando di aver
presentato un progetto dettagliato su Bagnoli pochi mesi fa, «redatto con
urbanisti ed economisti di livello internazionale».
Spiaggia dei napoletani
«Io non faccio opposizione sterile ma propongo, indico soluzioni. Bagnoli deve
tornare a essere la spiaggia dei napoletani, rimuovendo la colmata. Ho detto
cosa fare, come farlo e dove prendere i soldi. L’ho spiegato anche a Renzi
quando ci siamo visti a novembre in Atitech». Bagnoli, sottolinea Lettieri, «è
una opportunità per questa città. Non si può permettere a un immobiliarista che
venga da fuori di prendere i terreni, investire, costruire, rivendere,
guadagnare e andarsene». ù
Unico in Europa
«Napoli è l’unico Comune in Europa con 7,5 milioni di metri quadri di sua
proprietà, da Bagnoli ad Agnano, dove può fare quello che vuole senza chiedere
niente a nessuno. Ma perché si deve lottizzare e cedere ai privati? È una cosa
che deve realizzare il Comune per portare a casa gli utili. Bisogna investire
un miliardo di euro ma se ne possono ottenere quasi il doppio. E bisogna
offrire questa opportunità ad altri? Non esiste proprio».
Le
incredibili dichiarazioni di Gianni Lettieri su Bagnoli.
È chiaro che Lettieri si sente già in campagna
elettorale e le spara grosse su Bagnoli, nodo focale della Napoli del futuro.
Invece di presentarsi nella sua veste di amico dei costruttori napoletani e,
quindi, di interprete principe di “Mani sulla città” si atteggia ad uomo di
“sinistra”, dicendo cose di sinistra, come ad esempio “nessun ricorso alle
privatizzazioni”, “spiaggia libera per tutti”, “via la colmata”. Sembra quasi
di leggere un proclama dell’"Assise di Bagnoli". Fa tutto facile
Lettieri, rivendicando la piena autonomia del comune di Napoli afferma che
basterebbero che lo stesso comune facesse un investimento da un miliardo di
euro, per poi ricavarne, nel medio termine, quasi il doppio. Lettieri non dice
dove il comune dovrebbe reperire l’enorme somma, tanto più che una recente
sentenza del TAR afferma che sia il comune di Napoli a doversi assumere l’onere
della bonifica ed anche della colmata. Servirebbero quindi somme enormi non
nelle disponibilità del comune. E quale sarebbe il luogo dove depositare la colmata?
Quello di Lettieri è un libro dei sogni ingannevole, con tanti omissis, eppure
così esplicito e sicuro, tanto che egli non prevede l’apporto di soci occulti
(?) e del governo. E ciò lo rende ancora più velleitario ed irrealizzabile.
Così come velleitaria e provocatoria è l’offerta al governo nazionale della sua
disponibilità alla carica di commissario. Cosa invece giusta, legittima e alla
luce del sole è il piano che la giunta de Magistris presenterà a fine marzo al
governo Renzi. Lettieri ha perduto le elezioni nel 2011 e non c’è bisogno che
si atteggi a sindaco ombra. Ma certo è che le sue dichiarazioni portano alla
riflessione e ad esse non deve essere dato a un primo e distratto approccio. Se Gianni
Lettieri dichiara che Renzi è l'unica speranza per l'Italia e ciò va a
braccetto con la sua intenzione di ricandidarsi a sindaco di Napoli, a capo di
una lista civica, è la spia di un pasticciaccio partenopeo - toscano che
potrebbe consumarsi all'ombra del Vesuvio e che porterebbe il PD, fatto fuori Berlusconi
solo apparentemente, ad appoggiare Lettieri. Forse sarà fantapolitica, ma
troppi indizi portano a questo ulteriore inciucio: la visita di Renzi
all'Atitech con relativo schiaffo a de Magistris; l'eventuale cessione
dell'Aeritalia, azienda di stato a Lettieri, l'elegia continua di quest'ultimo
nei confronti del presidente del Consiglio e il suo sganciarsi dalla destra,
mediante una propria lista civica, per poi ricongiungersi ai berluscones. Ed il
proporsi come commissario per Bagnoli con pieni poteri, rientra nella
fantapolitica o è una discussione reale in corso? Se tutto ciò è fantapolitica,
comunque non è da sottovalutare, in quanto Renzi per Napoli non ha alcun
candidato a sindaco e la spregiudicatezza delle decisioni è tra le sue maggiori
caratteristiche e Lettieri gli risolverebbe lo spinoso caso Napoli, come
dimostrano le rovinose ed inconcludenti primarie del suo partito per le
regionali. Vorrei aggiungere un'altra cosa e cioè che Lettieri non si sarebbe
proposto per la ricandidatura, se non avesse ricevuto l'avallo di una parte
consistente del Partito Democratico. Non dimentichiamo che già nel 2011 molti
di area PD, pubblicamente avevano invitato a votare per Lettieri (Antonio
Napoli, Claudio Velardi) a parte quelli, sempre del PD, che in segreto, nei
giorni più caldi del duello de Magistris - Lettieri, furono avvistati verso lo
studio di Via Crispi dell'esponente di destra.