Ma cosa c’è dietro la diatriba tra De Laurentiis ed il sindaco de Magistris sulla questione stadio?

di Lino D’Antonio - 26/06/2015
Ho la sensazione che il padron del Napoli voglia entrare nella prossima campagna elettorale per il rinnovo del consiglio comunale, sponsorizzando un soggetto politico che gli faccia fare qualche “affaruccio”. Le avvisaglie di ciò già sono implicite nell’appoggio pubblico offerto da De Laurentiis a De Luca e nelle intenzioni del presidente del Napoli di partecipare, da imprenditore, nella grande torta immobiliare offerta dallo “SbloccaItalia”.

E a tutto ciò non è funzionale un sindaco come de Magistris, piuttosto un cementificatore alla De Luca. Tutte queste riflessioni e soprattutto la stridente e gratuita polemica sull’erba del San Paolo,  portano alla conclusione che, ormai, De Laurentiis è già in campagna elettorale contro il sindaco de Magistris, augurandosi un ben altro candidato. Ovvero un sindaco manager, la qual cosa è quasi sempre foriera di affarismo.

Il gioco un po’ sporco di De Laurentiis non è nemmeno tanto coperto e fa capire che all’eventuale sindaco manager porterebbe il dono ambito dei voti dei tifosi, come se egli ne fosse l’esclusivo proprietario, nell’illusione proprietaria di possedere dei suddetti tifosi anche il senso di discernimento.


Lino D’Antonio

 


Di seguito un articolo di Giuseppe Di Marzo sullo stesso argomento:

Comune di Napoli: “Prese tutte le precauzioni per l’erba del San Paolo, lo stadio è anche di chi non ama il calcio”


Non si ferma la diatriba tra il Napoli e il Comune sul manto erboso del San Paolo. Ecco la replica dell’Amministrazione alla nota del Napoli. Situazione abbastanza ridicola.

L’amministrazione «si vede costretta per l’ennesima volta a chiarire la questione relativa al manto erboso dello stadio San Paolo in vista dei due importanti appuntamenti musicali di luglio, attesi da decine e decine di migliaia di appassionati di musica ed avviati da questa Amministrazione fin dal novembre 2014 con la SSC Naspoli puntualmente informata. Vale solo la pena di ricordare che il Comune di Napoli, e quindi la città con i suoi abitanti, è proprietario dell’impianto di Fuorigrotta e che lo sono, quindi, anche tutti coloro che non amano in modo particolare il calcio e che – ha aggiunto il comunicato – attendono da anni un concerto come quello di Vasco o di Jovanotti, un concerto che certo sarebbe stato oltremodo difficoltoso ospitare, vista l’enorme affluenza attesa allo Stadio, in una piazza cittadina».

L’Amministrazione in ogni caso «vuole sgomberare il campo da inutili allarmismi e correggere le molte imprecisioni che stanno purtroppo circolando da giorni ed in ultimo con il comunicato della SSC Napoli di poche ore fa. Siamo impegnati «a mantenere la qualità del manto erboso dello stadio che ha raggiunto in questi anni livelli di eccellenza e sono state adottate tutte le cautele sostanziali e giuridiche per non alterare questo livello. È stato chiesto agli organizzatori dei concerti di provvedere al pagamento degli interventi eventualmente necessari per il ripristino della piena e corretta funzionalità del manto erboso dopo lo svolgimento degli eventi e la garanzia della disponibilità dei metri quadrati di manto erboso necessari all’eventuale suo ripristino, attraverso la disponibilità di una prelazione rilasciata dal fornitore delle zolle».

«Va inoltre puntualizzato che si è scelto un sistema di protezione del manto erboso denominato Terra Floor, un tappetino plastico microforato di ultimissima generazione che consente la traspirazione del manto erboso; un prodotto che viene usato in tutti i tour nazionali ed internazionali (compreso quello di Vasco e Jovanotti) e che, a differenza delle coperture in alluminio che creano condensa e che in alcuni casi hanno “bruciato” l’erba, non hanno mai dato problemi di sorta. Una protezione che tutti gli addetti ai lavori – musicali e sportivi – conoscono bene. Prima e dopo gli eventi sono stati già previsti sopralluoghi sul manto erboso con gli agronomi della SSC Napoli, del Comune e degli organizzatori per valutare lo stato dei luoghi. Nessun problema, quindi, e nessun timore. Tutti i passaggi sono stati portati a conoscenza della società nel corso degli innumerevoli contatti con lo staff dirigenziale del Presidente e con lo stesso De Laurentiis. Ribadiamo che – ha concluso la nota – lo stadio è di tutti: di chi ama il calcio e di chi ama la musica e che l’Amministrazione comunale non azzarderebbe mai un rischio per la società sportiva e che quindi si è cautelata nel migliore dei modi. Ma l’Amministrazione non può e non deve dimenticare di essere la proprietaria dell’impianto e di dover rispondere alle legittime richieste di chi vuole trascorre una magica serata di musica».

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